L'ingresso alle proiezioni di Cinemambiente torna a essere gratuito. E' una delle novità più importanti di questa
diciassettesima edizione, in programma dal 31 maggio al 5 giugno 2014
al Cinema Massimo e, altra novità, in altre location torinesi
(Piccolo Cinema, Cecchi Point, Cineteatro Baretti, Sala
Poli del Centro Studi Sereno Regis). Il Festival si propone green e
all'avanguardia non solo di nome: gli ospiti arriveranno a bordo di
biciclette realizzate con alluminio riciclato e sfileranno sul
tappeto verde, davanti alla Mole Antonelliana, le auto utilizzate dall'organizzazione saranno
elettriche e tutti i luoghi del Festival saranno dotati di wi-fi
libero. Anche la presidente della giuria è una aficionada di
ambiente e sostenibilità: Filippa Lagerback.
Tre concorsi, Eventi
Speciali, Panorama Italia, Panorama Cortometraggi e, per i
giovanissimi, Ecokids, sono le sezioni in cui si articola
Cinemambiente 2014. A inaugurare il Festival, Virunga, il film di
Orlando von Einsiedel che ha aperto il Tribeca Film Festival 2014 e
che indaga sulle minacce che incombono sul Parco Virunga, nella
Repubblica del Congo, a causa della presenza del petrolio. I
documentari presentati in concorso sono tutti in anteprima italiana
e, come sottolinea Cineambiente, "danno risalto a questioni di
attualità che diversamente non verrebbero divulgate". "Grandi
protagonisti di questa selezione sono gli 'eco-eroi', personalità
che si contraddistinguono per le loro battaglie a favore
dell'ambiente, come Jean Hill, protagonista di Divide in concord di
Kris Kaczor, che porta avanti con successo una battaglia contro l'uso
delle bottiglie di plastica, ma anche come Jen e Grant, la coppia che
in Just Eat It: A Food Waste Story (dello stesso Grant Baldwin)
lotta contro gli sprechi dimostrando come sia possibile vivere
nutrendosi solo con cibi in scadenza" spiegano ancora dal Festival.
Anche la sezione dedicata ai Documentari Italiani affronta temi che i
grandi media lasciano da parte e che però mettono in pericolo
l'ambiente e, di conseguenza, la nostra vita. La' - suta. La nostra
eredità nucleare in un triangolo d'acqua di Daniele Gaglianone,
Cristina Monti, Paolo Rapalino racconta come a Saluggia siano
conservate, tra due fiumi, le scorie radioattive italiane: una scelta
che mette a rischio la popolazione, per la possibilità che i fiumi
esondino. Buongiorno Taranto di Paolo Pisanelli parla
dell'inquinamento industriale nella città pugliese, Green Generation
di Sergio Malatesta riflette sui cambiamenti climatici.
I film
importanti, di denuncia e di riflessione, sono davvero tanti, dal
viaggio di Energized per scoprire fonti alternative al petrolio a
Nella Terra dei Fuochi, per riflettere sull'inquinamento, da La
Selva Tranquila, che racconta le vite nell'Amazzonia peruviana a
ThuleTuvalu, il film che chiude il Festival e spiega come i destini
di Thule, in Groenlandia, e di Tuvalu, nell'Oceano Pacifico, siano
legati dai cambiamenti climatici. Sono film, spiega il direttore
Gaetano Capizzi, "in anteprima italiana ed europea, dai contenuti
densi ma dalla forma leggera, profondi ma piacevoli da vedere, che
esplorano la complessità del mondo contemporaneo e le nuove
frontiere del rapporto dell’uomo con l'ambiente, che affrontano
vecchi e nuovi problemi, pongono domande e sempre più spesso offrono
risposte".
E oltre alle proiezioni, il ricco programma di
Cinemambiente prevede anche incontri e dibattiti. Tra gli ospiti ci
sono la conduttrice e autrice Syusy Blady, il presidente dell'Associazione
Internazionale per la Comunicazione Ambientale
Roberto Cavallo, il giornalista Darwin Pastorin, il meteorologo Luca
Mercalli.
Una delle novità del Festival a cui il direttore
Gaetano Capizzi tiene di più è CinemAmbiente Lab, un "workshop
internazionale sul cinema green che vuole proporre Torino come fucina
di registi ambientali, realizzato con Documentary in Europe e Film
Commission Torino Piemonte".
Tutte le info sul Festival, il programma, i premi e gli ospiti,
su cinemambiente.it.
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