Probabilmente non l'avrete mai notato,
distratti dalla vicina Porta Palatina e dal suo fascino rosso e
romano, o diretti verso il Duomo dalla facciata rinascimentale. Ma
lì, all'angolo tra le vie della Basilica e Porta Palatina, c'è uno
degli edifici più antichi di Torino, la Casa Pingone, uno degli
edifici più antichi di Torino, in questo pittoresco angolo
cittadino, cerniera tra Roma, il Medioevo e il Rinascimento. Deve
il suo nome a Emanuele Filiberto Pingone, che fu un letterato alla
corte del duca Emanuele Filiberto, autore dell'opera
Inclytorum
Saxonae Sabaudiaeque principum arbor gentilizia,
con cui divenne il principale genealogista del sovrano; la stima di
cui godette a corte, fece sì che il duca lo inviasse anche a Nizza,
come suo ambasciatore, e che gli desse il titolo di
barone di Cusy.
La facciata è stata più volte rimaneggiata nel
corso dei secoli e per questo si presenta adesso con un ritmo di
aperture irregolare. Nel 2000 c'è stato un bel restauro, che ha
avuto il merito di riportare alla luce il loggiato ad archi a sesto
acuto che caratterizza l'ultimo dei quattro piani e che dona una
particolare eleganza e leggerezza a tutta la facciata; sono state
evidenziate anche le finestre in cotto del XVI secolo e sono stati
ripuliti i soffitti lignei interni. Bella anche la scelta di
ricorrere ai colori utilizzati in origine, che fanno immaginare un
Rinascimento coloratissimo e vivace: il loggiato è giallo chiarissimo, il resto
dell'edificio è un curioso carminio acceso, che difficilmente ci si
immaginerebbe a Torino.
I gioielli di Casa Pingone, sono però
nascosti, alcuni da scoprire, altri non disponibili per il grande
pubblico. I restauri hanno permesso di scoprire antiche abitazioni
romane, non visitabili dal grande pubblico, così come non è
possibile visitare gli ambienti interni. Quello che sì, si può
osservare, è l'antica torre medievale inglobata nell'edificio. E'
l'unica torre medievale ancora visibile a Torino, anche se porta una
copertura di epoca successiva. Ma se fate attenzione, potete
riconoscerla, osservando i tetti della casa dalla via Egidi; la
vedrete spuntare tra i tetti, antica testimonianza del passato in un
edificio che è il riassunto della storia torinese, da Roma a
Emanuele Filiberto.