L'ingresso a Villa della Regina, la
residenza sabauda più panoramica di Torino, avviene attraverso un
lungo viale, in salita, chiuso dal grandioso Grand Rondeau, al cui
centro c'è la Fontana del Nettuno. È affiancata da due monumentali
scalinate laterali simmetriche, disposte a tenaglia, mentre lo
sguardo è già attirato dalla villa, finalmente a due passi. Le
simmetrie scenografiche, l'asse visuale, la meraviglia sono tutti
elementi del barocco torinese che trovano espressione in questa
residenza.
Saranno ancora più leggibili dopo il restauro delle
sculture della fontana, che parte in questi giorni e che avviene
grazue al lavoro degli studenti del primo anno del settore di
specializzazione in
Materiali lapidei e derivati; Superfici decorate
dell'architettura del Corso di Laurea magistrale in Conservazione e
Restauro dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Torino,
in convenzione con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro "La
Venaria Reale". A guidare il loro lavoro, la direttrice di Villa
della Regina Chiara Teolato e la funzionaria restauratrice della
Direzione regionale Musei Giulia Comello.
Le sculture restaurate
sono "5 figure femminili e 7 maschili, tra cui ninfe delle
acque, divinità fluviali come personificazioni di fiumi e naiadi, le
ninfe dei fiumi e delle sorgenti che tradizionalmente reggono
un'urna. Le sculture sono disposte per lo più intorno al Ninfeo di
Nettuno, una vasca centrale di circa 20 metri di diametro circondata
dalle rampe speculari di uno scalone a tenaglia; alcune, invece,
occupano le nicchie della Grotta di Nettuno che chiude il Rondeau
sullo sfondo verso il piazzale superiore" spiega il comunicato
stampa "L'impostazione della fontana risale al 1645-1648 e si
deve probabilmente all'architetto Amedeo di Castellamonte, mentre le
sculture, già datate nel 1963 da Marziano Bernardi al XVIII secolo,
secondo Paolo Cornaglia provengono dalla fontana realizzata nel 1664
nel giardino del Bastion Verde di Palazzo Reale, poi smantellata nel
1690".
Il cantiere di restauro sarà aperto al
pubblico, grazie a tre visite tematiche di approfondimento, il 24 e 31
agosto e il 7 settembre 2022, sempre alle ore 16.30. Si potrà così
avere l'opportunità di vedere da vicino "lavori che avvengono
solitamente dietro le quinte" e di "conoscere le strategie
di intervento e le molteplici criticità poste dalle esigenze di
carattere conservativo. Accanto alle peculiarità degli aspetti
ambientali, il restauro delle sculture include, infatti, una serie di
altre operazioni, dalla pulitura delle superfici alla ricollocazione
dei frammenti distaccati, dalla rimozione di vecchie stuccature alla
loro sostituzione con impasti adeguati".
Il costo della
visita è compreso nel biglietto d'ingresso alla Villa della Regina,
che costa 7 euro, ridotto 2 euro (18-25 anni), gratuito per
Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, Royal Card. La prenotazione
è obbligatoria al numero di telefono 011 8195035 o all'email
drm-pie.villadellaregina@cultura.gov.it.
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