La
Galleria d'Arte Moderna dà il suo contributo
al progetto Torino incontra Berlino con una delle mostre più curiose e originali
della stagione.
Sergio Staino – Un racconto di Berlino 1981, da
oggi fino al
6 aprile 2015 nella Wunderkammer della GAM, offre lo sguardo
di Sergio Staino e di Bobo, il suo personaggio più famoso, su
Berlino. All'inizio degli anni 80 il celebre disegnatore è stato
invitato dallo storico dell'arte berlinese
Detlef Heikamp a visitare
Berlino e immergersi in essa, per poi raccontarla
con i suoi disegni,
per un libro ad hoc. Staino arrivava da
un periodo personale
difficile, la malattia agli occhi lo aveva costretto a ripensare
il
suo disegno e il suo stile, ma la voglia di
mettersi in gioco, in una
città unica, all'epoca ancora divisa in due dal Muro, era tanta. Per
lui, ha raccontato in conferenza stampa, il viaggio a Berlino è
stato una sorta di ripartenza: "Il tratto è
sofferto e doloroso" ha detto.
Ma le
capacità satiriche e il disincanto di Bobo sono
quelle che in questi anni abbiamo conosciuto e apprezzato. Esilaranti
i contatti
con gli squatters tedeschi, che diffidano di lui perché
un comunista
non ha la pancia, vezzo borghese, o i
tentativi di
seduzione delle donne tedesche, con tecniche che le mettono subito in
allerta. Bobo, macchina fotografica al collo, da turista italiano in
vacanza, si perde tra
le contraddizioni della città simbolo del
capitalismo, piazzata
nel cuore della parte comunista della Germania:
le vetrine colme di ogni merce, le manifestazioni alternative, i
minacciosi soldati dell'Est, scene di vita quotidiana fino al Muro,
con il
tratto che si fa più scuro e più truce all'avvicinarsi
all'Est. E' una Berlino che le giovani generazioni non hanno
conosciuto (sono passati 25 anni dalla caduta del Muro!) e che però
appartiene al ricordo degli adulti, come simbolo della Guerra
Fredda (ma Berlino, in fondo,
è sempre un simbolo, dalla città di
Lili Marlene alla Guerra Fredda fino al multiculturalismo e alla
tolleranza di oggi). Berlino vista con lo sguardo
irriverente e
satirico di un uomo di sinistra, in fondo
uno degli omaggi più
affettuosi che Torino poteva fare alla capitale tedesca in quest'anno
dedicato alla sua scoperta.
Il racconto di Berlino della GAM,
però,
non si limita alla mostra. Ci sono
tre incontri con Sergio
Staino, per parlare di satira, disegno, libertà: il
25 febbraio alle
18.30 Il disegno secondo Bobo – Conversazione con Sergio Staino
sulla satira sui disegni e sulle opere digitali (intervengono lo
storico dell'arte Tomaso Montanari, il giornalista Maurizio Boldrini,
il critico d'arte Danilo Eccher), il
10 marzo alle 18.30,
La sinistra
e la satira – Un'antica passione, un persistente dilemma, il
26
marzo alle 18.30,
Reportage con la matita – Raccontare i luoghi e
le storie con il disegno e le parole. L'
ingresso è libero fino ad
esaurimento posti.
La GAM, in via Magenta 31, è aperta da
martedì a domenica dalle ore 10 alle 18; la mostra è compresa nel
prezzo del biglietto, che è di
10 euro, ridotto 8 euro, gratuito per
gli under 18 e per i possessori della tessera Abbonamento Musei. Il
sito web è
www.gamtorino.it
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