Il Museo Accorsi-Ometto riprende il suo
programma di mostre con una bella esposizione di sculture firmate da
alcuni dei più grandi artisti del Novecento nelle sue sale e nel suo
cortile (con vista Mole Antonelliana).
Novecento in cortile - Omaggio
ai grandi maestri della scultura contemporanea, questo il titolo
della mostra, sarà aperta dall'8 luglio all'11 ottobre 2020 ed è
fortemente legata a questo tempo, alle conseguenze del covid-19. Gli
artisti scelti, Arman, Paolo Borghi, Gio' Pomodoro, Riccardo Cordero,
Igor Mitoraj e Ivan Theimer, sono un simbolo della rinascita e del
desiderio di ripartire dopo il virus.
Asteroide di Riccardo Cordero (sin) e Luci di Nara pietrificata di Igor Mitoraj (des),
due delle opere esposte nella mostra Le opere scelte, spiega il
comunicato stampa, sono "il monumentale
Mercurio (anni '80) di
Arman, uno fra i massimi esponenti del
nouveau réalisme, famoso per
le sue accumulazioni, per gli strumenti musicali e per le sue
frammentazioni, oggetti che differiscono fra loro solo per qualche
dettaglio, sezionati dal loro insieme; la grande terracotta
Cavalcata
interrotta (1990) di Paolo Borghi che ben rappresenta la sua poetica
di rivisitazione dell'arte classica e di indagine sul mito; i bronzi
patinati
Tensione verticale (1963-64) e
Sole deposto (1982) di Gio'
Pomodoro, testimonianze di due diversi cicli produttivi del Maestro
marchigiano, quello delle 'Tensioni', opere che cercano di definire
il concetto di vuoto, inspodestabile, e dei 'Soli', archetipi
geometrici di uno dei simboli più rappresentativi dell'umanità,
fabbrica d'energia senza proprietari, come amava definirlo egli
stesso; il maestoso acciaio satinato
Asteroide (2017) di Riccardo
Cordero in cui la forma plastica astratta, una struttura segnica
attentamente progettata, è posta in dialogo con lo spazio
circostante, di cui l'opera ne attiva la realtà fisica; i due grandi
bronzi di Igor Mitoraj,
Icaro alato (2000) e
Luci di Nara
pietrificata (2014), che testimoniano la visione postmoderna
dell'artista che, attraverso le fratture presenti sulla figura,
alludenti al frammento e al reperto antico, ci ricordano la
situazione dell'uomo contemporaneo con le sue fratture e la sua
perdita di identità; infine, di Ivan Theimer,
Tobiolo (1999),
Tartaruga con montagna (2004),
Medusa (2005) e
Obelisco (1993),
quattro opere in bronzo di diverse dimensioni fra loro collegate da
un unico denominatore: un solido impianto classico che riecheggia ai
miti rappresentati dalla scultura greca, alla simbologia egizia dei
grandi Obelischi fino al manierismo toscano, dove figura umana e
mondo animale giocano fra loro in simbiosi plastica, per ricordarci
che siamo tutti parte di un unicum".
Anche il Museo
Accorsi-Ometto ha strette regole d'ingresso per garantire la
sicurezza ai suoi visitatori: possono entrare fino a 23 persone ogni
ora, per garantire il distanziamento, e per questo è
consigliata la prenotazione della visita (email
biglietteria@fondazioneaccorsi-ometto.it,
tel 011 837688 int. 3); la mascherina è obbligatoria, i percorsi
sono a direzione unica e ci sono i diffusori di gel disinfettante;
meglio i pagamenti elettronici dei contanti.
Il Museo Accorsi-Ometto, in via Po 55, è aperto da mercoledì a venerdì ore 10-18; sabato, domenica e
festivi ore 10-19; lunedì e martedì chiuso. Il biglietto per
visitare Novecento in cortile - Omaggio ai grandi maestri della
scultura contemporanea costa 5 euro; mostra + Museo costa 10 euro;
ingresso gratuito per under12, possessori Abbonamento Musei Piemonte
Valle d'Aosta e Torino + Piemonte Card.
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