FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam...

I laghetti della Falchera, risanati, al centro di un grande parco agricolo

La riqualificazione della Falchera, prevista dal Piano Città, è ormai pronta per i cantieri e per diventare realtà. Il Comune di Torino ha appena ottenuto la cessione dei terreni dei laghetti dalle società Borsetto srl e Ativa spa, che bonificheranno l'area, su cui poi sorgerà un parco agricolo. I laghetti sono uno degli spazi caratterizzanti la Falchera, quartiere dell'estrema periferia settentrionale, oltre la barriera 'psicologica' della Stura, che segna il confine nord di Torino nell'immaginario cittadino. Sono due laghetti artificiali, che nei decenni scorsi gli abitanti utilizzavano come grandi piscine all'aperto, nelle giornate estive: andare ai laghetti era un po' come andare a prendere il sole alla Stura e bagnarsi nelle sue acque. Poi il degrado ha preso il sopravvento e le loro acque sono diventate pericolose, circondate anche da rifiuti e abbandono. Per i residenti la presenza dei due laghetti, diventati estranei alla vita del quartiere, è sempre stata un rimpianto, una ragione di rabbia e di dispiacere, per l'abbandono in cui versano da anni.
C'è voluto il Piano Città per riportare l'attenzione su di loro. Con questo piano, ampiamente finanziato dal Ministero delle Infrastrutture, l'intero quartiere sarà riqualificato, sia con lavori che miglioreranno gli edifici esistenti, attraverso l'isolamento termico, sia con opere che miglioreranno il traffico all'interno del quartiere, attraverso nuove vie d'ingresso a tutta l'area, sia con la costruzione di nuovi palazzi, che porteranno anche nuove attività economiche. Il Piano prevede anche un grande parco agricolo, che avrà nei laghetti risanati uno dei suoi fiori all'occhiello. Sarà una sorta di grande polmone verde della Torino settentrionale, in equilibrio tra natura, agricoltura e fruizione turistica. Il progetto precede infatti la forestazione del territorio, la creazione di aree verdi attrezzate, la realizzazione di piste pedonali e ciclabili, la presenza di aree di sosta e di giochi per i bambini; verranno rafforzate le strutture già presenti, per favorire le produzioni agricole e i vivai e questi spazi agricoli verranno utilizzati anche per scopi didattici. Il parco della Falchera si troverà in un'area molto interessante dal punto di vista naturalistico: qui, infatti, sostano e nidificano gli uccelli di passaggio, ci sono numerose specie di rettili e di anfibi. Con la realizzazione di questi spazi ad hoc, sarà possibile la loro osservazione e la convivenza di natura e attività umane, così come succede nei parchi lungo il Po.
Il risanamento dei laghi costerà circa 5,6 milioni di euro.


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