La
Reggia di Venaria Reale è diventata una delle principali ragioni per
cui i turisti visitano Torino. Un vero e proprio must, insieme al
Museo Egizio e il Museo del Cinema. Con 80mila metri quadrati di costruzione e oltre 60 ettari
di magnifici giardini, la Reggia vale davvero la pena, grandioso esempio del barocco piemontese più fastoso e splendida
prova di restauro e recupero di un complesso di grande passato. Se
state progettando un weekend a Torino per visitarla o se siete
torinesi che hanno deciso di riscoprire le residenze sabaude che
circondano la città, ecco cinque suggerimenti da tenere a
mente:
- Come arrivare. Per arrivare alla Reggia si tende a
suggerire ai turisti il Venaria Express, la linea della GTT
appositamente studiata, (il biglietto giornaliero sull'intera linea
costa 6 euro dal lunedì al venerdì e 9 euro il sabato e la
domenica,
info) o la linea C del CitySightseeing Torino (attivo il fine settimana, con biglietto a 10 euro,
info). Se però volete risparmiare, potete raggiungere la
Reggia con il treno della linea A del Sistema Ferroviario
Metropolitano, che parte da Stazione Dora e ha una fermata a Venaria
Reale (il biglietto semplice costa 2,8 euro, il viaggio dura circa 8
minuti,
gli orari normali e di
agosto 2014), o con la linea 11 degli autobus (la corsa
semplice costa 1,5 euro e vale 90 minuti, il percorso è di circa
mezz'ora dal centro di Torino), con fermata davanti alla Stazione di
Venaria. In entrambi i casi, dovrete percorrere via Andrea Mensa; il
percorso, a piedi, è di pochi minuti.
- Via Andrea Mensa e
Venaria. Non dirigetevi immediatamente alla Reggia, scoprite anche
via Andrea Mensa e le vie laterali. Insieme costituiscono il Borgo di
Venaria, fatto costruire dai Savoia intorno alla Reggia, non solo per
questioni pratiche (dare alloggio al personale), ma anche per questioni scenografiche. Via Andrea Mensa è
stata riqualificata e pedonalizzata, avete così la possibilità di
passeggiare, di notare i deliziosi balconcini con i fiori, le vetrine
dei negozi, i dehors all'aperto, la scenografica piazza della
Santissima Annunziata, che offrono un quadro gentile, mentre la
Reggia, piano piano si avvicina. Potete anche regalarvi qualche
deviazione sulle vie laterali: sulla sinistra potrete scoprire anche
le belle prospettive della Gironda, il torrente che attraversa
Venaria. Tutto fa parte del programma scenografico della Reggia.
- I tempi della visita. Non date retta a chi
dice che per vedere la Reggia di Venaria bastano una mattinata o un
pomeriggio. No. Il complesso monumentale è enorme, se si avesse
tempo bisognerebbe dedicare una mattinata ai giardini e una mattinata
all'edificio. Ma i turisti in genere non hanno tutto il tempo del
mondo. Se volete avere una bella idea della Reggia, però, calcolate
una giornata; l'ultima volta che l'ho visitata, intorno alle 15.30 ho
incontrato una coppia che era entrata alle 9.30 e doveva ancora
visitare un paio di mostre, prima di completare la visita.
Entusiasta, stupita per tutto quello che c'era da vedere e per quanto
aveva visto, ma pur sempre dentro dalle 9.30. Alla Venaria cercate di
non avere fretta, lasciatevi anche sorprendere e deviate dal percorso
che avete preparato. L'unico scopo di queste architetture grandiose, di queste prospettive infinite e di questi giardini fantastici è la meraviglia. Se non vi lasciate meravigliare, non ha senso la visita.
- Cosa vedere alla Reggia. Non entrate nei giardini o nell'edificio senza
aver visto prima il Teatro d'Acqua della Fontana del Cervo, un
magnifico spettacolo di suoni e acqua, una bella introduzione a quello
che è il fine di tutto il Barocco: la meraviglia. Il percorso di
visita inizia generalmente al piano sotterraneo, con una lunga
sfilata di ritratti dei sovrani sabaudi, ma la parte più
interessante dei sotterranei sono le cucine, con un'installazione
colorata e rumorosa, che dà un'idea delle atmosfere adrenaliniche
che vi si respiravano. Al piano superiore ci sono i
capolavori della Reggia: la Sala di Diana di Amedeo Castellamonte, la
magnifica Galleria Grande, emblema della Reggia (e da sola, così
luminosa, solenne e armoniosa, vale la visita), la Cappella di
Sant'Uberto e le grandiose Scuderie Juvarriane. Nei passaggi tra le
varie sale, non perdete di vista le prospettive dalle luminosissime
finestre: i giardini da una parte, il cortile della Torre
dell'Orologio dall'altra, niente è lasciato al caso e tutto esalta
il bello, la magnificenza, la meraviglia.
- I giardini. Sono la
parte più scenografica e sorprendente della Reggia (e se li visitate
con la corona alpina a chiudere ogni prospettiva è la gloria). Non
lasciateli da parte e non trascurateli. Sono divisi nel Parco Alto e
nel Parco Basso, con un lungo canale centrale che segna l'asse
principale, in continuità ideale con via Andrea Mensa, e che inizia
davanti ai resti del Tempio di Diana. Accanto al canale, c'è il
Potager Royal, con un orto e un frutteto i cui prodotti, dalle salse
ai dolci, sono in vendita al Caffè degli Argenti, uno dei numerosi
punti di ristoro della Reggia. La cosa più divertente dei Giardini,
a parte le prospettive, i colori, i fiori, la magnificenza, che si
respira ovunque, sono i servizi inventati dalla Reggia per renderli
fruibili. Sulla Peschiera si può navigare sulle gondole di Ercole e
Diana (biglietto 2 euro); il Parco Basso può essere esplorato a
bordo di un trenino, che ha un percorso di 25 minuti (4 euro); il
Parco Alto può essere visitato in una carrozza trainata da due
cavalli, con partenza dal Gran Parterre, sotto la terrazza del Caffè
degli Argenti (4 euro).
- Punti di ristoro. Come vedete, la
visita della Reggia non può essere risolta in una mattinata o in un
pomeriggio. Per questo potete approfittare dei numerosi e raffinati
punti di ristoro, ristoranti, gelateria o aree picnic che siano.
L'elegante Caffè degli Argenti offre bibite, panini, gelati e dolci
e non c'è niente di meglio che gustarli a un tavolino che guarda al
Gran Parterre. Nel Giardino delle Rose c'è il chiosco della
Gelateria, per un gelato da gustare all'ombra dei pergolati e tra le
aiuole del Parco Alto. Il ristorante Patio dei Giardini, tra il
Potager Royal e la Peschiera, permette di assaggiare i piatti della
cucina piemontese, mentre il ristorante Dolce Stil Novo, nella Corte
d'Onore, offre piatti d'alta cucina riconosciuti con una stella dalla
Guida Michelin. Tutti i ristoranti della Reggia hanno menù curati
dallo chef Alfredo Russo.
- Il sito web.
lavenaria.it non è il
sito più intuitivo del mondo e non mette tutto immediatamente a
portata di mano, ma, superato quest'ostacolo, fornisce tutta
l'informazione necessaria per preparare perfettamente la visita. Ci
sono orari e prezzi di tutti i servizi, ci sono schede introduttive a
tutti i capolavori conservati nella Reggia, ci sono sintetici
riferimenti storici che inseriscono il complesso nel suo tempo, con
la spiegazione dei cambi culturali impliciti nell'evoluzione del progetto.
Consultatelo, consultatelo, consultatelo. Pochi monumenti possono
vantare un sito così completo.
Commenti
Posta un commento