FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Le origini di Torino: la leggenda del toro che vinse il drago

Perché Torino si chiama così e perché questo legame speciale con il toro, presente nel suo nome e nel suo stemma? Storici e studiosi non si mettono d'accordo, l'Augusta Taurinorum dei romani, deve il riferimento ai Taurini chiamati così perché allevatori di tori o perché abitanti delle montagne, secondo le lingue celtiche parlate allora nell'angolo di Nord Ovest della penisola italiana? Lasciamo gli esperti ai loro studi e inoltriamoci laddove le origini di una città e di un popolo affondano nella leggenda.

E questa leggenda si perde nei tempi in cui nei boschi selvaggi dell'antico Padus (il nostro vecchio caro Po) viveva un drago feroce, che terrorizzava i villaggi spargendo fuoco e fiamme sia sulle abitazioni che sulle greggi dei poveri abitanti. A parlare di draghi è facile pensare a Danaerys Targaryen e ai favolosi draghi con cui i suoi antenati dominarono Westeros e i Sette Regni, ma questa è decisamente un'altra storia. Il feroce drago, che spaventava i villaggi intorno al Padus, era un vero flagello e per le popolazioni che dovevano sopportare il suo fuoco e la sua ferocia era davvero una questione di vita o di morte.

Quale soluzione per liberarsi una volta per tutte del pericolo? Gli abitanti di quelle zone decisero di ricorrere a un toro, che potesse vincere il terribile mostro. Scelsero il toro più possente e più solido, il più battagliero di tutti, gli fecero bere un magico intruglio di acqua e di vino e lo portarono fino al bosco in cui viveva il drago. Reso più forte ed eccitato dal vino, il toro si battè fieramente contro il mostro: le sue corna, il suo orgoglio e la sua furia furono più forti degli straordinari poteri di fuoco e fiamme del drago. La lotta tra le due bestie fu durissima, violenta e feroce. Il toro fu colpito a morte, ma fece lo stesso abbattendo il drago e liberando le popolazioni dalla paura e dalla violenza. Il suo sacrificio non fu inutile, non solo perché salvò la vita dei villaggi, ma anche perché le popolazioni che li abitavano lo aggiunsero agli dei di riferimento a cui chiedere aiuto e protezione.

E' nato da lì, da quella leggenda che racconta tempi selvaggi e lontani, lo stretto legame tra il toro e Torino? Chi lo sa, ma è bello pensare che sia un legame nato prima della Storia e degli dei, prima di Augusta Taurinorum e dei celti, come se fosse parte del DNA della città. Poi sarebbe bello indagare sul perché il toro, più di tutti gli altri animali, sia oggetto di culto e di legami speciali, dal Minotauro leggendario alle tauromachie sopravvissute nelle corride in Spagna fino al nostro toret, più semplicemente: perché il toro e non, ad esempio, il cavallo o l'aquila, animali capaci di colpire l'immaginario divino e collettivo? 


Commenti

  1. perefetto questo sito e eccellente per aiutare i bisogni scolastici credo che e stato un bene creare questo sito

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    1. Quando si parla di draghi, si tratta di leggende: nell'articolo è scritto chiaramente :)

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