FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Addio Fruttero & Lucentini, il giallo torinese adesso si chiama Torinoir

Avete letto Il collo di Massimo Tallone, primo racconto breve e noir pubblicato sul sito di Torinoir? Poche pennellate che introducono nelle atmosfere fosche di un delitto appena scoperto, un angolo di Torino che si immagina facilmente e poi il finale a sorpresa, che lascia tramortiti e sbigottiti.
Torinoir è un interessante progetto editoriale presentato circa un mese fa al Circolo dei Lettori. Riunisce dodici scrittori torinesi specializzati in romanzi gialli e intende promuovere non solo il loro lavoro, ma anche l'immagine del noir e della stessa Torino, tra intrighi e delitti; per realizzare il progetto i dodici hanno aperto un sito web, torinoir.altervista.org, si sono dotati di profilo nelle reti sociali, hanno promesso la pubblicazione periodica di racconti brevi nella pagina web e la realizzazione di un'antologia di racconti brevi, ovviamente gialli.
Nel loro manifesto, spiegano di non scrivere solo "di intrighi o delitti, ma di uomini e donne, di vivi e di morti, di società passata, presente e futura"; sostengono di apprezzare "la contaminazione tra le differenti forme espressive, senza alcuna preclusione né snobismo" e di essere favorevoli all'uso della Rete (senza demonizzarla o idolatrarla); appoggiano anche la lotta all'editoria a pagamento (bello il riferimento al principio dell'idraulico: prestazione=compenso!), l'impegno per la crescita del PIL (Principio di Interesse Librario) e la passione per Torino ("Scriviamo da torinesi, di Torino e dei torinesi, soprattutto della Torino di oggi, lontana dai soliti consumati stereotipi letterari. A volte ci piace andare oltre confine").
Ma la ragione per cui il progetto di Torinoir ha suscitato immediatamente la mia curiosità è il nono punto del suo manifesto: "Il mondo è cambiato, la nostra città pure. Se non ve ne siete accorti, Fruttero & Lucentini sono morti".
Finalmente qualcuno che, parlando di letteratura torinese e di passione torinese per i gialli, evita i riferimenti a Fruttero & Lucentini (pace alle loro anime e, se possibile, anche a La donna della domenica!) e guarda finalmente verso il futuro. La Torino contemporanea ha molte location da offrire, oltre al Po e al Balôn, ha nuovi cittadini, con nuove culture e nuovi misteri nel loro bagaglio, ha nuove istanze, con la città operaia che ha fatto posto alla città del terziario, della cultura e della Rete. Per raccontare la Torino che è cambiata e che cambia "occorrono nuovi linguaggi, nuovi soggetti, nuove chiavi interpretative". La scelta del noir come chiave di lettura viene spiegata utilizzando lo scrittore inglese Jake Arnott, secondo il quale "il noir riflette la società come se fosse uno specchio rotto. Riflette a pezzi. Mostra la società attraverso frammenti. Perché è l'unico modo in cui si può descrivere la società. La società non è una fotografia, è molte cose diverse insieme".
Rimane la curiosità di fondo: perché Torino è una città che ispira soprattutto gli autori gialli? Guardate la letteratura che nasce in città o che ha la città come location principale: dagli inevitabili Fruttero & Lucentini, passando per Margherita Oggero e persino per Julia Navarro, Torino è una città di intrighi, di misteri, di delitti. Mai una struggente storia d'amore, una romantica avventura da ricordare, da portare sul grande schermo per trasformare la città in una grande cartolina, tipo Anonimo veneziano, Vacanze romane o Camera con vista! Perché? Interessante, in fondo, no?
I dodici scrittori di Torinoir sono Rocco Ballacchino, Giorgio Ballario, Fabio Beccacini, Maurizio Blini, Marco G. Dibenedetto, Patrizia Durante, Claudio Giacchino, Fabio Girelli, Andrea Monticone, Enrico Pandiani, Luca Rinarelli, Massimo Tallone. Li potete incontrare in questi giorni anche al Salone del Libro, in una serie di appuntamenti dentro e fuori il Lingotto, impegnati, come promesso, a presentare sia i loro libri che l'immagine noir di Torino, tra incontri e itinerari in città. Nel loro sito web trovate la lista completa degli appuntamenti; qui vi segnalo l'incontro di domenica 11 maggio alle ore 17.30 nei giardini Nicola Grosa, in via Falcone (sono i giardini tra corso Vittorio Emanuele e corso Inghilterra, accanto al Palazzo di Giustizia): Enrico Pandiani e gli altri 11 presenteranno al pubblico questa nuova interessante scommessa torinese, prima nel suo genere, Torinoir.


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