Dalla fine del mese piazza San Carlo non sarà più una piazza come le altre,
anche se il suo aspetto, elegantemente barocco, non cambierà. Il Comune di
Torino, in collaborazione con il gruppo Olicar, Selex Es e Iride, trasformerà la
storica piazza torinese in una piazza smart, in uno spazio, cioè, dotato di
un'illuminazione sostenibile e di un sistema tecnologico in grado di fornire a torinesi e turisti numerosi
servizi e informazioni, compresa una rete wi-fi gratuita, utilizzabile con smartphone e tablets.
Sarà tutto merito dei lampioni, che apparentemente continueranno a essere i
raffinati lampioni di ferro e vetro che la città conosce e che però, al loro
interno, porteranno fili e sistemi tecnologici in grado di gestire la piazza in
modo intelligente. Con il sistema sensoristico di cui sono stati dotati,
infatti, pemetteranno di controllare la piazza e fornire servizi ai cittadini e ai turisti.
Non solo: ogni lampione potrà essere gestito in modo autonomo rispetto agli
altri e sarà dotato di una telecamera, che amplierà il controllo della
sicurezza cittadina. Un controllo che sarà effettuato solo a scopo preventivo,
in modo da permettere alle forze di sicurezza di intervenire immediatamente in
situazioni pericolose.
Questo nuovo sistema tecnologico è stato realizzato senza necessità di
scavi o nuovi cablaggi, perché è stata utilizzata la rete elettrica
già esistente, attraverso la tecnologia powerline ad alta velocità. Di qui il
risparmio per la città: tutta l'informazione viaggia su reti già esistenti.
Torino è la prima città italiana a dotare una propria piazza di un sistema
d'illuminazione smart, attraverso il quale fornire anche una rete wifi gratuita
ai cittadini; in Europa questo progetto è stato realizzato da Parigi, dove ha
ricevuto un premio per essere uno dei migliori sistemi tecnologici urbani.
Il progetto, chiamato Laboratori in piazza, sarà attivo dalla fine di giugno e,
assicura l'Assessore all'Ambiente Enzo Lavolta, potrebbe ampliarsi perché le risorse
risparmiate grazie alla nuova tecnologia, potrebbero essere investite in altre
applicazioni tecnologiche per piazza San Carlo.
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