FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Il restauro della Sala della Colazione, a Palazzo Reale

Palazzo Reale ha concluso il 2015 con la Sala della Colazione restaurata: i torinesi e i turisti che hanno visitato il Palazzo in questo periodo hanno potuto apprezzare le tele settecentesche, il fregio e gli arredi finemente restaurati, con i colori tornati vividi.


In passato Sala delle Udienze dei sovrani sabaudi, la Sala della Colazione era nota nel XVII secolo anche come Stanza del Tempo: al centro del soffitto era collocata una tela con un orologio e il motto A suo tempo, perduta durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre si possono ancora ammirare i dipinti con le allegorie del Giorno, della Notte, dell'Anno e dell'Eternità. Il suo attuale aspetto è dovuto agli interventi in stile neobarocco voluti da Umberto I e Margherita. "Vennero tolti dalle pareti i dipinti ottocenteschi realizzati in epoca carloalbertina, dotati di cornici di palagiane, e furono scelti, nel Regio Guardamobili, ritratti settecenteschi che potessero ornare l'ambiente, le cui decorazioni fisse erano ancora in gran parte risalenti ai secoli XVII e XVIII" spiegano da Palazzo Reale. Ulteriori interventi, probabilmente sulle tele, per uniformarle nelle dimensioni, furono effettuati durante il riallestimento degli appartamenti voluto da Umberto II, allora Principe di Piemonte, che visse a Palazzo tra il 1925 e il 1931.


Gli interventi di restauro hanno riguardato soprattutto la pulitura dalle polveri delle grandi tele e dell'elegante fregio che corre intorno alle pareti della Sala, con il consolidamento delle pitture e con la restituzione della vividezza dei colori originali. La Battaglia di Farsaglia di Felice Manassero e la Battaglia di Canne di Vittorio Blanchery sono i due grandi quadri della sala restaurati (e i restauri hanno permesso di stabilire che il quadro di Blanchery dipinge la battaglia di Canne e non, come erroneamente creduto, quella di Farsalo); insieme a loro sono stati anche restaurati i ritratti di Vittorio Amedeo II e III di Savoia, Eleonora Teresa di Savoia, Enrichetta d'Orleans, Francesco Stefano di Lorena.

Anche gli arredi, sgabelli, sedie, poltroncine e divano, con intagli lignei dorati, sono stati restaurati, scoprendo che non appartenevano a una stessa serie, ma vennero assemblati insieme e adattati proprio in occasione del riallestimento voluto da Umberto I e Margherita.

I restauri hanno così dato una nuova immagine di questa sala, restituendole il fascino dei suoi colori (il fregio seicentesco era ormai quasi invisibile, a causa della polvere accumulata), e hanno stabilito anche un metodo di lavoro, con la collaborazione di enti come il Ministero dei Beni Culturali, l'Associazione Amici di Palazzo Reale e il Consiglio Regionale del Piemonte. Soprattutto, hanno aiutato a comprendere la storia della Sala, con le sue successive trasformazioni (fu sala delle udienze e sala della colazione privata di Carlo Alberto, prima del riallestimento voluto da Umberto I), e la storia degli oggetti in essa presenti.


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