Mario Testino è uno dei fotografi più popolari e più
apprezzati del mondo. Sue le prime foto di Lady Diana, libera, divorziata, bionda e bellissima, e anche quelle di suo figlio William, fidanzato con Kate Middleton. Sue le
immagini più glamour e patinate di Vanity Fair, Vogue, Elle, e chi
più ne ha più ne metta, e delle campagne pubblicitarie di Dolce &
Gabbana, Calvin Klein, Giorgio Armani. Suoi i ritratti delle star più
mediatiche di questi anni, da Kate Moss a David Beckham, da Catherine
Zeta Jones a Lady Gaga.
Cosa succede quando uno dei fotografi più
acclamati chiude fuori dalla porta di casa questo mondo cosmopolita,
rutilante e, in fondo, frivolo in cui si muove professionalmente e si
volta verso le pareti della sua dimora? Quali le fotografie che davvero lo
interessano, quali i quadri che vuole appesi ai muri di casa? Quali
differenze tra l'uomo che immortala i bellissimi del nostro tempo per
professione e quello che si sofferma davanti a una fotografia per
puro piacere e interesse personale?
Alla Pinacoteca Agnelli, una
bella mostra parla di questo Mario Testino privato e prova a
tracciarne un ritratto attraverso le foto e i quadri che ha
collezionato nelle sue case. Si intitola Somos libres II e arriva
direttamente da Lima, dove è stata esposta nella Fondazione MATE,
con cui il celebre fotografo appoggia da tempo i giovani artisti e i
progetti artistici del suo Perù. Il titolo della mostra è già
tutto un programma: "Il
nostro inno nazionale in Perù inizia con le parole Somos
libres seamoslo siempre,
che significa rimanere sempre liberi. Con l'indipendenza dalla
Spagna, siamo diventati un paese libero di esistere e di scoprire la
nostra identità. Nel mio lavoro e nella scelta delle opere in questa
mostra mi sono ispirato a questo e alla libertà da vincoli esterni
che ispira gli artisti" ha spiegato Testino.
Questa libertà si respira nella mostra,
nell'eterogeneità di autori e immagini, di artisti e argomenti.
Ci sono il celebre ritratto di Marella Agnelli, firmato da Richard
Avedon, le immagini di celebrities come Claudia Schiffer ed Elizabeth
Taylor, ritratte in situazioni più personali e private ("Come non
le avete mai viste" ha commentato Valerio, la magnifica guida della
Pinacoteca), le foto scenografiche di Cecil Beaton, i ritratti di
Andy Warhol. A rendere più suggestivo il percorso, c'è l'allestimento: su
lastre trasparenti ci sono, serigrafate, le foto firmate dal fotografo,
da Kate Moss a Margareth Thatcher, da Jake Gyllenhaal fino ai bei volti peruviani, su cui sono appese le foto della sua collezione personale, a
sancire il silenzioso legame tra il Mario Testino professionista
acclamato e il Mario Testino collezionista sconosciuto e tutto da
scoprire.
Nella sala accanto, le fotografie lasciano il posto ai
quadri collezionati dal fotografo latinoamericano. Anche in questo caso
colpisce la varietà di argomenti e l'eterogeneità degli artisti,
appartenenti a tutti i continenti e a tutte le culture; ci sono tanti
volti, i colori della cultura pop, le inquietudini dei chiaroscuri
africani, le sorprese di visi che non sono così allegri come
sembrano a una prima occhiata, l'erotismo patinato e quello
sfacciato.
Mario Testino definisce la sua collezione come una sorta di
diario della sua vita, perché i quadri e le fotografie acquistati,
sono come "un racconto di scelte compiute in base all'istinto e
alla curiosità". Quello che invece rimane allo spettatore, e al
visitatore di Somos libres II, è l'idea di un uomo dalla curiosità
versatile, che si guarda intorno senza pregiudizi e che ha al centro
dei propri interessi la figura umana, anche in questo caso senza
pregiudizi di bellezza o di bruttezza. "Siamo come siamo, dobbiamo
andare al di là dell'aspetto superficiale" conclude Valerio.
Somos libres II rimarrà alla Pinacoteca Agnelli, nello Scrigno
del Lingotto, in via Nizza 230, fino al 14 settembre 2014; l'orario
di apertura della Pinacoteca è da martedì a domenica, dalle 10 alle
19; il biglietto costa 10 euro, ridotto 8 euro; nel prezzo del
biglietto è compresa anche la visita alla collezione permanente
della Pinacoteca.
Vorrei ringraziare Valerio, la guida che ha
accompagnato i blogger invitati a
#gioiadarte, l'evento organizzato
dalla Pinacoteca Agnelli per far conoscere
Somos Libres II e la
collezione permanente; senza le sue spiegazioni, la mostra non
sarebbe stata la stessa: se potete, preferite la visita guidata a quella libera e solitaria (si
può prenotare
anche
online).
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