FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

La città del sogno, un video dall'Esposizione di Torino del 1911

Il Consiglio Regionale ha pubblicato una vera chicca sul suo canale di youtube. Un video in bianco e nero dell'Esposizione Universale di Torino del 1911, una testimonianza preziosa non solo di quel grande avvenimento, ma anche dei primi passi della nascente cinematografia italiana.

L'Esposizione del 2011 fu la più importante e la più ambiziosa delle numerose che Torino ospitò, tra il 1884 e il 1928. Insieme alle Esposizioni sorelle di Roma e Firenze celebrò il cinquantenario dell'Unità d'Italia e per questo fu inaugurata da re Vittorio Emanuele III; ogni Esposizione aveva una propria vocazione: a Roma si scelse di dare spazio alle regioni italiane, a Firenze si realizzò una piccola Esposizione sulla ritrattistica italiana e sulla Floricoltura, a Torino si puntò sul lavoro e sul progresso, in particolar modo, ironia del mondo che non si ferma mai, sulle nuove tecnologie.

Vennero presentate le potenzialità dell'energia elettrica, i progressi dei trasporti, con i nuovi tram e i nuovi treni, avvenuti proprio grazie all'elettricità. Ci furono mostre dedicate al lavoro e alla sua sicurezza, in un'epoca che cercava di trovare risposte paternalistiche alle rivendicazioni del crescente movimento operaio (il 1917 della Rivoluzione Russa non era poi così lontano).

La sede principale fu, ancora una volta, il Parco del Valentino. Sulle rive del Po, i Paesi partecipanti costruirono padiglioni meravigliosi, sia per la grandiosità delle architetture sia per l'effetto scenografico lungo il fiume. Gli autori di molti edifici furono gli architetti ingegneri Pietro Fenoglio, Stefano Molli e Giacomo Salvadori. Tra le costruzioni rimaste nell'immaginario collettivo torinese, il Ponte Monumentale e il Palazzo della Moda, il Padiglione dell'Inghilterra e quello del Siam, il Padiglione degli Stati Uniti a quello della Germania. Al guardare le cartoline dell'epoca si rimane incantati davanti a tanto splendore e a tanta grandiosità. Davvero, le rive del Po dovevano essere una sorta di paesaggio fiabesco, nei mesi dell'Esposizione del 1911. E adesso, a darci un'idea di cosa dovevano vedere i visitatori, muovendosi lungo il Po o sulle sue rive, arriva questo video di pochi minuti dell'Istituto Luce, girato in bianco e nero, per la regia di Roberto Omegna. Non perdetelo: sono 4 minuti di favola torinese e di prime prove di cinema.

Da youtube.




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