Dopo
la pausa imposta dal covid-19, riprendono anche i progetti per la
Torino del futuro. Sono tanti, il più importante riguarda la sempre
più leggendaria Metro 2,
che sappiamo collegherà la zona Nord alla zona Sud di Torino partendo dalla Stazione Rebaudengo, passando nel
vecchio "trincerone" di Barriera di Milano, attraversando
il centro storico, incrociando la Metro 1 a Porta Nuova, per poi
raggiungere il Politecnico e arrivare a Mirafiori Sud sull'asse di
corso Orbassano.
Nella sua parte settentrionale, è ormai ufficiale,
la Metro 2 avrà un collegamento con San Mauro-Pescarito. La Giunta
Regionale richiederà i finanziamenti europei per realizzare il
tratto Tabacchi Pescarito (il ramo di collegamento a San Mauro si
innesterà nella Metro 2 all'altezza della Manifattura Tabacchi). Il
comunicato stampa sottolinea come "la Metro2 servirà un bacino
composto da 22 Comuni per 230 mila abitanti ed un'area, quella di
Pescarito, situata nei pressi di due importanti raccordi autostradali
come la Torino-Milano e la Torino-Aosta". Infra.To, fa sapere il
Comune di Torino, realizzerà il progetto definitivo del primo tratto
della Metro 2 che sarà realizzato, da Rebaudengo al Politecnico,
ovvero 9,6 km per 13 stazioni e circa 117mila utenti al giorno. La
Città di Torino e Cassa Depositi e Prestiti hanno appena firmato un protocollo d'intesa per lo sviluppo del progetto della
metropolitana (costo totale previsto dal Comune, 4 miliardi di euro). Insomma, almeno
l'iter di preparazione alla realizzazione della metropolitana è in
linea di arrivo. I tempi e le scadenze sono un altro discorso.
Per
un progetto che sta partendo, uno che è già in avanzata fase di
realizzazione. In corso Grosseto, il cantiere per realizzare il
collegamento ferroviario tra Porta Susa e l'aeroporto di Caselle
sconta i due mesi di paralisi per il coronavirus, quindi è rimandato
a settembre, o comunque all'autunno, l'"incontro" con la
ferrovia Torino-Ceres, che oggi parte da Stazione Dora, in piazza
Baldissera. Non appena le due ferrovie si incontreranno, verranno
sospesi i treni della Torino-Ceres da Stazione Dora a Venaria,
sostituiti dagli autobus. Stazione Dora, se gli dei assisteranno
Torino, avrà una propria versione sotterranea, inserita nel Passante
Ferroviario; sarà così in grado di servire migliaia di persone, che
potranno prendere il treno per muoversi nella città e nei suoi
dintorni, lasciando l'auto a casa (senza contare tutte le persone che
potranno utilizzarla per raggiungere il Parco Dora e il Museo
dell'Ambiente, il Museo Fico e il Parco Peccei). Mentre i lavori
proseguono nel tunnel ferroviario, in superficie, partirà il
cantiere per la conclusione della Spina 4; l'ultimo tratto, da piazza
Baldissera alla superstrada Torino-Caselle, è stato diviso in due
segmenti. Entro la fine dell'anno dovrebbero partire i lavori tra
corso Grosseto e la rotonda in cui si incrociano corso Venezia, via
Breglio e via Lauro Rossi; quindi partiranno i lavori per il tratto
tra via Breglio e piazza Baldissera. Si tratta di lavori di
sistemazione delle carreggiate e dei parcheggi, al di sopra del
passante ferroviario. Quando tutto questo sarà terminato, si potrà
andare da largo Orbassano fino all'aeroporto di Caselle attraverso la
Spina Centrale di Torino. Un asse viario strategico, che ha anche
elementi di grande fascino (la Spina 1 o la vista delle Alpi dalla
zona di Parco Dora) e che ha conosciuto un ritardo di realizzazione
di quasi un decennio. Ma l'importante è che (speriamo) si concluda.
Nelle prossime settimane, infine, dovrebbe essere inaugurato il cavalcavia che da corso Romania porterà alla Falchera, garantendo al quartiere un secondo accesso, in grado di alleggerire il traffico su strada Cuorgné.È uno degli elementi di un complesso piano di riqualificazione iniziato qualche anno fa, che spero di raccontarvi entro breve.
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