Nel 2017, il tour operator torinese
Somewhere compie 20 anni e in questi 20 anni ha svelato la
Torino
occulta, tra esoterismo, letteratura, magia e mistero, contribuendo
alla nuova immagine della città, davanti a se stessa e ai suoi
turisti. I tour dedicati alla
Torino Magica e alla
Torino
Sotterranea, rivelano luoghi, atmosfere e leggende di una città sempre "in bilico tra
razionalità e irrazionalità".
"Vent'anni fa, quando
Nicoletta Ambrogio e io, abbiamo iniziato l'avventura di Somewhere,
Torino era molto diversa. Non era una città turistica, né pensava
di diventarlo, non era una città che viveva di notte né apprezzava
l'idea di muoversi di sera, non c'era Internet, dovevano ancora
arrivare le Olimpiadi. Diciamo che la nostra sfida è stata un po'
folle, nella Torino di allora" spiega Laura Audi, fondatrice e anima di Somewhere.
- E perché è iniziata questa
sfida di Somewhere?
E' iniziata perché Nicoletta e io, che
c'eravamo conosciute lavorando per un tour operator, volevano
costruire qualcosa di nostro. Abbiamo così iniziato a indagare per
cercare una nostra nicchia di mercato e abbiamo avuto l'idea di un
turismo di
incoming, per valorizzare Torino e il Piemonte. Era una
novità, perché all'epoca Torino non era considerata una città
d'arte, turisticamente interessante. Ci siamo basate sulla nostra
preparazione culturale, io sono laureata in Filosofia e in
Letteratura Inglese, Nicoletta è laureata alla Bocconi con un Master
in Turismo, e sulla nostra passione per l'occulto. La nostra ricerca
ha avuto due chiavi di volta, direi, la tradizione letteraria, che
parla da sempre di una Torino Magica e di una Torino Sotterranea, e
la notte, perché nessuno prima di noi aveva pensato a tour notturni,
eppure la magia, le trasmutazioni alchemiche, il mistero,
l'esoterismo, non possono essere raccontati senza le atmosfere
notturne, che sono anche atmosfere iniziatiche, in fondo.
- Da cosa
dipende questa fama di città magica che accompagna Torino da sempre?
Se la guardiamo, anche solo nel suo tracciato ortogonale, sembra una
città estremamente razionale
E' una città sempre in bilico tra
razionalità e irrazionalità. La magia è nel suo DNA e la cosa
interessante è che non arriva dalle classi popolari, ma impregna
anche quelle dirigenti, che hanno una passione per l'occulto e
sentono la magia anche negli eventi quotidiani: Emanuele Filiberto
che si dedica agli esperimenti alchemici e chiama Nostradamus per
avere un erede, Vittorio Amedeo II che si fida dell'astrologo
Fortebraccio e ascolta le previsioni della monaca Serafina. I Savoia erano terrorizzati dalla magia, ci sono processi contro alti dirigenti con l'accusa di Messe Nere contro i sovrani; e poi, più recentemente, Massimo d'Azeglio assicurava di ricevere ordini di governo dallo scomparso Camillo Benso di
Cavour. Le classi dirigenti hanno sempre avuto un intenso rapporto
con l'occulto, non è un caso che la Massoneria sia nata qui, che
molti monumenti torinesi portino simboli massonici facilmente
leggibili agli affiliati, che persino la prima Società Spiritica
italiana sia stata fondata a Torino. Penso che la figura che può
dare un'idea delle due anime di Torino sia Cesare Lombroso, che cercò
per tutta la vita una spiegazione razionale agli eventi, rifiutò
l'idea dei fantasmi in una bottiglieria, in un caso di cronaca molto
famoso all'epoca, di cui raccontiamo nel nostro tour Torino Noir, e
che però era affascinato dall'occulto, tanto che in vecchiaia
difendeva le medium.
- La ricerca e lo studio devono essere parte
fondamentale dei vostri tour
Non ci sarebbero i nostri tour senza
tutto il lavoro di preparazione, che facciamo e che a volte richiede
mesi. Per la Torino
Magica e la Torino Sotterranea, abbiamo consultato testi di epoche
diverse, studiato documenti all'Archivio di Stato. Per farti un
esempio, per trovare le Ghiacciaie
sotterranee, di cui parlavano i documenti storici, ma non c'era traccia, ho setacciato per
settimane la Torino intorno a Porta Palazzo, chiedendo e
controllando, fino a trovarle dietro alla porta di un parcheggio
sotterraneo. È un lavoro preziosissimo, che racconta la vera Torino. Abbiamo appena lanciato il tour Torino Noir, per il quale ho
consultato testi dell'Archivio di Stato in cui si parla delle
sentenze nelle carceri senatorie, nel XVIII secolo, ci sono i
ladruncoli di Porta Palazzo, i mercanti in lite, i tentativi di fuga
dal carcere, è una Torino viva, quotidiana e affascinante, che viene
restituita a noi e che poi raccontiamo nei tour. E in questo lavoro
di ricerca abbiamo potuto contare su Renzo Rossotti e Giuditta
Dembech, due scrittori legati alla Torino occulta, non solo nel senso
esoterico, che sono stati sempre molto disponibili e che hanno
creduto tanto in noi, nelle nostre idee, nella serietà con cui
abbiamo sempre preparato i nostri tour. Basti pensare che Rossotti,
scomparso pochi anni fa, mi ha lasciato la responsabilità del suo
archivio.
- E come sono
state accolti questi tour così diversi?
Molto bene, sin
dall'inizio è stato un successo. Quello che ci ha sorpreso è che
noi ci aspettavamo soprattutto i turisti, invece i primi a
partecipare ai nostri tour sono stati i torinesi, che volevano conoscere la loro città da nuovi punti di vista.
Poi, nel 1998, Marco Accossato de
La Stampa ha partecipato a uno dei
tour senza dirci niente e ha parlato di noi con entusiasmo e di lì
è aumentato anche l'interesse mediatico nei nostri confronti.
Quando sono arrivate le Olimpiadi avevamo già una reputazione
consolidata e si sono rivolti a noi grandi multinazionali come
Samsung, McDonald's, Kodak, hanno parlato di noi anche
USA Today e
Washington Post.
- Somewhere vanta un certo numero di tentativi
di imitazione. Come si vince questa concorrenza?
Prima di tutto
registrando il nome, per tutelarlo: non ci possono essere altri tour
Torino Magica o Torino Sotterranea, perché sono marchi registrati. Poi, come sempre, bisogna puntare
sulla qualità e sulla preparazione. Noi studiamo e scopriamo
luoghi, storie, eventi, continuiamo a mantenere un alto livello di
qualità nel nostro lavoro. E, una delle cose a cui tengo di più è
che non smettiamo mai di studiare, io non mi stanco mai di scoprire
nuove cose, il mio lavoro di ricerca e di studio mi appassiona
tantissimo e tutto quello che scopro finisce nei nostri tour. Torino
Magica e Torino Sotterranea non sono uguali a quelli di 20 anni fa,
si rinnovano, si aggiungono informazioni e curiosità; Torino Sotterranea ha adesso due
tour diversi.
- Tanta ricerca, tanto studio appassionante, nuovi
tour per sorprendere sempre i torinesi e i turisti, ma che idea rimane a te di Torino?
E' una città
appassionante, per me è come una scatola magica, in cui non finisci
mai di scoprire cose nuove; ogni porta aperta te ne svela altre
dieci da aprire, è un'affascinante sciarada, in cui niente è come
sembra.
- La magia nei secoli oscuri e poi sabaudi, ma adesso, nel
XXI secolo, Torino è ancora una città magica?
Assolutamente sì,
ha trasformato la sua essenza, da città industriale a città
culturale, e già questo è magico, c'è stata una trasmutazione
alchemica che restituisce a Torino quest'aura che la accompagna sin
dalla sua fondazione.
E mi piace questa considerazione finale, l'ho detto anche a Laura Audi, perché è come un cerchio che si chiude: la città che dopo la parentesi industriale, di nuovo in cerca di se stessa, ritorna alle sue radici alchemiche.
Somewhere ha un
sito web,
www.somewhere.it, in
cui potete trovare i suoi tour, le loro date e tutte le informazioni
per partecipare.
...MI PIACIONO LE TUE STORIE, I TUOI RACCONTI, RITORNO INDIETRO NEGLI ANNI 50 CHIERICHETTO ALLA CHIESA SANT'AGOSTINO E STAVO IN VIA FRANCO BONELLI 11....LONG TIME AGO...FRANCO
RispondiEliminaGrazie Franco, i ricordi di gioventù sono sempre belli! :)
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