Perché visitare la vostra città? Il progetto
#insiders del blog di viaggi
trippando.it continua con questa domanda, dopo aver chiesto ai
blogger le
10 cose da fare e da vedere nella propria città. Dunque,
perché
visitare Torino? Le ragioni sono ovviamente tante, ma ho deciso di
individuarne
5 per questo 2015, un anno davvero importante per
Torino, e
5 che valgono sempre, a prescindere dall'anno in corso.
Iniziamo dal 2015:
- Nel post dedicato alle 10 cose da vedere a
Torino, avevo sottolineato che la mia era una visione un po'
acquariana, lontano dagli stereotipi, per cui archiviavo velocemente
la pratica Museo Egizio e Museo del Cinema per passare ad altro. Nel
2015, invece, il
Museo Egizio è il must dei must. Il
1° aprile
aprirà con il suo
nuovo allestimento e proporrà un itinerario reso
più accattivante dall'uso dei
nuovi strumenti multimediali, con
approfondimenti e informazioni che aiuteranno a capire meglio i
reperti in mostra. Si può dire?
Turin cant' wait! A Torino non
vediamo l'ora!
- Approfittando della vicinanza dell'Expo di
Milano, Torino ha messo a punto
una serie di eventi culturali
imperdibili. Vi dò solo un assaggio con le mostre che apriranno nei
prossimi giorni: alla
GAM arriveranno
Amedeo Modigliani e la Bohème parigina (14 marzo-12 luglio), a
Palazzo Chiablese ci sarà
Tamara de
Lempicka (19 marzo-30 agosto 2015), alla
Pinacoteca Agnelli è in arrivo la
Madonna del Divino Amore di Raffaello (19 marzo-28 giugno) e alla
Reggia di Venaria L'arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati (dal 21 marzo). Poi, in autunno, di nuovo alla GAM, è attesa una mostra
su Claude Monet. Queste sono le ciliegine più mediatiche di una
torta davvero ricca di proposte.
- Dal
19 aprile al 24 giugno
2015, ci sarà
l'Ostensione della Sindone, l'appuntamento cattolico
probabilmente più importante dell'anno.
La visita, nel
Duomo di Torino
appositamente preparato,
si prenota sul sito www.sindone.org.
L'Ostensione non è comunque l'unico evento religioso celebrato a
Torino: nel 2015 ricorre il
Bicentenario dalla nascita di San
Giovanni Bosco, uno dei santi e dei sacerdoti più amati in città.
Gli eventi preparati per il Bicentenario sono sul sito
bicentenario.donboscoitalia.it
- Nel 2015 Torino è la
Capitale Europea dello Sport e per questo
ospiterà moltissimi eventi sportivi. L'amichevole
Italia-Inghilterra
di calcio (31 marzo) è l'evento più mediatico, ma se siete
appassionati di sport, su
www.torino2015.it
troverete
tutti gli appuntamenti in calendario e avrete l'imbarazzo
della scelta.
- Il
Salone del Libro, dal
14 al 18 maggio 2015, è uno dei grandi eventi
culturali di Torino ormai da un paio di decenni. Siamo affezionati al nostro
Salone, lo coccoliamo, lo frequentiamo (adesso c'è anche il
Salone
Off, che porta scrittori e appassionati
nelle librerie e nelle
biblioteche durante tutto l'anno). E quest'anno è ancora più
consigliabile perché il filo conduttore saranno
Le meraviglie
d'Italia, ovvero la riscoperta delle nostre potenzialità in questi anni di crisi. E, dopo aver
partecipato al Salone, un consiglio spassionato: raggiungete il
centro e scegliete
uno dei caffè storici che offrono
le Merende Reali. Vi regalerete
un salto nel '700 o nell'800 torinesi, quando la
città si fermava per gustare cioccolata,
bicerin e una pasticceria
sorprendentemente raffinata.
Ma, al di là del 2015,
perché
visitare Torino?
- E' stata
la prima capitale d'Italia e noi
torinesi non lo scordiamo mai (bello sarebbe se non lo scordassero
neanche gli altri italiani). La prima capitale d'Italia conserva
il
primo Parlamento del Regno, a Palazzo Carignano, dove ha sede
il Museo del Risorgimento (l'aula del Parlamento è parte del suo
percorso museale), il
primo Palazzo Reale abitato dai Re d'Italia (è
inserito
nel Polo Reale, che, con lo stesso biglietto, permette di
visitare anche la Galleria Sabauda, l'
Armeria Reale e il
Museo d'Antichità), i
caffè storici in cui si incontravano deputati e
intellettuali (gente che si chiamava Giuseppe Verdi, Giuseppe
Garibaldi, Alessandro Manzoni...), le
eleganti piazze di quando era
la capitale del Ducato di Savoia e del Regno di Sardegna, prima di
mettersi alla testa del movimento risorgimentale.
- Torino è una
città di
concezione barocca, in cui
le vie di fuga e le prospettive sono parte integrante dell'
immagine cittadina, il fine è sempre
la meraviglia e il senso di ammirazione è intatto, tutte le volte. Le vie principali terminano tutte in piazze
ottocentesche di grande eleganza e di grande scenografia, seguendo il modello barocco (la scenografia più bella del centro è probabilmente quella di via Po, che finisce davanti
alla collina e alla Gran Madre). E poi ci sono
i grandi viali: corso Vittorio
Emanuele che termina
davanti alla collina, corso Unione Sovietica che
vede avvicinarsi piano piano
la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il
suo cervo e le Alpi, corso Francia, che porta davanti
al Castello di
Rivoli. Poche città hanno fatto un uso
così consapevole e
sistematico delle prospettive. Vale la pena scoprirle!
- Ma l'uso
migliore delle prospettive e del panorama lo hanno fatto
i Romani,
bisogna dargliene atto, quando hanno fondato
Augusta Taurinorum al
centro del Nord-Ovest della penisola italiana.
"La scenografia
naturale più bella del mondo" ha detto Le Corbusier al vedere
la
corona delle Alpi che circonda Torino. Bisogna avere la fortuna di
essere in città in una di quelle giornate in cui si vedono le Alpi,
per salire su,
al Monte dei Cappuccini o
al Colle della Maddalena o
alla Basilica di Superga e godersi lo spettacolare panorama. E
il
Monviso, il sontuoso monte triangolare da cui nasce il Po e che mezzo Piemonte riconosce
come proprio simbolo, chiamandolo con affetto Sua Maestà. Abbiate la
fortuna di capitare a Torino nei giorni in cui si vedono le Alpi e, se ne parlerete con un torinese, lo manderete in un brodo di
giuggiole: siamo nati vedendole e quando rispuntano, dopo essere
scomparse per giorni, abbiamo
un sorriso grande così.
- Quante
città al mondo sono circondate di Beni riconosciuti
Patrimonio
dell'Umanità? Torino ha intorno (e dentro)
le Residenze Sabaude, le
Delizie costruite dai Savoia per il loro
svago. In città sono sopravvissuti il
Palazzo Reale e il
Castello
del Valentino (ma non perdetevi neanche la
Villa della Regina, in
collina, recuperata da pochi anni e dotata anche di
una delle tre vigne
urbane d'Europa (le altre due sono a Parigi e a Vienna). Tutt'intorno
ci sono il
Castello di Agliè (TO), la
Reggia di Venaria Reale, il
Castello di Rivoli (TO), la
Palazzina di Caccia di Stupinigi (TO), il
Castello di Racconigi (CN), tutti a meno di un'ora dalla città. E non solo. A un'ora scarsa da Torino ci sono
le
Langhe e il Monferrato, anch'essi Patrimonio dell'Umanità
dell'UNESCO, grazie ai meravigliosi paesaggi e alla convivenza tra
colline e azione umana: possiamo dire che offrono
uno degli itinerari
cultural-enogastronomici più belli d'Italia? Diciamolo!
- Nonostante le sue strade
ortogonali (ma quanto amiamo questa razionalità, noi torinesi! E quanto ci disorientano le altre città, che non rispondono alla logica 'se giri tre volte a destra ritorni al punto di partenza e non ti perdi!'), Torino è anche una città estremamente
versatile e creativa. Lo potete notare gironzolando tra le vetrine dei suoi
nuovi quartieri trendy, San Salvario e Vanchiglia
in primis (ma io darei un'occhiata anche a
Campidoglio, dove, intorno al Museo d'Arte Urbana all'aperto, stanno sorgendo numerosi
piccoli laboratori e gallerie d'arte). Non perdetevi neanche
i suoi mercatini, perché Torino è una città di mercati per antonomasia. Non solo i mercati rionali o quello più famoso del Balon, ma anche i mercatini
di designer e artigiani (
San Salvario Emporium, tenete d'occhio
il sito web per le date), di vintage (la terza domenica del mese
in piazza della Gran Madre dalle 8 alle 18; il secondo sabato del mese
in piazza Carlo Alberto dalle 8 alle 18). E poi la sua ultima invenzione, che vi accoglierà se arrivate
in treno,
a Porta Nuova:
un pianoforte, che chiunque può fermarsi a suonare. Torino è così, dietro la sua rigida razionalità nasconde una certa inclinazione per la creatività e per l'eccentricità, che a volte sorprende anche noi.