L'Archivio Storico di Torino è una ovvia fonte preziosa di
documentazione, si sapeva già. Ma sa anche essere parte integrante della vita
culturale cittadina, partecipando con mostre ed esposizioni ad hoc sugli eventi
torinesi.
Per esempio. La Mole Antonelliana ha compiuto 150 anni nel 2013, nel senso che
i lavori di costruzione sono iniziati alla fine del 1863. E, tra le varie
mostre organizzate per celebrare l'anniversario, c'è quella dell'Archivio di
Stato, che si intitola Esplorando tra le carte e che chiuderà il 28 febbraio.
C'è dunque ancora un mese di tempo per visitarla, in via Barbaroux 32.
E la visita vale davvero la pena.
Fotografie, carte e articoli, raccontano come la Mole sia entrata a essere parte
indispensabile del paesaggio cittadino, fino a convertirsi, dalla perplessità
iniziale, in vero e proprio simbolo di Torino, capace di emozionare sempre i
torinesi e di incuriosire i turisti. La cerchiamo in ogni prospettiva, ci
emozioniamo quando ci appare a sorpresa, a chiudere una via del centro o della
collina, sentiamo l'aria di casa vedendo una sua fotografia, quando siamo
lontani. La Mole Antonelliana è Torino: qualcuno forse, può immaginarsi il panorama
cittadino senza la Mole? Si comprende bene la costernazione dei torinesi, quando
un tornado buttò già la guglia, il 29 maggio1953. Che choc dovette essere!
Come molti edifici carismatici e autonomi dal proprio intorno, anche la Mole
non ha avuto una destinazione definita per molto tempo. Ma è tutta la sua storia
che è stata complessa, a dimostrare che non è solo l'edificio più caratterizzante
dello skyline torinese, quello che nessuno deve superare in altezza, neanche il nuovo grattacielo di Renzo Piano. Nata come sinagoga, nel 1869, la comunità ebraica rinunciò
alla sua costruzione, visto il lievitare dei costi; nel 1877, il Comune di
Torino la acquistò e terminò i lavori, per collocarvi poi, nel 1905, il Museo
del Risorgimento Italiano, rimasto lì fino al 1929. Rimasta senza una destinazione
d'uso, nel 1980 venne recuperata come sede temporanea di mostre e, nel 2000, fu
trasformata in sede del Museo del Cinema. Sarà la sua destinazione definitiva?
La mostra dell'Archivio Storico è aperta in via Babaroux 32 da lunedì a
venerdì, dalle ore 8.30 alle 18.30; aperture straordinarie nelle domeniche 12,
19 e 26 gennaio, dalle ore 10.30 alle ore 18.30. L'ingresso è libero, il
catalogo costa 5 euro.
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