Nel 1771 Wolfgang Amadeus Mozart passò 15 giorni a
Torino, tra il 14 e il 31 gennaio, con il padre Leopold, che era una sorta di
suo rappresentante e agente ante litteram. Il genio di Salisburgo aveva solo 14
anni (ne avrebbe compiuti 15 proprio a Torino, il 27 gennaio) ed era impegnato
con il padre e la sorella Nannerl in una sorta di tour europeo, per esibirsi nelle generose corti settecentesche e per trovare qualche
mecenate disposto a finanziare la sua carriera.
A Torino padre e figlio arrivarono con una lettera di presentazione del
conte Carlo Firmian, il Ministro plenipotenziario di Maria Teresa d'Austria a
Milano, con cui si chiedeva al conte Lascaris di Castallar, di intercedere presso
re Carlo Emanuele III, affinché al giovane Mozart venisse affidata la
composizione di un'opera per il Teatro Regio. L'originale della lettera di
Firmian è conservato all'Archivio di Stato di Torino ed è stato scoperto solo
nel 1996, dopo che nell'Archivio di Stato milanese è stato trovato un foglio
in cui si parlava della partenza dei Mozart per Torino, in cerca della
commissione di un'opera.
Letta la missiva del Ministro austriaco, il potente conte Lascaris promise il proprio
interessamento ai Mozart e fu di parola: qualche giorno dopo il re sabaudo fece
sapere loro che avrebbe affidato al giovanissimo musicista la composizione di
un'opera per il Carnevale dell'anno successivo, essendo già state affidate a
Paisiello e a Gasparini le opere per quello che si sarebbe tenuto di lì a qualche
settimana. Ricevuta la risposta di Carlo Emanuele III, Leopold e Wolfgang
Amadeus tornarono a Milano. E qui ebbero la sorpresa che impedì un'opera
mozartiana torinese: l'assegnazione della composizione del Lucio Silla, che,
rappresentato poi per la prima volta a Milano, nel 1772, non ebbe successo. Ma
è già un'altra storia.
Per tornare al soggiorno torinese dei Mozart, per i loro quindici giorni in
città scelsero in un'antica locanda, la Dogana nuova, oggi esistente con il
nome Hotel Dogana Vecchia, in via Corte d'Appello 4 e ancora oggi considerato
'l'albergo di Mozart' (sul suo sito web,
l'albergo ha pubblicato un testo in .pdf, per ricordare il viaggio italiano dei Mozart); si trovava nella Contrada dell'Albero Fiorito ed era
piuttosto comoda per chi, come i Mozart, arrivava da Milano. Nel capoluogo
lombardo, allora capitale del territorio italiano degli Asburgo, Wolfgang
Amadeus aveva ottenuto un grande successo con il
Mitridate re di Ponto,
rappresentato al Teatro Ducale su libretto del torinese Vittorio Amedeo Cigna
Santi. Ed è probabilmente per sfruttare questo trionfo che Leopold decise di
recarsi a Torino in gennaio, avendo con sé la lettera di presentazione di Firmian:
il Teatro Regio dei Savoia era considerato uno dei più importanti d'Europa per
la sua vivacità.
Come sia poi andata, adesso lo sappiamo, ma a Torino la visita di Wolfgang
Amadeus non è stata dimenticata.
Per ricordarla da sei anni, a gennaio, nei giorni in cui Wolfgang Amadeus soggiornò a Torino, la città celebra la
Mozart Tag und Nacht, una kermesse di 24 ore, con concerti di musica mozartiana sparsi
in varie parti della città. Quest'anno la manifestazione si terrà sabato 25 e domenica 26
gennaio. Sarà un'intensa due giorni mozartiana che avrà come epicentro il
CineTeatro Baretti, organizzatore dell'evento, e che si allargherà con concerti, tutti gratuiti, anche in
altri spazi, come il Castello del Valentino, il Circolo dei Lettori, la Casa
Quartiere di San Salvario, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, il
Conservatorio Giuseppe Verdi. Il programma completo lo trovate
su cineteatrobaretti.it, anche
in.pdf se volete scaricarlo.
A questa festa mozartiana partecipa anche l'Enjoy San Salvario Social Festival,
con il primo dei suoi appuntamenti con l'arte, la musica e la solidarietà. Tra
venerdì 24 e sabato 25 gennaio, ci saranno una cinquantina di concerti ed eventi, con
negozi e locali di San Salvario che ospiteranno musicisti volontari e che raccoglieranno fondi
per i progetti solidali del quartiere, in particolare per
Adotta un violino,
un'iniziativa che intende raccogliere fondi per comprare gli strumenti musicali
per i piccoli studenti della Scuola Popolare di Musica, appartenenti a famiglie
in difficoltà economiche. San Salvario accoglierà concerti mozartiani
tradizionali e anche interpretazioni più contemporanee della musica del genio
austriaco. Il calendario degli appuntamenti nel quartiere lo trovate
su enjoy.sansalvario.org.
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