Una clessidra in piazza San Carlo,
all'angolo con via Maria Vittoria, e un nuovo sito web,
compagnia.egizio2015.it/,
sono i protagonisti della campagna di comunicazione #Egizio2015,
lanciata dalla Compagnia di San Paolo in vista dell'apertura del
nuovo Museo Egizio, prevista per il 1° aprile 2015. In questo modo
la Compagnia intende coinvolgere il pubblico nell'attesa
dell'inaugurazione del più importante Museo Egizio d'Europa. "L'egittologia è nata
qui" ripete da mesi il direttore Christian Greco, in tutti gli
incontri pubblici a cui ha preso parte. E in quest'orgoglio ritrovato
si inseriscono i nuovi progetti, anche quelli di comunicazione della
Compagnia, che con i suoi 25 milioni di euro di contributi per la
ristrutturazione degli spazi del Palazzo Collegio dei Nobili,
includendo anche il trasferimento della Galleria Sabauda nel Polo
Reale, è uno degli attori più importanti del nuovo Museo.
La
clessidra di piazza San Carlo non è quello che sembra, state
attenti. Granello dopo granello, da qui al 1° aprile, svelerà
infatti un tesoro nascosto sotto la sabbia. Anche il sito web
realizzato dalla Compagnia non è un sito tradizionale: sarà una
sorta di voce narrante in quattro capitoli, per spiegare, un po' nel
web e un po' nelle strade torinesi, perché il primo Museo Egizio del
mondo è nato proprio a Torino. Si inizia con
La strada per Menfi e
per Tebe, che è già online e racconta date, personalità e coincidenze che hanno portato l'Egitto a Torino;
Il valore della
riscoperta documenta, con immagini sconosciute dal cantiere,
il grande lavoro di ristrutturazione compiuto nell'antico Palazzo
Collegio dei Nobili, affinché potesse ospitare il Museo rinnovato.
Tra dicembre e febbraio,
La spedizione di Egizio 2015 non si limiterà
al web, ma scenderà anche per le strade di Torino, con un'installazione
itinerante, che farà scoprire ai cittadini l'emozione di trovare un
antico tesoro sotto la sabbia (i partecipanti alla 'scoperta' saranno immortalati nel web). A marzo 2015, la quarta puntata di
questo racconto, chiamata
A un soffio dalla scoperta, riunirà nuove
tecnologie e storia: l'installazione sarà collocata nel Museo Egizio e, attraverso lo streaming nel sito web, il pubblico potrà
contribuire alla riscoperta dei tesori, guidando il piccolo braccio
robot e svelando nuovi reperti.
L'Egizio sarà un Museo nuovo non solo negli
spazi e nei percorsi, dunque, ma anche nella proposizione e nell'approccio
con il pubblico. Le reti sociali, il web, il coinvolgimento del
pubblico e il rapporto con Torino, più volte invocati da Greco
nell'identità del suo Museo, hanno un ruolo da protagonista. E,
tutto sia detto, contano su un finanziatore, la Compagnia di San
Paolo, che ci crede davvero.
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