Visitare un edificio
storico in tutte le sue parti, anche quelle che non sono accessibili
ai soliti percorsi museali, così da avere un'idea più completa della vita
che si svolgeva nei suoi spazi. Una sfida che il Castello di
Racconigi (CN) ha affrontato introducendo la robotica museale, per la prima volta in Italia.
A portare
nei luoghi inaccessibili al pubblico, dall'8 dicembre 2014 arriverà un piccolo
robot, Virgil, alto poco più di un metro, con rotelle in basso e una
telecamera in alto: si muove anche in spazi più angusti, grazie alle
sue rotelle e alle sue dimensioni, e la telecamera registra immagini,
che vengono inviate ai tablet, forniti ai visitatori del Castello,
attraverso la rete mobile 4G di TIM. Non è una soluzione geniale,
per divulgare la storia di un edificio e spiegare la vita dei suoi
abitanti? Alla presentazione di Virgil alla stampa, per esempio, sono
state mostrate le immagini degli appartamenti della servitù,
esclusi dai percorsi di visita, ma non per questo meno interessanti,
per raccontare gli abitanti del Castello e, in fondo, le differenze
sociali che in esso convivevano.
Virgil è il risultato di una fitta rete di
collaborazioni: è stato sviluppato da Jol Crab di Telecom Italia e
dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino
ed è grazie alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e
Paesaggistici del Piemonte e l’Associazione Terre di Savoia che i
turisti in visita al Castello di Racconigi potranno approfittare dei suoi servizi. Ed è altrettanto importante sottolineare
che nelle intenzioni dei suoi inventori, il piccolo robot rispetta i
principi della Roboetica, rispetta, cioè, la privacy del visitatore,
non richiede infrastrutture per il suo funzionamento e, cosa ancora
più importante in questi anni di crisi, in cui il turismo è una
risorsa per la creazione di posti di lavoro, non si sostituisce alle
guide museali, ma, anzi, valorizza il loro lavoro (a pilotarlo è una guida). Il suo scopo è coinvolgere i turisti, in modo da
rendere la loro esperienza all'interno del Castello più ricca e più
completa.
Dall'8 dicembre, dunque, il Castello di
Racconigi, una delle più belle residenze sabaude del Piemonte, si
arricchirà di un nuovo strumento per il pubblico, ma non rimarrà
solo. Terminata la sperimentazione, infatti, Virgil dovrebbe sbarcare
anche al Palazzo Reale di Torino, al Castello di Moncalieri e al
Castello di Agliè. Nei progetti di Telecom c'è anche la
possibilità di realizzare un'app in grado di ricevere le immagini di
Virgil, così da permettere a chiunque di riceverle sul proprio
smartphone o tablet.
La tecnologia e la robotica anche al
servizio della Cultura, per potenziare la sua conoscenza. Una bella
idea (e dall'8 dicembre, a Racconigi!).
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