Mi
affascina sempre scoprire i modi di vivere e le storie che si
nascondono dietro le facciate degli edifici torinesi. Qui siamo in
corso Galileo Ferraris, in un appartamento di circa 90 metri quadrati
più soppalco, arredato dall'architetta Carlotta Pesce per la padrona di casa e i suoi due figli. Una delle esigenze della proprietaria era avere spazi contenitivi ben distribuiti, il suo gusto era
orientato verso un "contemporaneo di ispirazione nordica".
Con queste due premesse l'architetta ha disegnato tutti i mobili su
misura.
L'appartamento conta su un'area soggiorno-pranzo
piuttosto ampia, con un'isola che separa anche visivamente la cucina
("è più alta del livello del lavello, così da schermare cosa
succede e nascondere alla vista eventuali piatti sporchi" dice
l'architetta, svelando un trucco intelligente), una camera da letto
con bagno, un altro bagno e un soppalco in cui trovano posto le
camere da letto dei due figli.
Il soggiorno è caratterizzato
dalla forte presenza di un divano disegnato su misura, di velluto con
cuscini di cotone e lino, appoggiato a una parete su cui si trova una
bella libreria, anch'essa su misura, a tutt'altezza. "È alta 5
metri, formata da cubi in multistrato, quelli in basso sono chiusi e
contengono piatti e bicchieri, gli altri sono aperti e contengono i
libri della famiglia; per raggiungere i piani più alti, c'è una
scala mobile laterale". Al centro, sul divano, c'è un grande
quadro, incorniciato dalla libreria. Le opere d'arte sono parte
integrante del progetto: "Nell'ingresso, un quadro di Mimmo
Rotella risalta da una parete blu, dipinta di questo colore proprio
per sottolineare la sua forza".
Il blu è diventato poi un
elemento di richiamo anche nella cucina con la riga blu che in alto
definisce i mobili bianchi. L'elemento di colore è la carta da
parati sul lavello, trattata con resina per renderla impermeabile e
lavabile in presenza di macchie. I faretti, con spiritosa forma di
scatole di conserve, sono di Ingo Maurer, così come il lampadario
sul tavolo da pranzo, che ha una divertente peculiarità: "È
dotato di mollette, perciò le carte possono essere cambiate
continuamente". Non tutte le ante della cucina aprono mobili:
"L'ultima, in realtà, si apre sulla dispensa, ricavata sotto la
scala che porta al soppalco. Anche la lavanderia è nascosta da
un'anta. Sono gli spazi contenitivi necessari alla famiglia, sono
stati ricavati con un attento studio di progettazione". Lo
stesso che nella camera da letto della padrona di casa ha disegnato
un'intelligente cabina armadio: "Sembra che sia una camera a sé,
in realtà è formata da semplici armadi contenitivi, ma abbiamo
rivestito quello che dà le spalle alla camera da letto con una carta
da parati con unghiette colorate, così sembra che ci sia una parete
divisoria vera e propria" dice Carlotta Pesce.
Sono
stratagemmi studiati con intelligenza, frutto dell'esperienza di
progettazione di un professionista; l'architetta Pesce mette a
disposizione la sua esperienza anche in corsi online alla portata di
tutti.
Dal sito setteundici.it si possono scegliere le lezioni di
interior design che interessano (Interior Styling, Colors &
Texture, Home Office), "per capire come scegliere arredi e
colori e per conoscere le regole da seguire", le dritte, insomma, per arredare la propria casa senza commettere errori di stile.
Le foto sono di Michela Ghio.
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