FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Spina 4: un parco e un centro polifunzionale nelle aree ex industriali

Il passante ferroviario, con il sotterramento dei binari e la costruzione di un grande viale al loro posto, è uno dei più importanti cantieri europei, secondo solo a quello di Berlino, dopo la caduta del Muro. Il concetto, in fondo, è similare: negli anni '90 Berlino dovette 'ricucire' i quartieri separati dal Muro, Torino sta ricucendo il tessuto urbano diviso dalla ferrovia per decenni. I grandi assi creatisi sulla superficie dei binari interrati sono stati chiamati Spine, come le spine dorsali su cui appoggiare trasporti, comunicazione, commerci.

L'ultima delle Spine è la Spina 4, nell'area settentrionale della città, da corso Vigevano fino all'ingresso del raccordo autostradale con l'aeroporto di Caselle Torinese. Il progetto iniziale era molto ambizioso: parchi e giardini alternati a quartieri residenziali, con una sorta di rotonda definita da alte torri, tra via Breglio e via Lauro Rossi, come una sorta di risposta torinese a Potsdamer Platz. Con la crisi molti progetti sono stati ridimensionati: la vendita degli appartamenti già costruiti procede a rilento e i soldi per il completamento delle opere arrivano con difficoltà.

Nella parte meridionale della Spina 4, che comprende anche corso Vigevano e via Cigna, però, la città è tutta un cantiere e si respira il provvisorio delle grandi trasformazioni. Qui si stanno realizzando alcuni dei progetti più importanti, anche per la riqualificazione economica e sociale dell'area. Un'area, non bisogna dimenticarlo, di attività industriali dismesse, di fabbriche abbandonate, di edifici spesso di buona fattura architettonica, ma senza più alcuna funzione e/o vocazione. Uno di questi edifici è costituito dagli ex capannoni Incet, tra corso Vigevano, via Banfo, via Cervino e via Cigna. E' un complesso di un certo fascino architettonico, che occupa ben 5500 metri quadrati, distribuiti su tre piani di sale e uffici e una grandiosa navata esterna di 1500 metri quadrati, che, nei progetti dovrebbe diventare una sorta di piazza coperta, fulcro di ogni incontro. Per la riqualificazione di questo edificio c'è un concorso di idee, che scadrà il 20 ottobre 2014: la Città intende trasformarlo in uno dei più importanti centri polifunzionali di Barriera di Milano, "dotato di spazi per attività aggregative, di socializzazione e di svago, di un bar ristorante, di un centro per la preghiera dedicato alle confessioni religiose minoritarie e di una piazza semicoperta, oltre a una serie di ambienti a disposizione delle attività specifiche dei soggetti che gestiranno il complesso"; i progetti partecipanti al concorso dovranno prevedere spazi a disposizione per proposte di insediamento di attività, spazi per la collettività, centro interconfessionale, piazza semicoperta, ristorante e bar. Tutte le info per partecipare al concorso si trovano nella pagina web del Comune di Torino.

Poco più a nord, tra via Valprato, via Cigna e corso Venezia, accanto ai Docks Dora, si sta costruendo il Parco Spina 4, la più importante area verde dell'intero progetto. E' delimitato da edifici di nuova costruzione, che per alcuni scorci fanno pensare un po' a Berlino e alle architetture sorte alle spalle di Potsdamer Platz, ed è stato realizzato con la partecipazione di studenti e giovanissimi. Come buona parte delle nuove costruzioni di quest'area e dell'adiacente Spina 3, si trova in un'area ex industriale; i suoi spazi sono enormi: ben 43mila metri quadrati destinati a verde e ad aree giochi attrezzate. A ricordare il passato industriale ci sono parte delle Capriate Porcheddu, che ospiteranno eventi e spettacoli, e la torre piezometrica, una sorta di campanile a guardia del passato. All'interno del Parco ci saranno percorsi ciclabili e alberati, un'area giochi di ben mille metri quadrati, piante, aiuole e prati, che hanno coinvolto numerose professionalità, dagli architetti agli agronomi. Per il Parco ci sono stati numerosi interventi di co-creazione: non solo i bambini delle scuole elementari hanno partecipato attivamente alla creazione dello spazio giochi, ma gli studenti di Architettura e dell'Accademia delle Belle Arti hanno partecipato a un concorso di idee per la decorazione della Promenade, la parete dei Docks Dora affacciata sul Parco, e degli spazi interni del Parco. Idee che sono state fornite dai cittadini più giovani e che in questi tempi di crisi e di progetti ridimensionati diventano ancora più preziose: rimane da vedere come la città le applicherà.


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