Si devono seguire le proprie
passioni fino alla fine, senza arrendersi? Se chiedete a Emma Fassio
non ha dubbi: "Assolutamente sì! Sono convinta che non bisogna mai
mollare, che i sogni prima o poi si realizzano". Lei, appassionata
di
knitting, è diventata una vera e propria autorità tra le
appassionate, autrice di modelli, di libri e di blog. La trovate,
attivissima ed entusiasta, su tutti i più importanti social,
Facebook,
Twitter,
Instagram
e
Youtube,
oltre che
sul
suo blog, da cui insegna a lavorare a maglia e mostra
i suoi progetti
in progress. Non si può non rimanere incuriositi da
questa sorridente ragazza dalla bellezza un po' nordica, che nel blog
si presenta come "mamma, designer e appassionata di knitting" e che ha
vissuto un po' ovunque prima di approdare a Torino, per amore.
-
Come ti sei appassionata alla maglia?
Avevo sei anni e ho imparato
da mia madre, che è svedese; da lei ho imparato il metodo
continentale, con il filo alla sinistra del lavoro. Mi sono
appassionata subito e da bambina ho realizzato tantissimi vestitini
per le bambole, che disegnavo da sola. Ho anche realizzato una
bambolina portafortuna per mio padre, che per lavoro viaggiava molto.
Lavoravo tantissimo a maglia.
- Oltre alla maglia in sé ti
appassiona anche il design, il disegno dei modelli
Sì, in realtà
io nasco come designer. Sono sempre stata interessata al disegno, ho
passato l'adolescenza a New York e lì ho fatto numerosi corsi,
durante le scuole superiori, che mi hanno aiutato a indirizzare la
mia creatività. Per qualche tempo ho avuto un marchio di moda tutto
mio, Il sogno di Emma: producevo capi in numero limitato, li vendevo
in alcuni negozi del centro di Torino, però la crisi, i ritardi nei
pagamenti e le difficoltà che chi è creativo e lavora in proprio
conosce bene, mi hanno costretto a chiudere la mia piccola impresa.
Proprio in quel periodo ho aperto il blog sul knitting, la mia grande
passione.
- E da lì è ripartito tutto
Incredibilmente sì.
Lo avevo aperto per me, per condividere la gioia del lavoro a maglia
e le tecniche che conoscevo. Il primo post l'ho pubblicato con una
certa titubanza, non sapevo cosa aspettarmi! Era il 2009. Poi ho
iniziato a pubblicare i video tutorial su youtube, per spiegare i
vari punti e le varie tecniche. E da questo lavoro su internet, nato
unicamente da una passione personale, sono arrivate nuove
opportunità. Posso dire che il blog mi ha cambiato la vita in tutti
i sensi e in senso positivo.
- Cosa è successo?
Sono stata
contattata per tenere corsi e per scrivere libri. Il primo corso l'ho
tenuto un 4-5 anni fa, in Brianza. Poi sono arrivati i libri di
modelli scritti con Cristiana Brenna per la Grignasco, distribuiti in
Italia e all'estero. I miei pattern si trovano su ravelry.com, una
pagina web meravigliosa, in cui chi ama la maglia può trovare
continue fonti di ispirazione, grazie ai modelli proposti da tutto il
mondo. Il 27 giugno, poi, qui a Torino corono un sogno: presenterò
il mio primo libro sul top-down,
La maglia top-down, un
manuale in cui spiego la lavorazione di una maglia dall'alto verso il
basso, con i ferri circolari, in modo da avere il controllo dei
volumi in tutti i momenti. Con il blog e Internet mi si è aperto un
nuovo mondo, proprio mentre quello che avevo costruito con
Il sogno
di Emma si stava chiudendo. Ed è un mondo bellissimo, che mi
permette di seguire quotidianamente le mie figlie e che, allo stesso
tempo, mi ha regalato amicizie meravigliose. Lavorare a maglia è
condividere non solo una passione, ma anche esperienze,
conversazioni, conoscenze. Si fanno cose belle, come Cuore di Maglia,
il progetto di Laura Nani e Cristiana Brenna, con cui realizziamo
vestitini e cappellini per i neonati prematuri, ricoverati nei
reparti di neonatologia degli ospedali italiani (se siete interessati
a questo progetto, il blog di riferimento per tutte le info è
cuoredimagliablog.blogspot.it/;
le knitters si riuniscono al Lingotto tutti i secondi e ultimi sabati
del mese)
- Sui tuoi canali social mostri sempre
i tuoi lavori. Come nasce la tua ispirazione?
Tutto può ispirare: la natura, un
disegno, anche quest'anello che porti al dito può far scattare
un'idea. A volte anche un errore compiuto mentre stai lavorando a
maglia ti può aprire ad altre soluzioni, per questo dico sempre che
non esistono gli errori, sono nuove ispirazioni. A me è sempre
piaciuto il destrutturato giapponese, che esalta la semplicità; mi
piacciono i giochi di trasparenze e di colori permessi dal
multistrato; mi interessa l'asimmetria, perché il nostro corpo non è
perfettamente simmetrico. Più di tutto, quello che vorrei
sottolineare è che il lavoro a maglia permette sempre la
personalizzazione: il disegno si adatta alle proprie misure, si
scelgono i filati in base ai propri gusti. Tutto è sempre molto
soggettivo.
- Nelle foto che hai scelto per questo post ti si
vede molto con gli scialli, che sono uno degli elementi
fondamentali del tuo stile.
Io li amo, sono un accessorio che si
può utilizzare in tanti modi. Non sono solo scialli, sono stole,
sono sciarpe, sono davvero duttili nell'uso, possono impreziosire un
look nelle serate estive. Chi inizia a realizzarli poi non smette
più!