FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Quando in piazza XVIII dicembre non c'erano le fermate dei tram

Se c'è una piazza sempre in fieri a Torino, è piazza XVIII dicembre (se non sapete perché si chiama così, cliccate il link). Sarà la posizione di snodo di percorsi, al confine tra il centro storico e Cit Turin, tra il traffico ferroviario e quello cittadino e, nel XXI secolo, tra il traffico di superficie e quello sotterraneo della metropolitana e della nuova stazione di Porta Susa.


L'immagine, da Street View di Google Earth

La sua immagine è sempre stata collegata alla presenza della ferrovia: l'antico edificio della Stazione, in funzione fino a pochi anni fa, chiude la prospettiva di via Cernaia, quasi a enfatizzare la sua importanza (via Cernaia, del resto, era una sorta di ingresso alla città, per chi arrivava a Torino da Milano). L'omogeneità architettonica, cara alle piazze ottocentesche di Torino, si è tenuta fino agli anni 60, quando all'angolo con via Cernaia, venne costruito il grattacielo della RAI, ancora oggi uno degli edifici più alti della città, tutto in vetro e acciaio, a sottolinearne lo slancio verticale.


Le foto e cartoline d'epoca reperibili nel web, in particolare sul thread Torino Sparita di skyscraperscity.com, mostrano una piazza XVIII dicembre profondamente diversa da quella a cui siamo abituati. L'assenza delle fermate degli autobus e dei tram, al centro, e della grande aiuola rotonda che ne distribuisce i percorsi, adesso arricchita dalla grande scultura Punt e Mes donata dal Gruppo Armando Testa, dà l'idea di uno spazio molto più ampio e di una continuità che è andata perduta. E d'altra parte, il cavalcavia, che superava la ferrovia e metteva in collegamento il centro con Cit Turin, spezzava la continuità visuale, interrompendo un po' brutalmente la piazza.


Il ponte sulla ferrovia non c'è più da alcuni anni, l'antico edificio della stazione è stato sostituito dalla moderna struttura in vetro di Porta Susa, una delle stazioni moderne più belle e avveniristiche d'Italia (e anche d'Europa!), il grattacielo della RAI è ormai abbandonato, lo skyline si è arricchito di alti edifici su corso Inghilterra, a iniziare dal grattacielo di Intesa Sanpaolo. Tante cose sono cambiate su piazza XVIII dicembre, chissà se in meglio, chissà se in peggio. Certo, come sempre fa un po' impressione vedere la Torino com'era, pensare a come siamo stati, a cosa abbiamo perduto e cosa abbiamo guadagnato. Poi rimane l'idea che chissà se questa sarà la versione definitiva di questa piazza così frequentata e così animata.


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