Nel 1714 Filippo Juvarra arrivò a
Torino, chiamato in città da re Vittorio Amedeo II, che aveva potuto
ammirare il suo lavoro durante il viaggio in Sicilia, per la sua
incoronazione come re (pochi anni dopo la Sicilia fu scambiata con la
Sardegna e Torino fu capitale del Regno di Sardegna). L'arrivo
dell'architetto siciliano aprì una stagione di grande rinnovamento
architettonico, urbanistico e stilistico per Torino: fu con lui che
la capitale sabauda si fece notare nelle corti europee per le sue
architetture originali, fastose ed eleganti, fossero chiese, palazzi
o delizie reali realizzate fuori città.
Per celebrare i 300 anni
dall'arrivo di Filippo Juvarra a Torino, Palazzo Madama, che a lui
deve la sua splendida facciata barocca, ha messo a punto varie
iniziative. La prima gli rende omaggio da uno degli angoli più
eleganti della sua architettura: fino al 30 settembre, dal martedì
al sabato, sarà possibile fare colazione, dalle 7.30 alle 9.30, nel
Caffé Madama, situato nell'angolo settentrionale della facciata, in
una magnifica veranda che guarda verso Palazzo Reale e verso la
Chiesa di San Lorenzo. L'ingresso, libero, avverrò dallo scalone
monumentale, uno dei disegni più belli, luminosi e fastosi che
Juvarra abbia lasciato a Torino. La location è tra le più fascinose
che il centro di Torino possa offrire ai turisti e ai torinesi, ricca
di suggestioni e di memorie (siamo nella luminosa veranda del palazzo
che sintetizza la storia millenaria della città e abbiamo davanti a
noi i centri del potere sabaudo e le cupole barocche più belle).
L'occasione è davvero imperdibile e, fanno sapere dal Palazzo, potrebbe diventare una consuetudine: se l'iniziativa avrà successo, non è detto, infatti, che rimanga limitata a settembre [aggiornamento: la colazione prosegue almeno per tutto ottobre 2014].
Se siete su Twitter, poi, da
qui a dicembre potrete seguire l'hashtag #juvarra300, con cui Palazzo
Madama ripercorre la storia torinese del grande
siciliano e con cui invita tutti gli utenti a condividere idee, foto
e pensieri su Filippo Juvarra.
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