Pasti d'artista è un progetto che
intende fornire buoni pasto gratuiti ad artisti visivi, nel
territorio torinese, avendo come idea di base la diffusione della
cultura e della creatività anche nelle periferie metropolitane. Il progetto intende dare spazio agli artisti che hanno più di 35 anni e
utilizza il cibo, sia in senso concreto che metaforico, come mezzo
per la trasmissione della cultura. Fino ai 35 anni gli artisti hanno numerose opportunità, offerte sia
dalle fondazioni pubbliche che private, interessate a promuovere e
favorire la carriera dei giovani artisti. Passati i 35 anni queste
opportunità diminuiscono e qui entra in gioco Pasti d'artista. "La
cultura, tramite questo progetto, evidenzia ancora una volta i posti
da 'abitare', luoghi densi di significato, zone anomale ancora da
definire e in continua trasformazione come quelle dei quartieri di
periferia. Creare una ricaduta in termini economici sul territorio
promuovendo le zone
periferiche come nuova destinazione geografica per il turismo
culturale" scrive il sito innamoratidellacultura.it, che promuove
il progetto "Nei quartieri periferici (quali Barriera, Mirafiori,
Lingotto etc..) sono presenti alcune caratteristiche fondamentali per
attivare queste dinamiche e per fornire ai residenti, e non solo, gli
strumenti necessari per crescita e consapevolezza. Per tale motivo la
metodologia di lavoro scelta parte dall'analisi dei bisogni del
territorio e, sempre per lo stesso motivo, le successive fasi di
sviluppo e attuazione non possono prescindere a loro volta da un
monitoraggio che garantisca una pianificazione partecipata in cui
l'implicazione dei cittadini è la base di partenza per la
realizzazione degli obiettivi".
E il cibo è un momento chiave
per l'incontro e il coinvolgimento di artisti e residenti, perché "avvicina le persone, crea comunione tra i diversi
strati sociali, aiuta a trovare punti di vista comuni tra gente di
diverso pensiero. La convivialità, l'aggregazione che nasce
intorno ad una tavola aiuta a trovare momenti di contatto
significativi tra i rappresentanti della cultura e l'intera
collettività. Il luogo della mensa, come ricettacolo di creativi,
artisti, pensatori, che finalmente trovano dimensione e spazio per
l’incontro con una società civile portatrice di istanze variegate.
Momenti di confronto per una crescita comune". Ci saranno così
iniziative culturali come performance, incontri con gli artisti,
tavole rotonde, così da coinvolgere gli abitanti dei quartieri e da
favorire l'incontro attivo con un pubblico non necessariamente
specializzato. Queste attività si realizzeranno sia nelle attività
commerciali partecipanti al progetto sia nelle aree pubbliche dei quartieri.
Un progetto così complesso e
tutto da scoprire e inventare, non può realizzarsi senza
finanziamenti adeguati e Pasti d'Artista, così innovativo, si
rivolge a uno dei sistemi di finanziamento più innovativi degli
ultimi anni, il crowdfunding. L'obiettivo è raccogliere 2500 euro,
che serviranno a coprire le prime spese e i buoni pasto per tre mesi
per un singolo artista. Gli artisti saranno selezionati da un Bando
di Concorso, che selezionerà venti candidati tra gli artisti che
hanno più di 35 anni e un reddito inferiore ai 15mila euro annuali.
Le attività commerciali che offriranno i buoni pasto saranno
individuate soprattutto nei quartieri periferici, Barriera di Milano,
Borgo San Paolo, Lingotto e Mirafiori.
Per partecipare al crowdfunding, la
somma minima è 20 euro, che permetterà di pagare un pasto a due
artisti; 500 euro, la somma massima, coprirà le spese di buoni pasto
per 1 artista per 3 mesi. Il progetto è curioso, Torino è la prima
città in cui viene sperimentato, l'obiettivo è affascinante e rientra,
in fondo, nel rilancio della Cultura come risorsa per la creazione di
posti di lavoro e per una nuova coesione del tessuto sociale.
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