La
sezione Viaggi della versione digitale di Forbes torna a occuparsi di Torino, per raccontare
una delle sue peculiarità: la storica vigna di Villa della Regina.
Nel
2003, Luca Balbiano, vignaiolo di terza generazione, e la sua
famiglia " hanno affrontato la sfida di ripiantare l'area
viticola sul terreno della Villa della Regina, un palazzo reale del
XVII secolo a pochi passi da piazza Vittoria Veneto"
spiega
l'articolo "Collaborando con esperti del vino come il professor
Vincenzo Gerbi dell'Università di Torino e la dottoressa Anna
Schneider del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), e seguendo
schemi risalenti al 1600, i Balbiano hanno piantato la Freisa, il
tipo di uva che si pensa fosse utilizzato nella proprietà".
Le
prime bottiglie di Freisa DOC Villa della Regina, nel 2011, e,
sottolinea Luca Balbiano, "è uno dei pochi vini urbani ad avere
una denominazione DOC". L'impresa, che Balbiano racconta sempre
con molta passione (provate ad ascoltarlo negli incontri torinesi, in
cui presenta i suoi vini o parla della vigna della Regina, senza
rimanerne colpiti!), è stata "stimolante,
l'opportunità di aiutare 'Madre Natura a riconquistare i suoi
spazi'" e ha anche spinto a guardarsi intorno, per scoprire
esperienze simili. Nel 2019 è nata così l'Urban Vineyards
Association (UVA), di cui lo stesso Balbiano è presidente:
attualmente sono soci sei vigneti urbani italiani e due francesi. "È
impossibile non innamorarsi della poesia dei vigneti di Venezia e
della sua laguna, della storia dell'amato vigneto di Leonardo Da
Vinci a Milano, della biodiversità dei vigneti di Siena e Palermo,
dell'importanza agricola e sociale di la République des Canuts di
Lione e la bellezza del vigneto Montmartre che domina Parigi"
dice il vignaiolo torinese a
Forbes.
E immagina già un
ampliamento ai vigneti urbani di "Inghilterra, Germania,
Svizzera, Repubblica Ceca, Grecia e Stati Uniti". Lo scopo di
UVA è proprio far conoscere questi "gioielli spesso sconosciuti", che uniscono l'appartenenza al territorio
cittadino all'importanza culturale del luogo in cui si trovano,
spiega ancora
Forbes.
E, sia lecito aggiungere, regalano ulteriore
fascino a questi posti speciali in cui crescono: il vigneto di Villa
della Regina ingentilisce la bellezza del parco della Residenza
Sabauda, Patrimonio dell'Umanità, e, allo stesso tempo, ha una delle
migliori viste urbane che si possano immaginare, con la Mole
Antonelliana in primo piano (se andate a Villa della Regina, non
perdetevi questo magnifico vigneto e le sue bottiglie, che potete
acquistare nel negozio della stessa residenza).
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