FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Quando a Torino c'erano ben diciotto linee di tram

Probabilmente chi usa il trasporto pubblico se n'è accorto da un pezzo: per l'amministrazione torinese il fascino delle linee tramviarie è declinante.
Se negli anni 90 sono stati sbancati alcuni dei viali più belli, per dotarli di metropolitana leggera, come si chiamavano allora le linee che dovevano collegare i punti opposti della città, da qualche tempo la GTT, la società che gestisce i trasporti pubblici torinesi, sembra essere insofferente all'esistenza e alla gestione dei tram. Per cui il 13 è stato trasformato in autobus, usando come scusa la necessità di trasferire le sue vetture alla linea 3; è sempre un terno al lotto capire quando il 10 è un tram nel suo percorso meridionale, da Porta Susa a Mirafiori, vista l'eterna tentazione di trasformarlo in autobus non solo nei festivi o d'estate, ma non appena se ne presenta l'occasione (nel suo percorso settentrionale è da tempo che è autobus e la ricostruzione di piazza Baldissera senza i binari fa capire le intenzioni degli amministrazioni); anche il 18 è stato spezzato in una parte in autobus e parte in tram (con conseguenti perdite di tempo degli utenti, causa allungamento delle attese). 
Al vedere la dismissione delle linee tramviarie che si sta piano piano mettendo in atto, nonostante il tram sia molto più ecologico degli autobus, colpiscono le cartoline d'epoca di Torino. Avete notato? Difficile trovarne una che ritragga il centro di Torino senza un tram al centro della strada. C'è una foto, scattata da Palazzo Madama all'inizio del XX secolo, in cui si vedono tram sia in via Po che in via Verdi, in un'altra è dotata di binari anche via Garibaldi.
Cercando maggiori informazioni, si scopre che i tram sono arrivati a Torino nella seconda metà del XIX secolo, con la costruzione di binari per vetture tirate da cavalli. Il successo fu tale che, alla fine del secolo, Torino contava su ben diciotto linee, gestite da due società private concorrenti, che collegavano la periferia con il centro, per un totale di oltre 58 km di binari. Quando la rete fu elettrificata, i percorsi furono razionalizzati e le linee scesero a tredici. Quasi tutte con un passaggio in piazza Castello e tutte con un percorso che portava dalla periferia in centro. E questo spiega perché nelle cartoline d'epoca ci siano così tanti tram. Se si può aggiungere, erano tram dal disegno bellissimo e le cartoline d'epoca ci mostrano com'erano, aperti e piccoli, quasi vagoni di un trenino cittadino. Peccato si stia cercando di eliminarli dall'immaginario della Torino contemporanea.


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