Quanto
è importante
saper stare sui social anche per gli enti culturali,
soprattutto in questo periodo di eccezionale chiusura. Prendete il Polo Museale
del Piemonte, adesso
Direzione Regionale Musei del Piemonte: fino a
febbraio, circa, si limitava a raccontare su Twitter e su Facebook
gli orari di apertura e di chiusura, adesso
racconta i gioielli
custoditi nei diversi luoghi che lo compongono (Villa della Regina,
Palazzo Carignano, Castelli di Agliè, Moncalieri, Racconigi e
Serralunga, Forte di Gavi, Abbazie di Vezzolano e di Fruttuaria). La
riapertura di questi luoghi della cultura (meno l'Abbazia di Vezzolano e il Castello di Serralunga, per i quali non c'è ancora la data) è prevista per
venerdì 3
luglio 2020, tra circa un mese e mezzo, ma il loro racconto sui social, finalmente appassionato, sta
generando attenzione e curiosità nei lettori.
L'Oriente nel Castello di Racconigi (sin) e nel Castello di Agliè (des)
Foto della Direzione Regionale Musei del Piemonte Per
esempio, durante la quarantena è iniziata
su Facebook una sorta di
nuova rubrica,
Suggestioni d'Oriente, che porta alla
scoperta delle
influenze cinese e giapponese in queste residenze sabaude. I
gabinetti cinesi sono un po' un
must: a
Villa della Regina, i tre
sopravvissuti alle diverse ristrutturazioni sono "
piccoli ambienti
riccamente decorati, luoghi di delizia, raccoglimento e svago in cui
i sovrani si dedicavano
alla lettura e alla scrittura. Si devono a
progetti juvarriani che, dalle volte dipinte alle
boiseries,
sviluppano
un unicum decorativo, caratterizzato da motivi
naturalistici e ambientazioni orientali immaginate in una dimensione
fiabesca, quella appunto delle suggestioni d'Oriente" si legge
nei testi preparati. Ma la vera sorpresa, sono il
Castello di Agliè
e il
Castello di Racconigi.
Nel primo è esposta una
ricca
collezione di oggetti orientali appartenente al
duca Tomaso di
Savoia-Genova, che li raccolse durante i suoi
viaggi, in particolare
in quello compiuto tra il 1879 e il 1881 come rappresentante della
Casa Reale nei rapporti commerciali e diplomatici con l'Estremo
Oriente. Da questo viaggio il Duca portò ad Agliè "
oggetti di
pregio giapponesi come lanterne da tempio, una sciabola wakizashi,
armature samurai e i
doni del re del Siam Rama V, tra cui una lancia
da caccia e gruppi di statuette dorate raffiguranti animali".
A
Racconigi, le sale ispirate all'Oriente hanno alle pareti "
pannelli in carta di riso con scene di vita quotidiana cinese" e
conservano oggetti di grande rarità, in particolare,
la portantina
Onna Norimono, "di manifattura giapponese, giunta in Castello
nel 1918, probabilmente proveniente da un’altra residenza sabauda.
Questo tipo di portantina è caratteristico del
periodo Edo
(1615-1868) ed era principalmente utilizzato per il t
rasporto delle
spose durante il corteo nuziale e spesso faceva parte dei loro ricchi
corredi in lacca inclusi nella dote". È una portantina molto
raffinata, nella concezione e nella decorazione e mi è bastato
leggerne nei post per pensare: "Ma quando apre Racconigi che ci
sono tutte queste meraviglie da andare a vedere?!" Riaprirà il
3 luglio 2020, è ufficiale, e ho già la lista delle cose che dovrò
vedere lì, a Villa della Regina, al Castello di Agliè, a Palazzo
Carignano...
Ecco cosa vuol dire
saper condividere saperi e passioni
sui social.
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