Il tempo non accompagna ancora in questi ultimi giorni di
primavera, ma non bisogna arrendersi e l'estate è a un passo. E
intorno a Torino tanta bellezza torna ad aprire le sue porte ai
visitatori e a invitare alla scoperta del turismo alle porte di casa
(in fondo siamo o non siamo nell'anno di #iorestoinItalia?).
Davvero
alle porte di Torino, il Castello di Pralormo propone visite in
sicurezza al suo Parco e alle sue sale, con
ingressi programmati in piccoli gruppi. Due le proposte di visita,
una al parco, che conta sulle fioriture stagionali in particolare
della rosa, su deliziose passeggiate che conducono al laghetto delle
rane, tra rosmarini giganti, piante di limoni e begli scorci sulle
montagne; nell'ottocentesca sierra di ferro e vetro, le collezioni di
orchidee e felci. La visita al Castello avviene a piccoli gruppi, è
guidata e illustra la vita delle persone che vi abitavano e vi
lavoravano tra la fine del'Ottocento e l'inizio del Novecento: la
Cantina, dedicata alle attrezzature per la vendemmia e la
vinificazione; l’Office dove si conservano i servizi di ceramica e
di porcellana, argenti e cristalli; la stanza dei domestici, dove il
personale del Castello aveva il proprio tavolo da pranzo; la Cucina,
con pentole di rame, mortai di pietra, tosta caffé, ghiacciaie; il
grande salone d’onore, l'ambiente più spettacolare del progetto
che nella metà del 1800 ha trasformato la fortezza in dimora di
rappresentanza; la camera da pranzo in stile neoclassico dove è
apparecchiata la tavola per un'occasione importante; lo studio del
Ministro Carlo Beraudo di Pralormo, che fu ambasciatore a Vienna e a
Parigi, decorata in stile pompeiano e ricca di testimonianza
storiche; il salotto azzurro dove si conclude la visita le cui pareti
e la volta sono completamente dipinti a trompe l'oeil a motivo di
tendaggio. Il Castello sarà aperto tutte le domeniche dalle ore 10
alle 19; la visita al Parco non richiede prenotazione, per quella al
Castello è consigliabile (lunedì-venerdì ore 9-18, tel 011 884870;
sabato-domenica tel 348
8520907); gli ingressi al parco sono contingentati in base
all'affluenza, per garantire le distanze di sicurezza; per la stessa
ragione, si entra al Castello solo in piccoli gruppi. La visita al
solo Parco costa 5 euro, gratuita per under 12, la visita al Castello
costa 8 euro, gratuita per under 12 e comprende
la possibilità di passeggiare nel Parco. Tutte le info su
www.castellodipralormo.com.
Ha
già aperto le porte, ma solo su prenotazione, il Parco del Castello
di Miradolo, che il 21 giugno 2020, alle ore 4.30 (sì, nessun
errore, alle 4.30, in attesa dell'alba) accoglierà la bella stagione
con il tradizionale Concerto d'Estate. Curato da Avant-dernière
pensée, proporrà una rilettura inedita di Music for 18 musicians di
Steve Reich. "La fruizione dell'esecuzione avverrà grazie alle
cuffie silent system luminose, che diverranno delle autentiche
'stanze d’ascolto' in cui il pubblico potrà, in solitudine e
raccoglimento, cogliere le relazioni tra lo sviluppo della partitura
e i mutamenti che la natura offre all'arrivo dell'alba" spiega
il comunicato stampa. Al termine del Concerto sarà possibile fare
colazione con i prodotti dolci dell'Antica Pasticceria Castino, su
prenotazione. Non sono disponibili sedie, meglio portarsi un plaid da
casa da stendere sul prato, per ascoltare la musica senza perdere il
movimento delle stelle. Il biglietto costa 25 euro, ridotto 15 euro
per gli under30 e 22 euro per Abbonamento Musei, gratuito per i
bambini under 6. La prenotazione è obbligatoria al tel 0121 502761 o
all'email
prenotazioni@fondazionecosso.it.
All'interno del Castello, e in parte anche nel parco, la mostra
dedicata a Olivero Toscani, dagli esordi alle più famose campagne
pubblicitarie. Ma Miradolo è soprattutto il suo Parco, uno dei più
belli dell'Ottocento piemontese, con la sua radura, i suoi alberi
secolari, il piccolo angolo dei bambù, tutta la fauna che gira
intorno a questa meraviglia botanica. Vale davvero la pena
trascorrervi un pomeriggio. E in tempi di coronavirus, queste le
indicazioni: l'ingresso è solo su prenotazione, al numero e email
già indicati, a tutti i visitatori verrà misurata la temperatura
(Se superiore a 37,5° si verrà mandati indietro), la mascherina
sarà obbligatoria, in particolar modo in biglietteria, sale
espositive e servizi (Caffetteria, bookshop, servizi igienici); ill
servizio di audio guida per la visita del parco è possibile con due
modalità: tramite l'apposito dispositivo in consegna, da utilizzare
con cuffie/auricolari propri, oppure grazie a un sistema QR code, da
utilizzare con il proprio smartphone.
In provincia di Biella, la
Panoramica Zegna compie 80 anni ed è davvero una bella occasione per
conoscerla. I suoi 26 km, da Trivero, nel Biellese Orientale, alla
Valle Cervo, offrono bellezze naturalistiche e paesaggistiche di
grande fascino e tutt'intorno c'è l'area protetta dell'Oasi Zegna.
Tra i luoghi da non perdere, la Conca dei Rododendri, al quarto
tornante della Panoramica: progettato dall'architetto Pietro
Porcinai e ampliata recentemente da Paolo Pejrone, è uno dei luoghi
più visitati dell'Oasi e offre una delle più straordinarie
fioriture di rododendri. Ancora più su, seguendo un sentiero
segnalato al km 7 della Panoramica, il Santuario di San Bernardo: a
poco più di 1400 metri, offre una vista mozzafiato dagli Appennini
della Liguria alle Alpi e sotto, la grande Pianura Padana. Bielmonte
è la stazione sciistica della Panoramica Zegna, con seggiovia, pista
di bob su rotelle, con cui tornare in basso, mountain bike e due
buoni posti per mangiare, il rifugio sul Monte Marca, raggiungibile
con la seggiovia e l'albergo ristorante Bucaneve, a Bielmonte.
Nell'Alta Valsessera, l'area più selvaggia dell'Oasi, con cervi e
caprioli e tanti sentieri per il trekking, tanti punti panoramici e
il passaggio alla Valsesia, tra Bocchetto Sessera e l'Alpe di Mera.
Ancora sentieri per raggiungere l'Alpe Artignaga, uno degli alpeggi
più belli dell'Oasi Zegna, sotto la Cima delle Guardie. A Bocchetto
Sessera inizia la discesa verso la Valle Cervo, modellata dai
ghiacciai e dal torrente da cui prende nome. Lungo tutta la
Panoramica, polenta e formaggi d'alpeggio sono i prodotti da provare.
Commenti
Posta un commento