Diventato celebre
in tutta Italia come il quartiere operaio per eccellenza, simbolo
della rapida industrializzazione di Torino, Mirafiori è in realtà una
piccola cassa di sorprese e rivela un lungo e appassionante passato.
Non c'era solo l'Ippodromo, che all'inizio del XX secolo allietava la
borghesia dell'epoca. A poche centinaia di metri di distanza, nel
1910, nacque il primo aeroporto italiano, l'Aeroporto Mirafiori, in
quello che è oggi il Parco Colonnetti.
L'Aeroporto fu la
naturale conseguenza degli esperimenti aeronautici di cui Torino fu
protagonista, tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX.
Esperimenti che portarono la città all'avanguardia addirittura
mondiale nel settore: l'8 luglio 1908 ci fu nella piazza d'Armi
d'allora la prima prova di volo effettuata con un aereo a motore, con
a bordo un passeggero, la scultrice Teresa Pektier, prima donna al
mondo a volare su un aereo (il pilota era il francese Lèon
Delagrange). Il giorno dopo Delagrange fu accompagnato dall'ingegner
Carlo Montù, che fu il primo italiano a volare come passeggero.
Nello stesso anno la Fiat realizzava il suo primo motore aeronautico
e fu fondata l'Officina Italiana di Costruzioni Aeronautiche.
Nel
1909 il cammino di Torino verso l'aviazione continuava con la
famiglia Faccioli: il 13 gennaio, nell'ippodromo, volò per la prima
volta un aeroplano costruito in Italia, progettato da Aristide
Faccioli e guidato da suo figlio Mario (in realtà il velivolo volò
per pochi metri, prima di precipitare, lasciando Mario malconcio, ma
il più era fatto). Nello stesso anno, padre e figlio tentarono
l'esperimento altre volte, con maggiore successo, e nacque la Società Aviazione Torino, che aveva alla presidenza Carlo
Montù e nel comitato varie personalità tra cui Vittorio Valletta
(come ritornano, certi nomi, nella storia torinese!).
La nascita
dell'aeroporto di Mirafiori fu, dunque, la naturale conseguenza di un
processo inarrestabile, fortemente voluto da appassionati e
imprenditori. L'inaugurazione ufficiale avvenne nel 1911, in
occasione delle celebrazioni per i 50 anni dell'Unità d'Italia; in
poco tempo l'aeroporto torinese divenne il più importante d'Italia,
teatro prediletto delle imprese aeronautiche per i loro collaudi ed
esperimenti. E che l'aeroporto fosse la punta di diamante di un
movimento in espansione lo testimonia il fatto che qui arrivarono gli
hangar delle industrie aeronautiche, che qui, nel 1911, si tenne la
Settimana Aerea, con l'esibizione di alcuni dei più famosi aviatori
italiani e francesi, che qui, sempre nel 1911, fu collaudato
l'Asteria 2, il primo aereo costruito in Italia comprato
dall'Esercito Italiano.
Torino come capitale dell'Aeronautica
continuava a mietere riconoscimenti e così il suo aeroporto: nel
1912 il Politecnico fondò un Laboratorio di Aeronautica, la SIT
iniziò a produrre aerei e, soprattutto, le Forze Armate italiane
costituirono il battaglione Aviatori, con l'aeroporto di Mirafiori
come sede delle squadriglie. Nel 1913 arrivò un record
internazionale: il Torino-Roma-Torino in una giornata, con partenza
da Mirafiori. Negli anni Dieci e Venti l'aeroporto fu teatro delle più importanti
sperimentazioni italiane del settore (fu da qui che si volò per la
prima volta oltre quota 6000 e poi 7000 metri).
Come fu che un
aeroporto così glorioso e importante nella storia dell'aeronautica
italiana perse di importanza? Come si arrivò alla sua sparizione
totale dalle cartine torinesi?
Il suo declino si può
identificare con due eventi inevitabili: i bombardamenti della
Seconda Guerra Mondiale, che distrussero le sue strutture, e i
cambiamenti in corso nell'aeronautica e nella città. Alla fine degli anni 40, quello
che rimaneva dell'aeroporto non era più in grado di soddisfare le
esigenze dell'aeronautica civile e militare: erano cambiate le
condizioni e i metodi e il campo volo mirafiorino risultava ormai
inadeguato. Così, il terreno passò al CNR, che lo utilizzò come
Campo Sperimentale della Facoltà di Agraria. Quindi, negli anni 70,tornò alla Città di Torino, che lo trasformò in un
parco pubblico, il Parco Colonnetti, polmone verde di Mirafiori Sud,
meta di famiglie, appassionati di sport e, addirittura,
bird-watchers. Della gloria dell'aeroporto rimangono solo i resti di
una torre di controllo e le fotografie in bianco e nero, che si
trovano nel web.
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