La
cartella stampa del
30° Salone Internazionale del Libro è alta
circa 1 centimetro: ve lo dico per spiegarvi come sia
impossibile
raccontare in un articolo tutto quello che succederà al Lingotto Fiere (e in città)
dal 18 al 22 maggio 2017. Stamattina, al Museo del Risorgimento, dove
è stata presentata questa nuova edizione, si respirava
una bella
atmosfera di orgoglio e speranza: il Salone del Libro
non si è
limitato a sopravvivere a uno scisma avvenuto in modo antipatico, ma
ne ha approfittato
per rinnovarsi e per caricarsi di energia. Ne
parlavamo su Twitter: mai sfidare Torino, soprattutto se si usano
toni poco simpatici.
Il tema del Salone, lo sappiamo già, è
Oltre il confine, supportato dal
manifesto firmato da
Gipi, uno più
belli degli ultimi anni: un libro messo come ponte su un muro, per
permettere di guardare cosa succede oltre. Una
metafora del ruolo
della cultura in questi anni di muri che vogliono sostituire ponti
che non lascia indifferenti. Per andare 'oltre il confine' e non
fermarsi davanti ai muri, il Salone propone al pubblico "di scoprire
il volto autentico degli Stati Uniti con la sezione
Another side of
America; di incontrare donne che stanno cambiando il mondo,
protagoniste di
Solo noi stesse; di lasciarsi sorprendere dai
reading
di
Festa Mobile; di affacciarsi sul futuro con gli appuntamenti de
L'età ibrida; di conoscere l'Italia che risorge dal terremoto,
ospite della programmazione
Il futuro non crolla; di riconsiderare il
vero valore del cibo e dell'alimentazione negli spazi di
Gastronomica; di imbattersi nell'arte e nell'illustrazione di grandi
maestri con
Match. Letteratura vs Arte; di confrontarsi con la
letteratura di frontiera dei
Romanzi impossibili; di trovare
settantuno festival culturali riuniti
nel Superfestival; di farsi
trasportare dalle sonorità dello spazio
Music'n'Books; di assaporare
la quiete autentica entrando dentro
L'isola del silenzio; di far
crescere i propri figli e nipoti con un libro in mano grazie al
Bookstock Village; di superare i confini della fantasia con le
iniziative per
Tolkien e
King".
Il Salone non vuole
rinunciare alla
tradizione degli ospiti famosi, delle code per le
firme sulle copie appena acquistate, e la lista degli scrittori e
intellettuali che saranno presenti al Lingotto è molto lunga. Dopo
17 anni torna
Daniel Pennac, che presenterà un nuovo libro della
saga di Belleville, a cui torna dopo averla abbandonata nel 1999. Poi
Annie Ernaux, che incontrerà
Daria Bignardi per parlare di Memoria
di ragazza,
Luis Sepúlveda, prima con l'argentina
Elsa Osorio, per
parlare di storia sudamericana, e poi con
Carlo Petrini, per parlare
di sviluppo sostenibile, quindi l'indiano
Amitav Ghosh, con la
lectio
Il cambiamento climatico e l'impensabile,
Roberto Saviano e la sua
La
paranza dei bambini,
Alicia Giménez-Bartlett, che racconterà il suo
laboratorio letterario,
Luciana Littizzetto, che discuterà del suo
La bella addormentata in quel posto con
Maria De Filippi, le
conversazioni con
Maurizio De Giovanni,
Corrado Augias,
Luciano
Canfora.
Il
Salone Off merita
un post a parte: ben
150 eventi in
giro per Torino, con
reading e
lectiones in luoghi tradizionali come
le
biblioteche e insoliti come la
mongolfiera (davvero merita un post
a parte e glielo dedicherò nei prossimi giorni). Segnalo sono un paio
di eventi che saranno davvero oltre il confine. Il
17 maggio, alle
ore 15, nell'Aula Magna istituto Omnicomprensivo Luigi Pirandello di
Lampedusa, P
ietrangelo Buttafuoco leggerà
Jànchi mi divintaru li
capiddi del poeta arabo siciliano
Ibn Hamdis, vissuto nel XII secolo;
a Lampedusa, adesso più che mai
testa di ponte del Mediterraneo,
un attore del XXI secolo leggerà un autore arabo, nato in Sicilia,
nel Medioevo: come resistere? E
per celebrare i 30 anni del Salone di
Torino, negli
Istituti Italiani di Cultura di Parigi, Londra,
Berlino, Bruxelles, Oslo e New York si terranno letture dalla
letteratura del nostro Paese.
Al
Museo Carpano di Eataly,
l'appuntamento dell'IBF, l'
International Book Forum, l'area
professionale per la compravendita dei diritti editoriali, a cui
hanno aderito finora
370 operatori, di cui 128 stanieri provenienti
da 29 Paesi; nella stessa sede,
Book to screen, con
40 operatori
italiani e internazionali del settore audiovisivo, che incontreranno
gli editori (nuove serie e nuovi film in vista, grzie al Salone del
Libro?). E siccome si stanno dando i
numeri ecco gli altri: il Salone
del Libro occuperà
45mila metri quadrati, di cui circa
11mila
commerciali (+10% rispetto all'anno scorso), occupati da
424 titolari
di stand (338 nel 2016) più
9 stand dei progetti speciali. Saranno
presenti
1060 case editrici, con un programma di
1200 appuntamenti
nelle
30 sale disponibili; le case editrici con stand proprio saranno
390, a cui si aggiungono
360 editori ospitati negli stand di
colleghi,
10 case discografiche ed editori musicali,
12 spazi
regionali, con la Toscana che, come sappiamo, è la regione ospite
del 2017 (le altre regioni con proprio stand sono Basilicata, con
Matera 2019 dotata di area propria, Calabria, Friuli, Lazio, Marche,
Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Valle d'Aosta),
3 stand
internazionali di Cina, Marocco e Romania, che accolgono 300 editori
di quei Paesi.
Sul sito del Salone del Libro, già
aggiornato con
il programma, tutte le indicazioni
per l'acquisto dei biglietti (e
leggete fino in fondo perché il
biglietto del Salone del Libro dà
diritto ad alcuni sconti nei servizi turistici torinesi!).
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