FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Con tre nuove mostre, la Fondazione Sandretto celebra i suoi primi 20 anni

20 anni di Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino e viene subito in mente il tango di Carlos Gardel, Volver, che ricorda come 20 años no es nada, 20 anni sono niente. La Fondazione voluta da Patrizia Sandretto compie quest'anno 20 anni ed è più che mai al centro della scena dell'arte contemporanea italiana ed europea: non solo le mostre, che portano a Torino artisti emergenti e affermati, ma anche le attività didattiche, i rapporti internazionali e, soprattutto, lo spirito giovane, che spinge sempre a cercare tra i più giovani i talenti di domani.

Un paio di giorni fa, la grande festa per i 20 anni, servita anche per celebrare i 15 anni di Club to Club, e l'inaugurazione di tre mostre. Tutte importanti e interessanti, ma è The man who sat on himself/L'uomo che si sedeva su se stesso, che spiega il lavoro di ricerca della Fondazione; la mostra è a cura di Kate Strain, Angelica Sule e Zsuzsanna Stànitz, tre giovani curatrici, protagoniste del progetto Residenza per Giovani Curatori Stranieri, coordinato da Lorenzo Balbi. Su www.artribune.com c'è una bella intervista ai quattro, che spiega il lavoro compiuto in Italia nei tre mesi di durata del progetto, alla ricerca di nuovi talenti, tra palcoscenici, studi di architettura e video. Il risultato è una mostra che illustra una sorta di viaggio in Italia, tra fantasia e realtà, mistero e metafisica.

L'installazione dell'artista francese Pierre Michelon, chiamata Parole e Angurie, testimonia i rapporti internazionali stabiliti in questi anni: è frutto di una collaborazione con L'ENSBA – Lyon – École Nationale Supérieure des Beaux Artes. Nel suo lavoro, Michelon riflette sulla storia, in particolare quella coloniale, attraverso scritti, film, installazioni e performances. Con una ricerca negli archivi storici, l'artista ha recuperato testimonianze e scritti dei prigionieri politici deportati dall'impero coloniale francese e ha inciso alcuni passi delle lettere sulla scorze di alcune angurie. Perché le angurie? Per una leggenda vietnamita, che narra la storia di An-Tiem, figlio del re Jung Vuong: esiliato su un'isola deserta, iniziò a incidere messaggi sulle scorze delle angurie, lasciandole in mare, come messaggi in bottiglia, fino a quando venne individuato e liberato, ottenendo anche la clemenza del re, per il suo coraggio e la sua intraprendenza.

La terza mostra inaugurata il 10 settembre, è a cura di Achille Bonito Oliva, si intitola L'albero della cuccagna e appartiene a un progetto diffuso nazionale: in occasione di Expo 2015, Bonito Oliva ha chiamato 30 artisti nazionali affinché realizzassero installazioni ambientali, fino a comporre L'albero della cuccagna. Le mostre verranno inaugurate mano a mano, in una sorta di work in progress, fino a fine ottobre 2015. Alla Fondazione Sandretto c'è la scultura di Sebastian Lloyd Rees, costituita da 20 scatoloni da imballaggio, prodotti in alluminio e disposti casualmente l'uno sull'altro in modo da formare una torre monumentale che rispecchi la struttura dell'Albero della cuccagna. Un'installazione che vuole invitare a riflettere sulla distribuzione del cibo nel mondo, sui valori non sempre coerenti nell'industria alimentare e nei processi logistici. "Se l'Albero della cuccagna è il centro dei festeggiamenti di una comunità, questi scatoloni vuoti rappresentano un più preoccupante monumento alle paure e alle ansie legate alla scarsità delle risorse, alle disuguaglianze e allo spreco" riflettono in via Modane.

Tutte e tre le mostre saranno aperte fino all'11 ottobre 2015. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è in via Modane 16, è aperta il giovedì dalle 20 alle 23 con ingresso libero e il venerdì, sabato e domenica dalle ore 12 alle ore 19, con biglietto a 4 euro (ridotto 3 euro, gratuito per minori di 12 anni, Insieme per l'Arte e Abbonamento Torino Musei). Tutte le info sul sito ufficiale, http://www.fsrr.org.