Domenica
10 luglio 2016, il
grattacielo
di Intesa Sanpaolo aprirà di nuovo le porte ai torinesi e ai
turisti, con visite guidate
dalle ore 9.30 alle ore 20.30, con tappe
nell'auditorium e nella serra bioclimatica (e se il tempo lo permette
anche alla terrazza del 35° piano).
Avendo partecipato a una
delle visite guidate di giugno, non posso che invitarvi ad
approfittarne. Non sono mai stata una fan dell'effetto dei nuovi
grattacieli nello skyline di Torino, ma la visita mi ha fatto
letteralmente innamorare della
serra bioclimatica, uno spazio alto
tre piani, dal 35° al 37° piano, su cui si affacciano gli spazi
aperti alla città: il
ristorante guidato da Ivan Milani, la
sala per le
esposizioni, il
bar lounge. Non è sufficiente il panorama mozzafiato
sulla città, dalla collina fino alla Valle di Susa, passando per la
pianura della Granda chiusa dalle Alpi e dal Monviso, ma c'è anche
un
giardino preziosissimo. Trovare una
macchia mediterranea a 35
piani d'altezza, a dare freschezza a una grande serra sulla città è
sorprendente, anche se lo si sa già: vedere la lavanda, gli
eucalipti, il mirto, sentire i loro profumi e ammirare i loro colori,
che cambiano a seconda dell'ora della giornata e delle stagioni, in
un panorama di vetri, terrazze, passerelle intorno alle pareti
esterne dell'edificio (in certi momenti sembra di stare nella
cupola
del Reichstag di Berlino!) ha un effetto gradevolissimo, che davvero
innamora di questo spazio. Non so se ci sono altre città al mondo in
cui sia possibile prendere un drink o cenare avendo davanti una
piccola macchia mediterranea e il panorama, splendido, che circonda
Torino.
La serra bioclimatica non ha solo una
funzione estetica:
in realtà è stata costruita per
controllare la radiazione solare,
per evitare, cioè, che si accumuli sul tetto dell'edificio,
determinando la dispersione termica d'inverno e il trasferimento del
calore all'interno dell'edificio d'estate; grazie a questa fantastica
macchia mediterranea, invece, l'edificio risulta isolato e la
temperatura è più controllabile.
Il grattacielo di Renzo Piano
innamora anche per altre ragioni, quasi tutte
architettoniche.
Sappiamo già che è
più basso della Mole Antonelliana, per
richiesta della Città, che vuole lasciare il primato al suo simbolo
nello skyline del centro storico (e meno male!) e sappiamo anche che
questa variazione di una ventina di metri dal progetto originario ha
reso il grattacielo meno slanciato di quanto avrebbe dovuto essere.
Ma dentro non ha perso le caratteristiche con cui l'architetto
genovese e il suo staff lo hanno immaginato. Affascina anche per
tutti
gli accorgimenti e le tecniche utilizzati per risparmiare
energia e per essere energeticamente indipendente. E' stato costruito
con una sorta di
doppia pelle, costituita da due pareti di vetro
poste a una distanza di circa 2,5 metri l'una dall'altra, che creano
una sorta di
'cuscinetto termico': sono state realizzate in parte con
lamelle mobili, che permettono la ventilazione d'estate e
l'isolamento termico d'inverno, garantendo già solo per questo un
notevole risparmio sia per l'aria condizionata che per il
riscaldamento. Dovete pensare che il grattacielo di Intesa San Paolo
consuma ben il
45% in meno dell'energia di analoghi
grattacieli costruiti in passato. I
pannelli fotovoltaici,
l'
illuminazione led, che si accende solo grazie a sensori, sono altri
accorgimenti studiati per risparmiare energia.
E' un edificio di
cui dovremmo essere orgogliosi come italiani, perché risultato del
genio creativo e della
professionalità dei costruttori, tutti
made in Italy. Prima della visita viene fornita una brochure, in cui si
legge: "La realizzazione del grattacielo è stata affidata a
imprese private italiane, tra le più qualificate del settore a
livello mondiale. In cinque anni oltre 30 studi specialistici
nazionali e internazionali hanno collaborato alle fasi progettuali e
costruttive dell'opera, che ha impegnato una media di 500 addetti e
tecnici di diverse nazionalità". Tra le ragioni di orgoglio, ci
sono tutti i
riconoscimenti internazionali ottenuti: il
LEED
Platinum, attribuito dal Green Building Council, l'organo
internazionale più autorevole per la valutazione della sostenibilità
ambientale degli edifici (il Platinum è il massimo livello
possibile); lo
Structural Award 2015 for commercial or retail
structures, per la miglior struttura di edifici commerciali assegnato
dall'Institution of Structural Engineers di Londra; il
Building of
the Year Award 2016,
assegnato dai lettori di Archdaily, il sito di
architettura più letto del mondo.
Per visitare il grattacielo il
10 luglio, seguite le istruzioni contenute in questo link
www.grattacielointesasanpaolo.com.
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