Domani, 30 ottobre 2014, aprirà la
mostra
Leonardo e i tesori del Re, che, fino al 15 gennaio 2015,
esporrà alcuni dei grandi capolavori custoditi dalla Biblioteca
Reale Torino. Il pubblico potrà vedere da vicino il celebre
Autoritratto, il
Ritratto di Fanciulla e il
Codice sul
volo degli uccelli di Leonardo, il
Theatrum Sabaudiae, vari disegni,
incisioni e studi firmati da alcuni dei più importanti artisti di
tutti i tempi, da Raffaello al Perugino, da Van Dick al Tiepolo, e poi
carte nautiche, codici miniati e incisioni di grande valore.
La
mostra intende celebrare i nuovi spazi espositivi della Biblioteca
Reale, realizzati nel piano sotterraneo. Mi piace come la Compagnia
di San Paolo, uno dei principali finanziatori privati del progetto,
ha definito questa ristrutturazione appena realizzata: uno dei tanti
tasselli "per rendere più fruibile il patrimonio storico-artistico
del Polo Reale". Immaginare il Polo Reale torinese, come un grande
puzzle, composto da tasselli di grande valore, che danno insieme
un'immagine unitaria di quelli che sono stati i Palazzi del potere
nei secoli della monarchia sabauda, è suggestivo ed efficace.
Insieme alla Biblioteca Reale, compongono il Polo il Palazzo Reale,
l'Armeria Reale, il Museo di Antichità e la Galleria Sabauda, tutti
testimoni della passione dei Savoia per il collezionismo, tutti
custodi di tesori di grande valore storico e culturale. Quando il
Polo Reale sarà finalmente aperto al pubblico, i torinesi e i
turisti potranno godere di uno dei complessi architettonici, storici
e culturali più importanti e più preziosi d'Italia.
La
Biblioteca Reale fu fondata da re Carlo Alberto nel 1831, per
raccogliere i numerosi volumi appartenenti alla sua dinastia e per
dare spazio alla sua raccolta personale. Il giovane sovrano era già
da allora un appassionato collezionista e fu grazie ai suoi esperti
consiglieri che riuscì ad acquistare autentici capolavori dell'arte
europea, tra cui lo stesso
Autoritratto di Leonardo da Vinci. Grazie
alla passione di Carlo Alberto per l'arte e per la cultura,
arrivarono a Torino anche disegni e incisioni di Raffaello, Rembrandt
e numerosi disegni di studi e bozzetti di Leonardo. Per ospitare i
libri e le collezioni, il sovrano scelse il pianterreno dell'ala
orientale del Palazzo. Il progetto di ristrutturazione fu affidato a
Pelagio Palagi (autore anche della cancellata con Castore e Polluce, che separa la Piazzetta Reale da piazza Castello), che disegnò uno degli spazi più
belli dell'intero Polo Reale. La Biblioteca Reale merita davvero una
visita, anche solo per il suo aspetto solenne e rigoroso, tutto
affidato al legno, alla luce, agli affreschi. In stile neoclassico,
con librerie a doppio ordine in legno di noce e con una meravigliosa
ringhiera in ferro battuto, che rende più leggera la balconata, la
Biblioteca è oggi uno spazio di lettura frequentato da studiosi,
studenti e ricercatori e ospita spesso esposizioni che permettono di
conoscere il suo vasto patrimonio.
Attualmente possiede circa
200.000 volumi, 4.500 manoscritti, 3.055 disegni, 187 incunaboli,
5.019 cinquecentine, 1.500 pergamene, 1.112 periodici, 400 album
fotografici, carte geografiche, incisioni e stampe.
Per
valorizzare e divulgare questo grandioso patrimonio storico e culturale, è stato realizzato l'ampliamento degli spazi espositivi. Si trovano al piano
interrato, si diceva: sono stati infatti integralmente ristrutturati
i depositi, raddoppiando, di fatto, la superficie espositiva della
Biblioteca. La nuova sala misura circa 100 metri quadrati ed è
dotata delle più moderne tecnologie per la conservazione delle opere
d'arte esposte. Lungo le pareti ci sono una ventina di vetrine
espositive, la cui parte interna, in pannelli di noce ignifugo, è
stata realizzata per garantire sia l'esposizione che la
conservazione. L'illuminazione avviene dalla parte alta della
vetrina, mediante un binario regolabile, che contiene le teste
luminose delle fibre ottiche, mentre gli illuminatori, che producono
luce e calore, sono posizionati sopra le vetrine, in modo da non
trasmettere il calore all'interno.
All'interno di tutte le
vetrine della sala ci sono sistemi di monitoraggio delle condizioni
termoigrometriche, collegati all'impianto generale di ventilazione e
trattamento dell'aria della sala, realizzato con canalizzazioni nel
pavimento e nelle pareti. Per similitudine con la Sala Leonardo, il
nuovo spazio espositivo ha un palchetto ligneo sul pavimento e una
controvolta in gesso a coprire la volta a botte esistente. Porte
tagliafuoco e blindate permettono l'ingresso nella sala. Tutto è
stato studiato per garantire la sicurezza del pubblico e delle opere
custodite in questa meraviglia che è la Biblioteca Reale di Torino
(consiglio spassionato ai turisti: concedetevi una sosta in
Biblioteca, per ammirare la splendida sala di Pelagio Pelagi, nel
breve tragitto tra Palazzo Madama e Palazzo Reale: l'eleganza
maestosa e lo stupore ammirato che regala sono impagabili).
La Biblioteca Reale, in piazza Castello 191, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 18.45, il sabato è aperta fino alle 13.45; durante la mostra
Leonardo e i tesori del Re, l'ingresso è libero solo per i lettori e solo nella sala palagiana, per accedere agli spazi espositivi è necessario essere muniti di biglietti, acquistati secondo le modalità descritte al link già indicato all'inizio del post. Il sito web della Biblioteca, completo di tutte le informazioni su storia, fondi, eventi, è
www.bibliotecareale.beniculturali.it.
La foto del nuovo spazio espositivo, dalla galleria fotografica che
la Repubblica dedica alla mostra Leonardo e i tesori del Re.
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