FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Amedeo Modigliani e la Boheme parigina, alla GAM di Torino

E poi appaiono loro, Constantin, Marc, Pablo, Louis, a ricreare con l'amico Modì la Parigi bohemienne, maledetta e geniale del primo Novecento, che i turisti inseguono invano nelle stradine, nei caffè e nei bistrot di Montmartre. La Galleria d'Arte Moderna presenta una mostra straordinaria, Modigliani e la bohème di Parigi, che, servendosi della parabola del pittore toscano, racconta un'epoca, i suoi tormenti e i suoi geni.

In mostra ci sono 90 opere, portate dal Musée National d’Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. Si ritrovano le donne dai volti allungati e dai colli interminabili di Amedeo, in particolare rimane nel cuore e nella mente il dolce volto di Jeanne Hébuterne, in uno dei più celebri ritratti del pittore. Ma, soprattutto, si inserisce il lavoro dell'artista livornese nel contesto culturale e artistico della capitale francese. Il confronto tra le sculture di Amedeo Modigliani e dell'amico Costantin Brancusi, con cui l'italiano condivise a lungo l'atelier, lo dimostra bene, ma la GAM ricorda le diverse influenze che hanno contribuito alla scultura di Modigliani: "Le sue teste dalle forme allungate, dai lunghi colli, dagli occhi scuri privi di pupille e dal portamento ieratico sono impregnate delle culture antiche, dell’arte egiziana, che Modigliani scopre al Louvre, della statuaria cicladica o ancora dei primitivi iberici. Il dibattito sull'arte africana, che anima gli ambienti artistici, da De Vlaminck a Derain, a Picasso, a Braque, ha un evidente influsso sul linguaggio scultoreo di Modigliani; ma il quadro non sarebbe completo se non evocassimo anche l'eleganza del viso ripresa verosimilmente dalla scultura khmer, che Modigliani ha potuto scoprire al Museo Guimet di Parigi". Non solo gli incontri, dunque, ma anche tutto il patrimonio che i Musei parigini mettono a disposizione, nell'identità artistica di Amedeo.

La mostra segue l'evoluzione di Modigliani, dall'interesse per l'espressionismo fino ai dettagli sempre più semplificati, in modo da restituire tutta l'attenzione alle figure e donare loro una sorprendente atemporalità. Il lavoro di Modì è influenzato dal contesto e dal suo continuo confronto con gli altri artisti: appena arrivato a Parigi, poco più che 20enne, fa di tutto per conoscere gli artisti che più ammira e apprezza, a cominciare da Pablo Picasso, ed entra presto nel giro di pittori, letterati e scultori che si muovono intorno a Montmartre. E' proprio grazie a questo desiderio di confronto con le correnti parigine che Modigliani entra in contatto con il romeno Constantin Brancusi. Ed è interessante quello che succede dopo: "Tanto in Brancusi quanto in Modigliani, i volti sono depurati per diventare delle vere e proprie maschere. Dobbiamo aggiungere che i due artisti condividono anche lo stesso gusto per le curve ampie e armoniche delle forme anatomiche. Modigliani trasmetterà all'artista di origini russe Chana Orloff, che incontra a Montparnasse nel 1912, questa attenzione per le forme femminili rotondeggianti, che diventerà molto presto la tipica espressione plastica della giovane artista".

La cosa bella della mostra torinese è che tutta la storia di Modì viene inserita nel suo contesto: una Parigi vivace e popolare, lontana dai modelli borghesi e per questo più vicina e reale. Ci sono i caffè, le modelle, i bordelli, i cabaret, la precarietà, il qui e adesso di chi non possiede niente. Ci sono opere dei grandi artisti che Modigliani ha conosciuto e frequentato. Si esce con Parigi nel cuore e, tornati a casa, si cerca di saperne di più sulla storia triste di Amedeo e Jeanne e sull'appassionante parabola della bohème parigina.

Amedeo Modigliani e la Bohème di Parigi è alla Galleria d'Arte Moderna di Torino, in via Magenta 31, fino al 19 luglio 2015. L'orario di apertura è da martedì a domenica dalle 10 alle 19.30 (orario valido anche durante le feste, Pasqua, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno compresi). Il biglietto d'ingresso alla sola mostra costa 12 euro (16 euro Mostra+Museo della GAM), ridotto 9 euro (12 euro Mostra+Museo), gratuito per i possessori delle tessere Abbonamento Musei, Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Tutte le info nel bel sito web appositamente preparato, www.modiglianitorino.it, dalla cui galleria fotografica sono state tratte le immagini.


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