Dici Ristorante Del Cambio a Torino e non è solo un ristorante. E' la Storia,
con Camillo Benso conte di Cavour, uno dei clienti affezionati più famosi; è
l'eleganza, con le atmosfere raccolte di piazza Carignano, è l'esclusività,
con i prezzi che non sono per tutti. Il ristorante più caro di Torino, lo
liquidano rapidamente quelli che non sanno e non colgono tutto quello che
rappresenta per i torinesi.
Per questo la riapertura del Cambio, dopo i lunghi restauri che lo hanno
trasformato, mantenendo intatte le atmosfere care al Conte di Cavour, è un
piccolo grande evento cittadino. Un paio di settimane fa il Cambio rinnovato è
stato presentato alla stampa e i media hanno riportato ammirati le
trasformazioni del locale, la cura dei dettagli nei restauri, l'invenzione del Bar Cavour, un
nuovo spazio per l'happy hour, al primo piano, in modo da captare un pubblico più vasto,
l'imponente e ambiziosa cantina, con 16mila bottiglie di oltre 1900 etichette. Il tutto con la
partecipazione di artisti contemporanei come Michelangelo Pistoletto, Pablo
Bronstein e Izhar Patkin, che hanno curato allestimento e decorazioni delle
varie sale del ristorante, sia quelle ottocentesche, in cui Camillo Benso si
sentirebbe ancora a proprio agio, sia quelle contemporanee, rivolte ai torinesi
e a i turisti che vogliono conoscere da vicino una delle leggende viventi della
città.
La star del Cambio, però, è lo chef, Matteo Baronetto, classe 1977, torinese
della cintura (è nato a Giaveno), per vent'anni accanto a Carlo Cracco, prima
di lanciarsi in questa sua prima grande avventura. Il Ristorante Del Cambio come
prima prova in solitario: roba che a un torinese dovrebbe far venire i brividi, solo a pensarci.
Baronetto, che ha le idee molto chiare sul ristorante che vuole, ne ha parlato in questi giorni ai media (vedi l'intervista
su dissapore.it e la videointervista di oggi
su lastampa.it), sottolineando la
voglia di tornare a Torino e la cura dei dettagli con cui si è preparato
all'inaugurazione del locale. I dettagli sono una delle passioni che ha in comune con Michele Denegri, imprenditore e medico, che lo ha fortemente voluto ai fornelli del Cambio e che ha deciso di investire parte del suo
patrimonio nel rilancio del più famoso ristorante torinese.
Alla presentazione di un paio di settimane fa proprietario e chef avevano
mantenuto il mistero sul Menù Degustazione, che Baronetto ha voluto d'impronta
piemontese, per non venire meno alle tradizioni del Cambio. Oggi, a poche ore dall'inaugurazione,
da Twitter e dal sito web (
www.del-cambio.com/ è l'indirizzo), sono arrivate le anticipazioni sul Menù degustazione e sui dolci,
con relativi prezzi.
Eccoli:
Menù degustazione
Brodo di gallina al vermouth
Salmone, coniglio e burro nocciola
Crema bruciata all'olio di vaniglia, garusoli di mare
Milano – Torino
Asparagi bianchi e uovo
Agnolotti alla piemontese
Scaloppina di vitello e frattaglie
Mascarpone e capperi
Spaghetti di riso, vin brulè e spezie
€ 110,00
Dolci
Frutta ghiacciata € 20,00
Tartelletta al mango, caramello, pepe di Sichuan e liquirizia € 18,00
Dolce alle mele € 19,00
Cioccolato bianco, fragole, fragoline e acqua tonica € 19,00
Nuvola di mascarpone alle amarene e croccante alle nocciole € 18,00
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