Durante la settimana di
vacanze familiari che ho trascorso in Liguria, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli ha annunciato che la prima domenica gratuita nei Musei
statali non sarà più obbligatoria e che i direttori dei Musei
avranno l'autonomia per regolarsi come meglio credono circa i modi di
avvicinare il pubblico al patrimonio che posseggono. L'annuncio ha
generato molte polemiche e a me personalmente ha lasciato molto
perplessa.
Ho molto apprezzato diversi provvedimenti di Dario
Franceschini come Ministro della Cultura, soprattutto ho apprezzato
il ruolo che ha dato ai Musei nella promozione del patrimonio storico
artistico e culturale del nostro Paese, sia nominando i Direttori
attraverso concorsi internazionali, sia promuovendo la domenica
gratuita nei Musei, che ha permesso a molte famiglie e a molte
persone senza risorse economiche o magari non interessate di conoscere arte e bellezza dei nostri Musei (avevo molto amato i
mercoledì a prezzo ridotto nei cinema, che avevano avuto molto
successo, ma gli esercenti hanno rifiutato l'iniziativa oltre il
periodo per cui era stata pensata e amen).
Continueranno i Musei
Statali italiani a promuovere ingressi gratuiti? La Galleria degli
Uffizi, su Twitter, dava l'addio alle domeniche gratuite celebrando
il numero di ingressi dell'ultima e chiedendosi se sarebbero
continuate, dimenticando che la decisione spetta al Direttore. In una
recente intervista, Enrica Pagella, direttore dei Musei Reali di
Torino, il più importante Museo torinese coinvolto nell'iniziativa
del Ministero, si dice
d'accordo con l'autonomia dei Musei e sulla possibilità di
distribuire gli ingressi gratuiti in modo diverso nel calendario.
Personalmente non condivido, temo che quest'"autonomia"
farà sì che l'iniziativa venga abbandonata da tanti Musei. Che in
tutto il Paese ci fosse un giorno riconoscibile, la prima domenica
del mese, rendeva gli ingressi gratuiti come una festa nazionale, un
appuntamento di tutta Italia con la sua storia, la sua arte, la sua
bellezza. Era un modo di riconoscersi ed essere orgogliosi della
nostra identità.
Non so come si regoleranno i Musei torinesi, non solo i Musei Reali, ma anche Villa della Regina, una delle più deliziose residenze sabaude del Piemonte, con incredibile vista panoramica su Torino, e il Museo Nazionale del Risorgimento, a Palazzo Carignano, uno dei Musei più belli della città. Enrica Pagella ha dato mostra di avere idee e creatività sufficienti
per rendere i Musei che ha diretto, Palazzo Madama prima e i Musei
Reali poi, fulcro e fucina di cultura in città. La apprezzo
tantissimo come personalità di cultura e spero che le domeniche
gratuite non vadano perdute; così come mi auguro che la mantengano
il Museo Nazionale del Risorgimento e Villa della Regina (e tutti i
Musei e Residenze che il Polo Museale del Piemonte gestisce nella
Regione, a cominciare dai Castelli di Agliè e di Racconigi e dal
Forte di Gavi).
In questi anni, i Musei torinesi hanno applicato
diverse politiche per avvicinare al proprio patrimonio le persone con
meno risorse economiche: non ci sono solo le mille facilitazioni del
Museo Egizio, dai biglietti a prezzo ridotto nel tardo pomeriggio
agli ingressi gratuiti per le Feste della Mamma e del Papà o per il
proprio compleanno, ma anche i primi mercoledì del mese gratuiti
della Fondazione Torino Musei (Palazzo Madama, GAM, MAO) o la prima
domenica gratuita del mese della Fondazione Merz (ottima idea, questa
di seguire gli ingressi gratuiti del Ministero!). Torino ha saputo
fare rete anche in questi ultimi mesi, in cui la mancanza di eventi
mediatici e la riduzione delle risorse ha costretto i direttori dei
Musei a fare tesoro delle proprie competenze e della propria
creatività per continuare a proporre al pubblico mostre e iniziative
interessanti. Spero che queste mostre e queste iniziative
continueranno ad avere un occhio di riguardo per chi non ha le
risorse economiche sufficienti o non ha mai pensato di passare il
proprio tempo in un Museo. Da parte mia assicuro che Rotta su Torino
continuerà a segnalare tutte le iniziative gratuite per il pubblico,
in attesa di tempi migliori.
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