Andrea Gastaldi, uno dei più noti
insegnanti dell'Accademia Albertina del XIX secolo, è protagonista
della prima della serie di mostre
I Maestri dell'Accademia Albertina, articolate in due parti, una all'
Accademia Albertina e
l'altra al
Museo Accorsi-Ometto. La mostra dell'Accademia è dedicata a Gastaldi come
"
artista internazionale", quella al Museo si intitola
Un
sodalizio d'amore e si sofferma anche sul suo rapporto privato e
professionale con la pittrice parigina
Léonie Lescuyer, che fu sua
moglie e lo seguì a Torino.
Gastaldi era nato in una
famiglia
agiata della buona borghesia torinese: suo padre era un noto
avvocato, sua madre lavorava con mamma Margherita, la madre di
Giovanni Bosco, con la gioventù, suo fratello Lorenzo fu
vescovo di
Saluzzo e arcivescovo di Torino, gli altri fratelli furono tutti
apprezzati professionisti. Date le condizioni economiche familiari,
al giovane Andrea fu facile dedicarsi alla passione per la pittura e
ai
viaggi che gli permisero di respirare le atmosfere artistiche di
altre capitali. A incoraggiare le inclinazioni artistiche di Andrea,
ci fu lo
zio Giovanni Volpato, che fu ispettore della Pinacoteca di
re Carlo Alberto e che lo guidò nei suoi primi passi, durante gli
studi in quella stessa Accademia Albertina, in cui avrebbe poi
insegnato.
Il
percorso espositivo offre soprattutto gli studi per
le sue opere maggiori e sono interessanti le influenze
dell
'impressionismo (Monet e la sua
Colazione sull'erba?); sono belli
i suoi
nudi di donna e colpiscono, in particolare, gli
studi degli
amori celebri, che mettono insieme Cleopatra e i suoi generali
romani, Giulio Cesare e Marco Antonio, Francesco Petrarca e Laura,
Dante e Beatrice, Tristano e Isotta, Ginevra e Lancillotto e così
via, tra le più grandi storie d'amore del Medio Evo e del
Rinascimento, in una parata sorprendente, davvero affascinante nei
suoi studi. Oltre che alla mitologia, alla letteratura e ai ritratti,
Gastaldi si dedicò anche ai
paesaggi, in particolare del Chierese,
nel cui territorio aveva una villa.
La mostra si conclude con una
bella sezione dedicata a
Léonie Lescuyer-Gastaldi e ai suoi grandi
quadri di vita agreste, che ritraggono tori e bovini mansueti e
indomabili cavalli africani. In questa sezione c'è una
bella
scultura di Vittorio Emanuele II a cavallo, con cui Gastaldi
partecipò al concorso per il
monumento al primo sovrano italiano
all'incrocio di corso Vittorio Emanuele II e corso Galileo Ferraris.
Vinse l'alta colonna con il re in divisa firmata da
Pietro Costa, ma il bel
bronzo in mostra al Museo Accorsi testimonia, se fosse ancora
necessario, le
difficoltà delle donne di affermarsi come artiste: la
scultura fu molto probabilmente idea e lavoro di Léonie, ma fu
presentata da Gastaldi.
La mostra è accompagnata da una serie di
eventi da non perdere per gli appassionati di pittura: ogni sabato e
domenica, alle ore 17.30, c'è una
visita guidata (biglietto intero 9
euro, ridotto 7 euro, Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card, 3
euro); i possessori della tessera Abbonamento Musei possono contare
su un
appuntamento esclusivo con il curatore della mostra Giovanni
Cordero, si terrà il 27 agosto alle ore 18 e costerà 9 euro
(ridotto 7 euro, Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card, 3 euro;
prenotazione obbligatoria numero verde 800 329329); ogni giovedì,
gli appassionati di disegno potranno
disegnare in Museo: "Il
disegno dal vero è rappresentazione, visualizzazione critica,
comunicazione, capacità di trasmettere con una immagine la realtà
osservata. Per omaggiare Andrea Gastaldi, per circa 30 anni
insegnante di pittura nell'Accademia Albertina, il Museo
Accorsi – Ometto apre le proprie sale a chi desidera liberamente
confrontarsi, con i propri strumenti da disegno, con le opere del
Maestro" spiegano dal Museo (info e prenotazioni, per tutte le
attività, 011 837688 int 3).
Andrea Gastaldi, un sodalizio
d'amore è al
Museo Accorsi-Ometto, in via Po 55, fino al 4 settembre
2016 [
PROROGATA fino all'11 settembre 2016]. L'
orario di apertura è da martedì a venerdì ore 10.00-13.00
e 14.00-18.00; sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 14.00-19.00;
lunedì chiuso. Il
biglietto costa 6 euro, ridotto 4 euro, gratuito per
bambini fino ai 12 anni, possessori Abbonamento Musei e Torino +
Piemonte Card, disabili più un accompagnatore; la mostra con visita
guidata costa 12 euro, ridotto 10 euro, possessori Abbonamento Musei
e Torino + Piemonte Card 3 euro. Il
sito web è
http://www.fondazioneaccorsi-ometto.it.
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