La
Regione Piemonte ha deciso di sostenere il turismo con un voucher vacanze, che permette di soggiornare in alberghi, appartamenti turistici, B&B, agriturismi, rifugi o
affittacamere del suo territorio, per tre notti al prezzo di una (le altre due notti sono pagate dalla Regione e dalla stessa struttura). L'idea è davvero
bella: il Piemonte è terra straordinaria, si potrebbe dire che, a
parte il mare, ha tutto il resto (montagna, colline, laghi, pianura,
città d'arte e cultura), quindi offre tanti modi di fare vacanza,
dal relax completo agli sport e passeggiate in montagna, valli e
colline; la sua storia lunghissima permette di immergersi in tutte le
epoche possibili, da Roma al Medioevo, senza dimenticare il Barocco e
quell'Ottocento che proprio da qui ha portato all'Unità d'Italia.
Insomma, passare le vacanze in Piemonte riempie di opportunità di
conoscenza, divertimento e riposo.
Il voucher può essere
acquistato fino al 31 agosto 2020 e ha una durata fino al 31 dicembre
2021, il che è di nuovo una gran bella idea: se ne possono comprare
diversi, per godersi un weekend in giro per il Piemonte per un anno e
mezzo. Queste le cose belle.
Poi ci sono quelle meno belle, che ho
deciso di segnalare lo stesso, in modo costruttivo, perché ho amato questa proposta sin dal suo primo annuncio e la sostengo sinceramente, credo sia una bella opportunità di turismo per gli stessi piemontesi (e infatti ho intenzione di utilizzarla). I voucher si
comprano dal sito
www.visitpiemonte.com,
il quale, invece di permettere l'acquisto diretto, indica i link a
tutte le ATL locali in cui effettuare l'acquisto. E inizia il
delirio: mi immagino già il turista di fuori regione che sa quale
sia l'ATL di riferimento di Canelli o di Viù (due nomi a caso, varrebbe lo stesso per le Località del Lago Maggiore, divise tra un paio di ATL). E immaginatevi la perdita di tempo che rappresenta visitare tutte le ATL per capire quali potrebbero essere le località in cui spendere il voucher (l'ho fatto, so di cosa parlo).
Non solo, ogni ATL ha un
proprio sistema di vendita dei voucher: chi chiede di contattare
direttamente la struttura e di mandare quindi i documenti dell'acquisto
per avere il voucher, chi chiede di selezionare la
struttura e la data e di rivolgersi all'ATL per la prenotazione; poi c'è chi chiede
l'iscrizione alla propria newsletter per rilasciare l'elenco delle strutture aderenti all'iniziativa. Insomma, ognuno fa
come gli pare e addio discorso unitario, l'unico intuitivo e veloce
per il turista.
Poi c'è la nota dolente: i voucher sono pensati
quasi esclusivamente per chi si muove in auto. Le strutture, si
tratti di alberghi, affittacamere, B&B, sono quasi sempre fuori
mano, in zone periferiche e, nelle località di montagna, in frazioni
o in borgate distanti dal centro almeno 2-3 km. Non hanno aderito
alla proposta gli alberghi centrali, quelli che invogliano al turismo
nelle città e negli stessi centri di montagna o delle colline; con i
trasporti pubblici piemontesi, tarati sulle scuole e sui pendolari,
quale possibilità ha di muoversi nelle vallate chi non ha intenzione
di portarsi la macchina? Ve lo dico io, che ho fatto la prova per
diversi giorni, prima di scrivere quest'articolo: quasi nessuna. E se
l'albergo è piazzato in frazioni isolate, senza l'auto, non si
capisce cosa possa fare il turista, a meno che non voglia stare tre
giorni a prendere il sole sul balcone (il che è legittimo, ci mancherebbe!).
Se invece avete intenzione di muovervi in auto, avete davvero l'imbarazzo della scelta: ci sono rifugi alpini, agriturismi tra Langhe e Monferrato, residenze sui laghi, B&B nelle cittadine d'arte e sulle colline in mezzo ai vigneti. Avete davvero una grande occasione per conoscere bellezza, cultura, enogastronomia di una regione affascinante per paesaggi, storia, creatività. Sfruttate questa
bella possibilità. Io lo farò
e spero di raccontarlo qui, su Rotta su Torino.
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