FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

My Ta: con le mie gonne di tulle sarete principesse

Guardate una delle sue gonne di tulle e, se siete ragazze (non importano gli anni, ché i sogni non ne hanno mai), provate a non innamorarvene e a non sognarne una tutta per voi, per sentirvi come in una favola. Ho visto le foto di alcune creazioni di My Ta su Facebook, grazie a Stefania di Chicchissima, e ho pensato subito che dovevo conoscerla e fare una chiacchierata con lei. E' successo qualche giorno fa, al tavolino di un bar di piazza Carlo Alberto, e My Ta, al secolo Tamara Milia (il cognome è sardo, l'accento è sull'ultima i!), mi ha raccontato idee e progetti di un sogno, che ha come obiettivo New York. Ma iniziamo, giustamente, dal principio.

- Come nascono le gonne di tulle di My Ta?
Dobbiamo partire da qualche anno fa, quando ho dovuto chiudere Soho, il mio negozio di moda a Pinerolo. Nello stesso periodo è finito un amore importante e per superare la tristezza sono andata a New York, una città che ho sempre amato molto, e per la prima volta ci sono rimasta tre mesi. Tornata in Italia, ho iniziato a pensare come potevo tornare a New York e ho pensato alla moda, che è uno dei settori del made in Italy più apprezzati dagli americani. Ho preso qualche lezione di cucito e ho iniziato a mettere giù le mie idee; le mie gonne di tulle sono nate dall'esperienza che avevo acquisito con il mio negozio, dai miei sogni e dall'idea che ogni donna vuole essere unica e sentirsi principessa. Tutte le mie gonne sono fatte a mano, da me, per cui sono una diversa dall'altra; le mie clienti possono scegliere i tessuti, decidiamo come abbinarli, parliamo dei modelli più adatti alle loro esigenze, è un bel percorso creativo dal quale si esce con un capo davvero unico, che non avrà nessun'altra.

- Nel servizio fotografico che hai pubblicato su Facebook, queste gonne vaporose parlano di una donna molto femminile e sicura, che non ha paura di mostrare la sua sensualità e la sua voglia di essere principessa, le torinesi non sono così sobrie come si racconta?
Torino è una città fantastica. Prima di aprire il mio negozio, ho viaggiato per lavoro in tutta Italia e quando sono tornata da New York, potevo andare in qualunque altra città, ma ho scelto Torino. Perché? Perché ha un aspetto regale e ti permette di essere te stessa. E' una città che ti aiuta a tirare fuori la tua voglia di essere unica e di distinguerti dagli altri. Riconosco la donna che descrivi, anche se non credo che ci sia tutta questa sicurezza: ci sono clienti che si fanno fare la gonna e poi hanno paura di avere tutti gli occhi addosso. Ma è un capo che va benissimo per un aperitivo, è molto duttile: lo puoi mettere con le Converse e un giubbotto di pelle e lo sdrammatizzi, lo puoi mettere con una maglia con lo scollo a barchetta e sei super chic, con una T-shirt e sei la regina della notte. Certo, se parliamo delle gonne lunghe, meglio le cerimonie!

- Perché il tulle e non un altro tessuto?
Perché tira fuori la tua voglia di essere unica. Insisto su questo, lo so. Quando ero bambina guardavo incantata i film di Sissi, con Romy Schneider, e Sabrina, con Audrey Hepburn, e pensavo, un giorno vestirò così! Amo le fantasie, i fiori, il cashmere, gli abbinamenti azzardati, non ho paura degli sguardi, perché penso che se non sei volgare puoi indossare tutto, compreso tulle e raso. Non amo il tulle perché è leggero né insisto sulla sua leggerezza, come magari si fa di solito. Amo il tulle perché mi fa pensare allo stile di vita di quei film, all'unicità, all'essere speciale, che è quello che vuole essere ogni donna.

- Come nascono i tuoi modelli?
Sono autodidatta per tante cose, per cui non so disegnare. Per farti un esempio, oltre alle gonne faccio sciarpe, borse e tutto handmade e unico, perché c'è sempre un dettaglio che cambia. La mia prima borsa l'ho disegnata in Sardegna, sulla sabbia! Le idee mi vengono andando in giro per Torino, prendo la mia bici e arrivo al Po, ascolto la musica. Torino è una città fantastica per i creativi.

- Quanto contano le reti sociali per promuovere le tue creazioni?
Ti posso dire una cosa: senza Facebook io non esisterei. Grazie a Facebook ho collaborato con una stilista slovena, ho realizzato un temporary store a Milano, che mi ha dato tante soddisfazioni, ho avuto clienti da fuori Torino, posso realizzare eventi. Ti faccio solo un esempio, il servizio fotografico che hai visto, ha avuto un grandissimo successo: l'hanno visto oltre 7mila persone! Come avrei potuto raggiungerle?!

- Che tipo di eventi realizzi?
A Torino organizzo serate e aperitivi, per presentare le mie creazioni. E' uno scambio equo con i locali: io porto loro gente, grazie anche a Facebook, e loro mi offrono una location in cui presentare i miei lavori. La rete di contatti e di conoscenze è una cosa in cui credo tantissimo. E' grazie a questa rete che recentemente sono stata a Izmir, in Turchia, dove ho comprato tulle di colori favolosi, che qui non si vedono.

- Come si arriva da Tamara Milia a My Ta?
Ohh, è stata un'illuminazione! Stavo cercando il nome da dare alla mia attività e non mi veniva in mente niente, nonostante sia piuttosto creativa con i nomi e i giochi di parole. Un giorno, ero in giro per Torino e, all'improvviso, mi è venuta quest'idea. I miei amici mi chiamano Tami, ho invertito le due sillabe e le ho separate, per avere Mi Ta , che sono anche le iniziali del mio cognome e nome, e ho sostituito la i con la y, leggendola all'inglese, mai-ta. Il my in inglese è un possessivo, indica quindi che le mie creazioni sono qualcosa che appartiene solo a chi le possiede, che non ha nessun altro

- Obiettivi? 
Questo lavoro mi piace tantissimo e ho tante idee, ma per adesso sono sola e faccio tutto io! Mi piacerebbe avere un piccolo atelier tutto mio a Torino e poi, chi lo sa, magari riuscirò ad andare a New York con le mie gonne!

My Ta progetta anche un sito, per ora la trovate nella sua pagina su Facebook; le fotografie sono di A&S Design Photo Studio, che trovate anche su Facebook.