Avete letto Il collo di Massimo
Tallone, primo racconto breve e noir pubblicato sul sito di Torinoir? Poche
pennellate che introducono nelle atmosfere fosche di un delitto
appena scoperto, un angolo di Torino che si immagina facilmente e poi
il finale a sorpresa, che lascia tramortiti e sbigottiti.
Torinoir è un
interessante progetto editoriale presentato circa un mese fa al
Circolo dei Lettori. Riunisce dodici scrittori torinesi specializzati
in romanzi gialli e intende promuovere non solo il loro lavoro, ma
anche l'immagine del noir e della stessa Torino, tra intrighi e
delitti; per realizzare il progetto i dodici hanno aperto un sito web,
torinoir.altervista.org, si sono dotati di profilo nelle reti sociali, hanno promesso la pubblicazione periodica di racconti brevi nella pagina web e la realizzazione di un'antologia di racconti brevi, ovviamente gialli.
Nel loro manifesto, spiegano di non scrivere solo "di intrighi o delitti, ma di uomini
e donne, di vivi e di morti, di società passata, presente e futura";
sostengono di apprezzare "la contaminazione tra le differenti forme
espressive, senza alcuna preclusione né snobismo" e di essere
favorevoli all'uso della Rete (senza demonizzarla o idolatrarla); appoggiano anche la lotta all'editoria a pagamento (bello il
riferimento al principio dell'idraulico: prestazione=compenso!),
l'impegno per la crescita del PIL (Principio di Interesse Librario) e
la passione per Torino ("Scriviamo da torinesi, di Torino e dei
torinesi, soprattutto della Torino di oggi, lontana dai soliti
consumati stereotipi letterari. A volte ci piace andare oltre
confine").
Ma la ragione per cui il progetto di Torinoir ha suscitato immediatamente la mia curiosità è il nono punto del suo manifesto: "Il mondo è
cambiato, la nostra città pure. Se non ve ne siete accorti, Fruttero
& Lucentini sono morti".
Finalmente qualcuno che, parlando di
letteratura torinese e di passione torinese per i gialli, evita i
riferimenti a Fruttero & Lucentini (pace alle loro anime e, se
possibile, anche a La donna della domenica!) e guarda finalmente verso
il futuro. La Torino contemporanea ha molte location da offrire,
oltre al Po e al Balôn, ha nuovi cittadini, con nuove culture e nuovi
misteri nel loro bagaglio, ha nuove istanze, con la città operaia
che ha fatto posto alla città del terziario, della cultura e della
Rete. Per raccontare la Torino che è cambiata e che cambia "occorrono nuovi linguaggi, nuovi soggetti, nuove chiavi
interpretative". La scelta del noir come chiave di lettura viene
spiegata utilizzando lo scrittore inglese Jake Arnott, secondo il
quale "il noir riflette la società come se fosse uno specchio
rotto. Riflette a pezzi. Mostra la società attraverso frammenti.
Perché è l'unico modo in cui si può descrivere la società. La
società non è una fotografia, è molte cose diverse
insieme".
Rimane la curiosità di fondo: perché Torino è una
città che ispira soprattutto gli autori gialli? Guardate la
letteratura che nasce in città o che ha la città come location
principale: dagli inevitabili Fruttero & Lucentini, passando per
Margherita Oggero e persino per Julia Navarro, Torino è una città di
intrighi, di misteri, di delitti. Mai una struggente storia d'amore,
una romantica avventura da ricordare, da portare sul grande schermo
per trasformare la città in una grande cartolina, tipo Anonimo
veneziano, Vacanze romane o Camera con vista! Perché?
Interessante, in fondo, no?
I dodici scrittori di Torinoir sono Rocco
Ballacchino, Giorgio Ballario, Fabio Beccacini, Maurizio Blini, Marco
G. Dibenedetto, Patrizia Durante, Claudio Giacchino, Fabio Girelli,
Andrea Monticone, Enrico Pandiani, Luca Rinarelli, Massimo Tallone.
Li potete incontrare in questi giorni anche al Salone del Libro, in
una serie di appuntamenti dentro e fuori il Lingotto,
impegnati, come promesso, a presentare sia i loro libri che l'immagine noir di Torino, tra incontri e itinerari in città. Nel loro sito web trovate la
lista completa degli appuntamenti; qui vi
segnalo l'incontro di domenica 11 maggio alle ore 17.30 nei giardini
Nicola Grosa, in via Falcone (sono i giardini tra corso Vittorio
Emanuele e corso Inghilterra, accanto al Palazzo di Giustizia):
Enrico Pandiani e gli altri 11 presenteranno al pubblico questa nuova interessante scommessa torinese, prima nel suo genere, Torinoir.
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