L'obiettivo è
puntato sul 1° aprile 2015. Sarà allora che il Museo Egizio
riaprirà in veste rinnovata, occupando, finalmente, tutti gli spazi
del Palazzo dell'Accademia delle Scienze, condivisi, fino a pochi
anni fa, con la Galleria Sabauda. Al termine dei lavori di ristrutturazione e
di consolidamento del Palazzo, inizieranno i lavori di allestimento delle
collezioni.
Quando riaprirà, il Museo Egizio lo farà avendo in
dotazione i più moderni criteri espositivi, con uso delle nuove
tecnologie al servizio dei visitatori: il progetto scientifico
dedicherà infatti grande attenzione alle relazioni fra i reperti
della collezione, sia attraverso la storia del loro ritrovamento sia
attraverso la ricomposizione del loro contesto archeologico. L'allestimento avrà dunque una doppia chiave di lettura e si capisce perché le nuove
tecnologie avranno grande spazio nel nuovo percorso museale: tablet e
multimedialità serviranno per sostenere la ricerca di informazioni
su un singolo reperto e descriveranno anche la storia che li ha
portati a Torino, racconteranno i rapporti con reperti presenti in
altre collezioni.
Il percorso museale sarà cronologico, così da
rendere evidente l'evoluzione della civiltà egizia, ma questo non impedirà di creare aree tematiche, che aiutino ad
approfondire determinati aspetti della società e della cultura
egizie.
Il legame tra passato e presente, tra storia dei reperti
e storia del Museo, su cui insiste molto il nuovo allestimento, è
sottolineato anche nel cambio di nome dello Statuario, la magnifica
raccolta di statue di faraoni e dei, esaltata dall'allestimento di
Dante Ferretti. Con la riapertura del 2015, si chiamerà Galleria dei
Re, nome dato alla sala da Champollion, che decifrò i geroglifici e
studiò anche a Torino, dove, proprio grazie allo Statuario, riuscì
a ricostruire la sequenza dei sovrani di varie dinastie.
E questo
flusso di informazioni, questa rete di rapporti, che il nuovo
percorso museale sottolinea, è coerente con il dinamismo di
Christian Greco, il nuovo Direttore del Museo, che celebra i suoi
primi 100 giorni in via Accademia delle Scienze. Il suo primo
bilancio è positivo, per iniziative, rapporti stabiliti, progetti in
fieri.
Tra maggio e giugno sono stati pubblicati tre
bandi, per conservatori e assistenti. Il Museo Egizio ha aderito al
Vatican Coffin Project, a cui partecipano anche il Rijksmuseum van
Oudheden di Leiden, il Louvre di Parigi e il Centre de recherche et
de restauration des Musées de France, coordinati dai Musei Vaticani. A maggio 2015, il Museo parteciperà agli scavi nella
necropoli di Saqqara, progetto in origine anglo-olandese, guidato dal
Museo delle Antichità di Leiden, da cui Christian Greco proviene e
di cui è vicedirettore dal 2011. Sono state stipulate convenzioni
per collaborazioni didattico-scientifiche e consulenze con numerose
Università e con vari enti culturali: dalle Università di Torino,
Pisa e Coimbra ai Musei Vaticani, il Museo delle Antichità di
Leiden, il Museo Civico di Bologna o la Reggia di Venaria Reale.
Inoltre, l'Egizio ha chiesto di partecipare al progetto MESA, che ha
tra gli obiettivi la collaborazione di ricercatori europei con
differenti competenze coinvolti nello studio e nella conservazione
del patrimonio culturale.
Se intenso è stato l'impegno sul fronte dei rapporti
internazionali e della partecipazione a progetti culturali,
altrettanto si può dire su quello della divulgazione del patrimonio del Museo tra i torinesi e i turisti. Non c'è solo una
maggiore presenza sulle reti sociali, ma ci sono anche conferenze e
incontri. Tra giugno e luglio si è inaugurato un ciclo di conferenze
scientifico-divulgative che verrà ripreso in autunno; sempre in
autunno verranno riprese le Passeggiate con il Direttore, attraverso
le quali Christian Greco illustra alcuni aspetti o alcuni reperti del
Museo. Ancora, da settembre ci saranno le nuove audioguide, con testi
curati personalmente da Christian Greco.
Il
tutto, e questo è attualmente il vanto del Museo Egizio, avviene con
il cantiere per i lavori di ristrutturazione aperto e con il Museo che
non ha chiuso neanche un giorno a causa dei lavori di
modernizzazione. Mancano otto mesi al 1° aprile 2015 e la curiosità
aumenta.
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