Uno dei primi segnali dell'ingresso a Torino, arrivando dall'autostrada
di Milano, è l'apparizione, sul lato destro, delle torri della Falchera.
Costruito negli anni 50, nella periferia più settentrionale che si possa
immaginare, addirittura oltre la Stura, da sempre confine settentrionale
nell'immaginario torinese, la Fachera è stata nel passato sinonimo di
ghettizzazione, inquietudine sociale, persino di una certa insicurezza nelle
strade. La cosa curiosa, però, è che nei sondaggi che periodicamente venivano
fatti, i residenti enon avevano alcuna intenzione
di lasciare il loro quartiere, per quanto possibile. Se disagio sociale c'era, insomma, volevano risolverlo rimanendo nelle loro vie, con i
nomi di fiori e di piante, che tutta Torino ha imparato a riconoscere.
Nell'intensa riqualificazione a cui Torino si è sottoposta negli ultimi anni,
cambiando il volto di interi quartieri, rientra adesso anche la Falchera, con
un piano ambizioso, che intende migliorare la qualità della vita delle aree
settentrionali della città. Il Piano Città, questo il nome del progetto,
prevede per Falchera un ampio progetto di qualificazione sia urbanistica che
energetica.
Gli amministratori locali definiscono il piano intelligente, verde e smart:
"E' prevista la riqualificazione energetica delle scuole Luxemburg, Da
Vinci e Ambrosini, con la sostituzione degli infissi, l'isolamento termico
esterno e delle coperture. Per le residenze di Falchera Nuova e dell'area Snia
invece c'è il rinnovo e la centralizzazione degli impianti di riscaldamento.
Mentre l'ex palazzina dei vigili di corso Vercelli diventerà un ostello sociale
per famiglie" spiega Nadia Conticelli, la presidente della Circoscrizione
6, in cui si trova la Falchera. La sola riqualificazione energetica delle
scuole, permetterà risparmi fino al 50% dell'energia.
Ma la riqualificazione ambientale passa anche per lo snellimento del traffico,
attraverso una sua razionalizzazione: sarà finalmente realizzato il secondo
accesso al quartiere a lungo invocato dai residenti, con un collegamento a
corso Romania; e ci sarà una nuova viabilità interna, con piste ciclabili e corsie
per ogni senso di marcia.
Il progetto prevede anche la costruzione di oltre 800 alloggi, divisi tra
alloggi di edilizia convenzionata e agevolata e costruiti tra Falchera Nuova e
via Cavagnolo, e alloggi per il libero mercato di strada Cebrosa; i nuovi
edifici porteranno anche nuovi esercizi commerciali, che sono una delle
richieste più pressanti dei residenti; su corso Romania, saranno costruiti
alberghi e uffici, che porteranno nuovo movimento nel quartiere.
Tra i progetti più significativi, la riqualificazione dei laghetti, il più
importante e più famoso spazio verde della Falchera, che, al termine dei
lavori, sarà polmone verde non solo del quartiere, ma dell'intera area settentrionale
di Torino.
Il progetto di riqualificazione della Falchera vale circa 250 milioni di euro,
tra investimenti pubblici e privati. Il Governo ha recentemente stanziato 11
milioni di euro per le proposte già cantierabili, cioè, in grado di partire da
subito: il Piano Città della Falchera è uno dei 28 finanziati da Roma, tra gli
oltre 400 arrivati da ogni parte d'Italia.
Da Google Earth, la cartina della Falchera, più giù un'immagine delle sue costruzioni più famose.
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