Sono granata
da quando andavo alle elementari, ma ho sempre avuto con il calcio un rapporto distaccato.
Nel senso che rimanevo a casa, nelle domeniche di primavera, per
vedere il Gran Premio di Formula 1 o una finale di Wimbledon (quando
era ancora in chiaro); per il Toro, al massimo, chiedevo come andava
ai passanti dotati di radiolina all'orecchio. Il Toro è sempre
lì (il tennis e la Formula 1 sono passati: da anni non so più chi
sia il numero 1 dell'ATP o chi sia in testa al Mondiale), sullo
sfondo, e l'abitudine di cercare i risultati, la domenica sera, non si è mai persa (adesso, con Twitter e Toro News, si è magari accentuata...). Guai a chi lo tocca, in fondo.
Le notti passate sui forum
granata, nei giorni che minacciavano il fallimento, prima dell'arrivo
di Urbano Cairo. Lo sguardo e il pensiero a Superga, ogni 4 maggio,
ovunque mi trovi. Il ricordo dell'emozione del nonno, mai tifoso
appassionato di calcio, quando mi raccontava di capitan Mazzola e
della folla, in piazza Castello, in quel maggio del 1949. Lo scudetto
del 1976, che mi aveva fatto pensare a un futuro roseo, avendo
iniziato a tifare Torino proprio in quel campionato. Il Toro è il
Toro e, in fondo, è anche una parte della mia vita, dati tutti i
ricordi che si porta dietro (quell'incredibile derby, in auto, sulle
strade molisane, con il Toro in svantaggio, la radio che spariva a
ogni curva e poi ogni volta che tornava era un gol del Toro, che finì
con vincere in un quarto d'ora, manco fosse guidato dal grande
Valentino e manco fosse un Brasile-Germania
ante litteram!).
Ma.
Devo essere una tifosa molto
sui generis perché non ho mai
avuto il culto del Filadelfia. E' una
forma mentis personale, lo so: penso sempre più al futuro che al passato, non mi costa liberarmi di oggetti che non mi
rappresentano né mi servono più. Comprendo l'epica, amo la
leggenda, ma per me l'Olimpico (non doveva chiamarsi Grande Torino?!)
va bene uguale, non ne faccio una questione di vita o di morte. Ma.
Un'altra volta.
Qualche tempo fa ero su skyscrapercity.com, un
forum che amo leggere, da appassionata di architettura e di città. E ho
visto la sequenza di fotografie del Filadelfia realizzata da Giovanni Arbuffi e pubblicata dall'utente
forever_juve (quando si dice l'ironia... e, vista la condivisione delle immagini, grazie,
anche per il rispetto, che dev'essere possibile e auspicabile tra le tifoserie di due
squadre appartenenti alla stessa città). Questo è il link
per vedere tutta la sequenza, dal 1995 al 1998.
Non bisogna essere per forza granata (trovo particolarmente fastidioso quando i sentimenti sono legati più al tifo che all'appartenenza all'umanità) né particolarmente legati al Filadelfia per sentire molta
tristezza, molta malinconia e per chiedersi, con un certo dispiacere, ma
perché??
Ci terrei solo a precisare che le fotografie in questione sono state eseguite da me (Giovanni Arbuffi). Grazie .
RispondiEliminaHo aggiunto il dato Giovanni, grazie!
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