FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Quando il 41 era un tram e si andava in spiaggia al Sangone

Nei decenni scorsi, probabilmente fino agli anni '70, Torino era la città dei tram. Erano le linee tramviarie a collegare la città con la sua periferia e con le cittadine satelliti, adesso parte integrante dell'area metropolitana. C'erano vere e proprie stazioncine a Rivoli, a Piobesi e Stupinigi, da cui partivano i tram che portavano fino al centro. Il 41 andava da corso Matteotti fino alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Era un tram particolarmente amato d'estate: a poca distanza dal capolinea, c'era infatti il Sangone, il più meridionale dei quattro fiumi di Torino. Nelle giornate di festa le sue rive erano una sorta di spiaggia per chi non poteva raggiungere la Liguria: c'è una canzone di Gipo Farassino, Sangon Blues, che racconta fauna e atmosfere di quegli anni.

Ricorda l'utente Censin di skyscrapercity.com: "Appena passata la Fiat Mirafiori, i due binari confluivano in uno solo; all'altezza del ponte, e della spiaggia ricordata, vi era un tratto d'incrocio a doppio binario: la vettura che arrivava per prima aspettava l'altra in senso opposto per ripartire. Nel tratto fuori città, passato il borgo di Mirafiori, il tranviere smetteva di usare la campana, per passare a un fischietto simile a quello delle automotrici ferroviarie". E' ancora lui a ricordare la fine della linea tramviaria, nel 1956, quando la riforma lo trasformò in una linea di autobus, e a ricordare come anche la spiaggia sul Sangone ebbe poi vita breve. Nel 1961 il Sangone ebbe un'ennesima piena (furono le piene a decretare anche la fine del Castello di Mirafiori, poco distante), che provocò il danneggiamento del ponte che lo attraversa; il ponte fu ricostruito e il fiume messo in sicurezza con nuovi argini, che portarono alla scomparsa della spiaggia.

Rimangono le foto dell'epoca e il Sangon Blues di Gipo Farassino. E rimane anche una considerazione: fino a pochi anni fa c'era una linea diretta che portava dal centro a Stupinigi, prima tram e poi autobus; da qualche anno chiunque voglia andare a Stupinigi dal centro deve arrivare in piazza Caio Mario e da lì prendere una navetta apposita, il 41 (a questo è stata ridotta la gloriosa linea!), che passa a orario. L'allontanamento delle periferie dal centro, la disaffezione ai mezzi pubblici e le fatiche del turista alla scoperta dei tesori di Torino passano anche da queste scelte.




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