Doppia festa al
MAO per queste vacanze
di Natale; alle tradizionali Feste di fine anno si aggiunge infatti
l'ultimo evento per celebrare i
150 anni dall'instaurazione di
relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone. E che evento, è
quest'ultimo!
Dal 23 dicembre 2016 al 1° gennaio 2017, sarà infatti
esposta al pubblico
La grande onda a largo di Kanagawa, una delle
immagini più famose della cultura del Sol Levante. Firmata da
Katsushika Hokusai, la xilografia è una delle icone del
periodo Edo:
una gigantesca onda immortalata nel momento in cui sta per
infrangersi contro alcune imbarcazioni, mentre, da lontano, il Monte
Fuji innevato è al centro della scena. Appartiene a una serie di
xilografie intitolata
Trentasei vedute del Monte Fuji e ha avuto
grande diffusione in Occidente, soprattutto nel Novecento; copie
dell'opera si trovano
in numerosi e prestigiosi Musei come il
Metropolitan di New York o il British di Londra, la Biblioteca
Nazionale di Parigi e, per l'appunto, il Museo d'Arte Orientale di
Torino, che la espone
periodicamente e per brevi periodi, per non danneggiarla.
Nell'immagine,
spiega wikipedia,
tre sono gli elementi
principali: la montagna, le barche, il mare. La Montagna è il
Fuji,
il vulcano sacro, che ritorna spesso nella pittura paesaggistica
giapponese; le barche sono tre e sono
piccole chiatte per il
trasporto del pesce, con un decina di persone a bordo ognuna; "il
mare è l'elemento predominante della composizione, rappresentato
nella forma di un'onda che si estende per tutta la scena nel
momento prima di infrangersi. Il disegno cattura l'istante in cui
l'onda forma un spirale quasi perfetta il cui centro passa per quello
dell'immagine, dando la possibilità di vedere il Monte Fuji sullo
sfondo" scrive wikipedia.
Sono interessanti anche le
riflessioni sulle
influenze della pittura occidentale su quella
giapponese, particolarmente visibili ne
La grande onda: la
prospettiva, così come la intendiamo in Occidente, era sconosciuta
alla pittura giapponese, fino a quando iniziarono
i rapporti
commerciali con l'Olanda e il Giappone venne in contatto con le
incisioni su rame degli olandesi. Di lì iniziarono i tentativi di
imitare la prospettiva, che influenzarono poi l'arte giapponese,
tanto che "alcuni studiosi sostengono che
La grande Onda non
rappresenti appieno la pittura giapponese in quanto
risentirebbe
troppo degli influssi europei e, probabilmente, non avrebbe avuto
così tanto successo in Occidente se il pubblico non avesse avuto già
un certa familiarità con questo tipo di opere. In un certo senso
essa può essere considerata come
un'opera occidentale vista
attraverso gli occhi di un giapponese".
In occasione
dell'esposizione della xilografia, ci sarà la
visita guidata Stampe
giapponesi al MAO. Da La grande onda di Hokusai al teatro kabuki
della scuola Utagawa (23 e 30 dicembre 2016, ore 16.30), un vero e
proprio
itinerario dedicato all'arte della stampa giapponese e ad
alcune caratteristiche iconografiche e stilistiche (prezzo 4 euro più
biglietto d'ingresso, info e prenotazioni tel 011-5211788 email
prenotazioniftm@arteintorino.com).
Il MAO è in via San Domenico 11, l'orario di apertura è mar-ven
ore 10-18 e sab-dom ore 11-19, chiuso lunedì. Il biglietto intero
costa 10 euro, ridotto 8 euro, gratuito per under 18 e Abbonamento
Musei Torino Piemonte.
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