La Spina 3 è una delle aree
torinesi in grande trasformazione, uno degli esempi di
riqualificazione post industriale
offerti dalla città. In quest'area, ai bordi della Dora, tra
corso Umbria, via Livorno, corso Mortara e
piazza Piero della Francesca, sorgevano un tempo alcune delle
più importanti industrie
cittadine, compresa la Michelin. Poi vennero le dismissioni,
l'abbandono e l'esigenza di
recuperare gli spazi e dar loro nuova destinazione. Il Comune di
Torino scelse di destinare questi enormi spazi liberatisi a una grande
area verde sulle rive del fiume, circondata da nuovi edifici
residenziali.
Oggi la
Spina 3 è una delle aree più
dinamiche e più interessanti della città (e si potrebbe dire
d'Europa) per le trasformazioni urbanistiche e sociali e per le
collaborazioni inedite tra pubblico e privato che ha messo in
campo.
Quando i lavori saranno terminati
la zona sarà dotata di un grande parco verde sulla riva della Dora, di un Centro
Commerciale completo di cinema multisala, di aree residenziali, di un complesso
religioso che comprende i nuovi uffici della Curia torinese e una grande chiesa. Parte dei
nuovi progetti è già stata realizzata. E' già possibile
passeggiare lungo la riva della Dora, tra i sentieri dell'Environmental Park, segno della
possibile convivenza tra modernità, benessere, lavoro e gusto della vita.
Poco
più in là, su corso Umbria, sorge il Centro Commerciale Parco
Dora, che si muove intorno a una piazza su due livelli: il più
basso coincide con l'ingresso al centro commerciale vero e
proprio, all'interno del quale
si trovano numerosi negozi e un Ipercoop, il più alto,
corrispondente al piano stradale,
è delimitato da edifici allineati sulla via e destinati al
terziario e alla Multisala
Medusa, uno dei motivi di attrazione del Centro Commerciale. I
due livelli della piazza
sono collegati da cinque strutture vetrate e alcune passerelle pedonali collegano gli edifici. La piazza è il cuore del progetto,
gli architetti si sono
ispirati alla "piazza dei Greci, dei Romani, di Gropius, Piano e Rogers, è la
piazza di Lucio Dalla, che ospiterà le attività non programmate, spontanee, laboratorio
di cultura, vocazione popolare al baratto, allo scambio, al commercio".
Il Parco
Dora è diventato il punto di riferimento per gli abitanti del
nuovo quartiere, con i suoi bar, la sua piazza e le attività in essa
organizzate.
Alcuni
edifici di Spina 3 portano la firma di architetti prestigiosi: le Isole
del Parco sono state progettate da Aimaro Isola, l'ex Villaggio Media
Mortara è stato disegnato da Picco Architetti ed entrambi sono stati
realizzati da un'inedita alleanza tra le imprese private e le
cooperative d'abitazione torinesi.
Una
firma di prestigio è anche quella di Mario Botta, che ha
progettato la nuova parrocchia
della Spina 3, la chiesa del Santo Volto, tra via Borgaro e via
Val della Torre, sull'area
delle ex acciaierie Fiat. La nuova chiesa ha una pianta
centrale, con otto torri disposte a 360° gradi, dalle quali filtra
dolcemente la luce
verso l'interno, che offre un'atmosfera accogliente e pronta al
raccoglimento.
Alla chiesa si arriva
attraverso un sagrato rialzato. Il campanile, a ricordare l'attività industriale che si
svolgeva un tempo nella zona, è una vecchia ciminiera avvolta da una struttura
elicoidale in metallo e sormontata da una croce. Accanto alla chiesa c'è il complesso in cui
si sono trasferiti gli uffici della Curia dalla storica sede di via dell'Arcivescovado.
Per
la Chiesa torinese è una presenza importante in un'area in forte cambiamento sociale e
urbanistico. Una sorta di riconoscimento alle trasformazioni di Torino, decisa non a
cercare un allargamento del proprio territorio, ma a trovare all'interno, nelle aree
dismesse, quegli spazi che possano permettere un innalzamento della qualità della vita
dei suoi abitanti.
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