Dal
30 giugno al 4 luglio 2015, l'
ex
Borsa Valori, in
piazzale Valdo Fusi, sarà il cuore di
Architettura
in Città, la manifestazione che porta a Torino l'architettura,
l'urbanistica, la cura del territorio, attraverso incontri, mostre,
conferenze, itinerari e proiezioni cinematografiche.
Il calendario
2015 prevede ben 104 eventi, tra cui 26 incontri e conferenze, 28
mostre e installazioni, 18 itinerari di visita, 8 spettacoli (tra
teatro e cinema), 6 presentazioni di libri e 5 laboratori.
Il tema
di quest'anno è piuttosto suggestivo e ampio:
Sconfinamenti.
Siccome l'architettura ha come sua origine la creazione del confine,
perché definisce uno spazio attraverso la costruzione di un muro, il
Festival dell'Architettura 2015 ha deciso di
guardare a tutti i
confini di natura economica, sociale, religiosa, fisica e anche
virtuale che attraversano le nostre città. Il
Paese ospite è la
Germania, che di barriere se ne intende (e si intende anche di come
'ricostruire', quando un Muro viene abbattuto); gli incontri e gli
eventi sono inseriti nel calendario di
Torino incontra Berlino e
propongono incontri con professionisti tedeschi come il
paesaggista
Andreas Kipar (30 giugno, ore 18.30), con cui si parlerà di
sconfinamenti naturali, a partire dall'aeroporto berlinese di
Tempelhof, simbolo di libertà durante la Guerra Fredda e oggi parco
cittadino. Quello con Kipar sarà il primo dei
Dialoghi che si
terranno alle 18.30 all'ex Borsa Valori, seguiranno poi l'architetto
Alfonso Femìa dello studio 5+1AA, che ha realizzato i Docks di
Marsiglia, e la scrittrice sarda Michela Murgia (1° luglio), gli
architetti Fabrizio Barozzi e Giovanna Amadasi, che discuteranno
della seconda vita degli spazi dismessi (2 luglio), Sandy Attia di
Modus Architects e Vea Vecchi di Reggio Children, che parleranno di
edilizia scolastica, sicurezza ed emergenze, tra architettura e
pedagogia. Al termine dei Dialoghi si 'sconfinerà'
verso altre
discipline, con spettacoli, teatro e musica, che analizzeranno,
ancora una volta, il confine e la capacità di superarlo.
Ancora
una volta, come nelle precedenti edizioni,
Architettura in Città
coinvolge numerosi quartieri di Torino, con eventi, itinerari,
mostre. Sfogliando
il ricco calendario, nel sito web della
manifestazione, vi (e mi) segnalo
la visita al cantiere dell'ex Incet, che mercoledì 1 luglio dalle 10 alle 12, in via Banfo,
mostrerà come i vecchi capannoni si stiano trasformando in un centro
polifunzionale; alle 15, nella Sala Infernotti dell'Ospedale San
Giovanni Vecchio, in via Cavour 31, verrà presentato
Camminare lungo
il Po del naturalista Ipolito Ostellino e dell'esperta di
valorizzazione culturale Monica Mantelli, 13 itinerari in 9 scenari
di paesaggio; alle 15, all'Unione Culturale Franco Antonicelli, in
via Cesare Battisti 4b, si discute di
Torino città metropolitana
d'Italia, per analizzare le sue trasformazioni, "in relazione con e
altre città metropolitane coinvolte nella mostra internazionale
Città d'Italia, studi urbani, rigenerazioni urbane ed occasioni
progettuali', promossa dal CNAPPC". Il 2 luglio viene presentato
l'orto
urbano di via Petrella, nato in uno spazio abbandonato e adesso
al centro anche di una rete di associazioni e di indispensabili
relazioni sociali. Alle 16, uno dei dibattiti più interessanti e
promettenti:
La Berlino Est di Torino Ovest, ovvero le
trasformazioni e le memorie dei quartieri operai, "luoghi spesso
invisibili, ma dai netti confini materiali e immateriali, nei quali
sono ancora leggibili culture urbanistiche e politiche di un’Italia
ormai dimenticata" (ore 16, ex Borsa Valori, via san Francesco da
Paola 28). Alle 17, al Cortile del Maglio, in via Andreis 18c,
Deconstructing reality. Territori postindustriali, "mette insieme
due progetti di ricerca artistica che indagano, attraverso la
produzione di film e documentari, alcune realtà post industriali
italiane descrivendone i vuoti, le attese, i confini.
Borgo
Campidoglio propone tutti i pomeriggi visite o Aperivisite, con
visite guidate e incontri con artisti e artigiani. Zandegù organizza una
passeggiata a zonzo per la città,
Litcrawling, con tre
ingredienti: un quartiere da esplorare, tre locali in cui fare tappa
e bere un drink, tre letture da ascoltare; per il Festival
dell'Architettura ha preparato un giro in centro, alla ricerca di un
incontro ideale tra Torino e Berlino, con letture e bevande a tema
(iscrizione obbligatoria:
corsi@zandegu.it,
costo 10 euro).
Rigenerare è solo l'inizio porta alla scoperta di
aree industriali trasformate in edifici di abitazione, in parchi e in
occasioni di socialità.
L'architettura non analizzata negli
stretti confini della sua definizione degli spazi, ma attraverso
le
sue influenze nel nostro modo di vivere, siano le case, i paesaggi,
le opportunità, le trasformazioni. Lo sconfinamento, con tutto
quello che implica in termini di creatività e di mescolanza, sembra
essere
il suo vero territorio, più che il confine del 'dentro',
'fuori', 'interno', 'esterno'. Un'edizione di Architettura in Città
davvero da non perdere.
Tutte le informazioni per partecipare ai
vari eventi del Festival (alcuni sono a pagamento), le trovate sul
sito web
architetturaincitta.oato.it.