Gli anni dell'infanzia e quella stessa scuola, la Gabelli,
fanno sì che ci sia un particolare affetto nel segnalare questa piccola mostra
fotografica, in corso nella Biblioteca Primo Levi di via Leoncavallo 17, fino a
sabato 22 febbraio 2014.
E' una mostra che racconta i bambini della Barriera di Milano, per dare loro "visibilità come cittadini del proprio quartiere e, attraverso i loro occhi, raccontare come vedono la vita, le relazioni con gli adulti e la loro ricerca delle novità in quella quotidianità che i grandi danno per scontata". I loro volti, in
bianco e nero, sono stati fotografati da una delle loro maestre, Sabrina
Pantano, insegnante precaria, che ha voluto parlare di un quartiere diverso,
multietnico e torinesissimo, allo stesso tempo, lontano dagli stereotipi che
accompagnano sempre le periferie delle grandi città. "Con il bianco e nero
li ho fatti uscire dal buio" spiega.
L'anima di Barriera: i bambini è il titolo della mostra, ma è anche,
evidentemente, una filosofia e una visione di vita. I bambini fotografati sono
spesso stranieri, molte volte addirittura di altri continenti e vivono con
realismo la loro doppia identità. A volte vivono situazioni familiari
precarie, troppo spesso è la scuola che fa vivere loro 'prime volte' sorprendenti,
come un film visto al cinema o una gita fuori porta.
Ma sono gli stessi bambini che
animano il quartiere, riconoscendone pregi e difetti e sentendolo proprio. Raccontano una Torino che davvero non si ferma
mai, che sta cambiando vorticosamente sotto i nostri occhi, che sarà amata
appassionatamente in altri modi, tutti da scoprire e tutti da imparare. Una Torino
che, ancora una volta, non rinuncia all'incontro con lo straniero e si scopre
accogliente e, tutto sommato, materna. Viene in mente una scena di Questo
nostro amore, fiction andata in onda qualche tempo fa sulla RAI, che aveva
Torino come protagonista, oltre a Anna Valle e Neri Marcorè: uno dei personaggi, operaio
siciliano emigrato per dare un futuro alla propria famiglia, arriva sotto la statua di Emanuele Filiberto, in piazza San Carlo, per dire a Torino cosa pensa davvero di lei.
Riflette e poi, facendo i conti tra rabbia, amarezze, futuro, soddisfazioni e
affetti, ammette: "Io a questa città devo tutto".
Gli orari della Biblioteca Primo Levi sono: lunedì 15.00-19.30; martedì -
venerdì 8.15-19.30; sabato 10.30-18.00
Alla mostra, Maria Teresa Martinengo ha dedicato un articolo delicato
su lastampa.it e vi invito davvero a leggerlo. Ancora
su lastampa.it, una bella
galleria fotografica su Barriera di Milano e i bambini della mostra.
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