I
Corporate Art Awards sono premi
interessanti, di cui non ero a conoscenza, prima di ricevere un
comunicato stampa della
Fondazione CRT, qualche giorno fa. Sono
promossi dalla società italiana
PptArt, con sede nel Molise, per valorizzare
il
mecenatismo istituzionale, aziendale e privato a livello
internazionale; intendono riconoscere, insomma, l
'impegno sociale di
un'azienda e questa è una gran bella idea. Tre le edizioni realizzate finora, dal 2016 al 2018, che hanno coinvolto
più di 300 aziende attive in 32
Paesi nei 5 continenti. I premi vengono consegnati ai vincitori a
Bruxelles, al Parlamento europeo.
E arriviamo così al comunicato
stampa: nei giorni scorsi, la
Fondazione CRT ha
vinto il Premio Mecenati del XXI secolo grazie alla
riqualificazione
delle OGR – Officine Grandi Riparazioni. La motivazione del premio
non riconosce solo lo sforzo finanziario della riqualificazione, ma
tutto quello che l'ha seguito: "Per aver dato
una seconda vita
alle Officine Grandi Riparazioni, trasformando un capolavoro
architettonico abbandonato
in una culla di creatività e
innovazione". Ed è effettivamente questa la ragione per cui il
lavoro di Fondazione CRT è
encomiabile: non tanto la
riqualificazione architettonica, splendida, chi legge Rotta su Torino
sa quanto la apprezzi, quanto la trasformazione delle OGR in
un
centro culturale oggi irrinunciabile a Torino.
Guardate i grandi
eventi torinesi, che contano sulla rete sul territorio: che sia il
Salone del Libro o Artissima, che sia un concerto o un reading, le
OGR ci sono sempre. Nelle sue sale, che hanno mantenuto
intatto il
fascino dei grandi spazi, non solo le mostre d'arte contemporanea
alle Officine Nord, non solo Snodo, il ristorante che invita a
scoprire il territorio o Transnatural Shop, lo shop più colorato che
c'è, firmato dal catalano Martí Guixé, ma anche
il rapporto vero e
reale con Torino, attraverso la musica, la lettura, la contaminazione
dei generi, la curiosità per quanto si muove all'estero e in Italia,
che è forse
il regalo più bello delle nuove OGR alla loro città.
Il Premio alla Fondazione CRT è reso
ancora più prestigioso
dalla lista dei partecipanti: American Express, Assicurazioni
Generali, le Banche Centrali dell'Ecuador e dell'Argentina, BIC, BMW,
Bulgari, Deutsche Telekom, FIAT, Fundación MAPFRE, Google Arts &
Culture, La Caixa, Lego... se visitate
la
pagina dei partecipanti vi sorprendete per tutti i nomi
importanti che hanno preso parte ai Corporate Art Awards 2018 (e, se
come me avete poche idee sull'argomento, vi sorprendete anche dello
stretto rapporto tra tante grandi aziende e arte, un mecenatismo del
XXI secolo
tutto da scoprire e da approfondire).
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